Periodo strano questo del Covid-19, ma il "Restiamo a Casa", fortunatamente, è ben assistito dalla Rete. Continua anche nella nostra montagna il lungo periodo di permanenza all'interno delle abitazioni a cui non si era più abituati visto che si viaggiava ai duecento all'ora senza rendersene conto, si staccava un po' la spina solo il weekend e quando si raggiungeva il miraggio dell'agognata pensione.
I nati negli anni 70/80 hanno vissuto il fenomeno chiamato Facebook. Nato da una brillante intuizione dell'allora diciannovenne MarK ZucKerberg mentre tentava di laurearsi ad Harvard, Facebook è da ormai diciassette anni che fa parte delle nostre vite, mentre i più giovani usano il più immediato Instagram, sempre di proprietà del “Re Mida” Mark