Continua la collaborazione tra il liceo linguistico "Cattaneo dall'Aglio" e Redacon tramite la rubrica "Speakeasy" curata direttamente dagli studenti, dell'anno scolastico 2019-2020.
Hi readers!
Let’s keep talking about these days’ topic: COVID-19.
As soon as the disease started spreading, statistics have shown that not only is it more likely for men to test positive than for women, but they are also more likely to die because of the virus. But why? The science correspondent of The Guardian, Hannah Devlin, tried to find an answer and also other scientists are checking into the matter but nobody has found the real answer yet, as Professor Sarah Hawkes, director of the UCL center for Gender and Global Health points out.
Many are the theories but nothing is sure yet.
This tendency was first observed in China, where the disease started to spread, but then also France, Germany, Iran, Italy, South Korea and Spain noticed it.
From one analysis made in China only 1.7% of women caught the virus, whereas 2.8% of men caught it; which is a huge difference even if it doesn’t seem so.
Likewise, in Italy statistics have shown that 71% of people who die because of Covid-19 are men and in Spain a recent research suggests that the number of male deaths is twice as high as that of female deaths.
So why are men more at risk?
To begin with, smoking can be a possible answer. In fact, people who smoke are supposed to be more vulnerable because of their general health which is more damaged and lungs are usually the organs which are the most hit. In fact, in China 50% of men smoke, compared with only 2% of women. This is why one of the answers can be smoking.
Furthermore, the above data is supported by the fact that what has been found is that 12% of people who have less severe symptoms are smokers, but 26% of those who ended up in intensive care or died.
As a matter of fact, smoking can lead to infection. Smokers are, in fact more likely to touch their lips or to share cigarettes that could be contaminated.
It is also true that the situation in Europe is different. Even if in many countries the number of male smokers exceeds that of female smokers (in Italy about 28% of men and 19% of women smoke) the differences would never be as extreme as in China. So why do statistics still show this difference?
Some studies showed differences in behavioural factors, for instance men are much less likely to use soap while washing their hands or generally speaking they are less likely to follow medical and health advice. Obviously, these are vast generalisations, but it could be a possible reason why this is happening.
Anyway, Sabra Klein, a professor at Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, said that the increased mortality in men has been observed across very different countries, such as China, Italy and Spain. So the professor stated that there must be something more than smoking behind this trend, a factor which is universal.
The answer could be found in a research that showed how men, by nature, have an antiviral immune response to some infections which is lower than women’s. Perhaps, coronaviruses could cause one of those kinds of infections, against which men’s body has fewer defenses, even if Covid-19 has not been studied into detail yet.
In fact, Klein said that it’s possible that men’s immune system may not recognize the virus properly at the beginning of the infection and so the response may not be enough to stop it in time.
But a role could also be played by hormones, since it has been demonstrated that oestrogen, the primary female sex hormone, increases the antiviral responses of immune cells. In addition, most of the genes of the immune system are encoded in a certain type of chromosome: chromosome X, of which women have one more than men, so these genes are more active in a female body.
Many surveys on antibodies and sex differences in the immune system are being carried on all across the world and Klein has said that soon we will find out more about it.
In all this, lifestyle and behaviour surely have a key role, as Hawkes said. But the balance will be clearer when there are more available sex separated data. Unfortunately, so far only 6 countries have made a distinction, in the number of cases and deaths, between women and men. The countries which do not show that kind of data, like UK and US, are giving only one half of information, but people must be aware of it.
(Sara Incerti Parenti e Arianna Fontana, Classe 5ªR, Liceo Linguistico Dall’Aglio)
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Traduzione:
Perché la probabilità di morte da Coronavirus è più alta negli uomini?
Oggi continueremo a parlare dell’argomento più discusso in questi giorni: il Covid-19.
Non appena la malattia ha cominciato a diffondersi, alcune statistiche hanno mostrato che non solo è più probabile che gli uomini risultino positivi al virus ma anche che questi muoiano a causa della malattia. Ma per quale motivo?
La corrispondente scientifica per il quotidiano britannico The Guardian, Hannah Devil, ha cercato una risposta, come altri esperti che si stanno occupando dell’argomento, ma nessuno ha ancora trovato una risposta certa, come ha specificato la professoressa Sarah Hawkes, direttrice dell’UCL (Center for Gender and Global Health).
Ci sono molte teorie, anche se niente è ancora sicuro.
Questa tendenza è stata notata in prima luogo in Cina, dove la malattia ha cominciato a diffondersi ma poi anche Francia, Germania, Iran, Italia e Sud Corea hanno notato questa tendenza. Un’analisi fatta in Cina ha mostrato che solo l’1.7% delle donne è stato colpito dal virus mentre addirittura il 2.8% degli uomini si è ammalato, e anche se questi possono sembrare numeri bassi, la differenza è notevole. Nello stesso modo, in Italia le statistiche mostrano che il 71% delle persone che muoiono per il virus sono uomini e secondo una ricerca fatta recentemente in Spagna, il numero di morti maschi è il doppio di quello femminile. Quindi perché gli uomini sono più a rischio?
Il fumo potrebbe essere una risposta possibile. I fumatori sono infatti considerati una categoria più vulnerabile a questo tipo di malattie, partendo dal fatto che la loro salute generale è o può essere danneggiata a causa del fumo specialmente a livello polmonare. Questa ipotesi è giusta se si guarda ai paesi dell’est. In Cina per esempio il 50% degli uomini fuma, mentre solo il 2% delle donne lo fa. Ecco perchè il fumo è una risposta possibile.
Inoltre, i dati riportati sopra sono sostenuti da altre informazioni ottenute recentemente. Ovvero che il 12% delle persone con sintomi non troppo preoccupanti sono fumatori, ma allo stesso tempo il 26% di questi finiscono in rianimazione o muoiono.
Difatti, fumare può portare a contrarre questo virus anche perché è molto più probabile che un fumatore si tocchi le labbra o che questo condivida una sigaretta che a sua volta può essere contaminata.
Però, è anche vero che la situazione in Europa è diversa. Anche se sono molti i paesi in cui il numero dei fumatori maschi supera quello delle fumatrici (in Italia circa il 28% degli uomini fuma e il 19% delle donne) la differenza non sarà mai estrema come lo è in Cina. Quindi perché le statistiche continuano a mostrare questa differenza?
Alcuni studi mostrano differenze a proposito di fattori comportamentali. Per esempio è meno probabile che gli uomini usino il sapone quando si lavano le mani o in generale, è meno probabile che questi seguano consigli medici o regole di salute. Ovviamente, queste sono generalizzazioni, ma potrebbero essere delle ragioni per cui questo fenomeno continua a mostrarsi.
Ad ogni modo, Sabra Klein, professoressa della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, ha rilevato che l’elevata mortalità negli uomini è stata riscontrata in paesi molto diversi, come ad esempio Cina, Italia e Spagna. Pertanto la professoressa ha affermato che ci deve essere qualcosa di più del fumo dietro questa tendenza, un fattore universale.
La risposta potrebbe trovarsi in una ricerca che ha dimostrato come gli uomini, per natura, abbiano una risposta immunitaria antivirale ad alcune infezioni che è più bassa rispetto a quella delle donne. Forse i coronavirus potrebbero causare quel tipo di infezioni, contro le quali il corpo maschile ha meno difese, anche se il Covid-19 non è ancora stato studiato in dettaglio.
Infatti, la Klein ha detto che è possibile che il sistema immunitario maschile non riconosca il virus correttamente all’inizio dell’infezione e così la risposta potrebbe non essere sufficiente per fermarlo in tempo.
Ma un ruolo potrebbe essere giocato anche dagli ormoni, dal momento che è stato dimostrato che l’estrogeno, ormone sessuale femminile primario, aumenta le risposte antivirali delle cellule immunitarie.
In più, la maggior parte dei geni del sistema immunitario sono codificati in un certo tipo di cromosoma: il cromosoma X, che si trova in numero di due nel corpo delle donne, doppio rispetto agli uomini. Questi geni sono quindi più attivi in un corpo femminile.
Si stanno effettuando molte ricerche sugli anticorpi e le differenze sessuali nel sistema immunitario in tutto il mondo e la Klein ha affermato che presto sapremo qualcosa in più in merito alla questione.
In tutto questo, lo stile di vita e il comportamento hanno sicuramente un ruolo chiave, come ha detto la Hawkes. Ma il bilancio sarà più chiaro quando saranno disponibili più dati separati a seconda del sesso.
Sfortunatamente, fino ad ora solo 6 paesi hanno fatto una distinzione, nel numero di casi e morti, fra donne e uomini. I paesi che non mostrano questo tipo di dati, come Regno Unito e Stati Uniti, stanno dando solo informazioni dimezzate, ma dobbiamo esserne tutti consapevoli.
(Sara Incerti Parenti e Arianna Fontana, Classe 5ªR, Liceo Linguistico Dall’Aglio)
Bibliografia: The Guardian, "Men are much more likely to die from coronavirus - but why?"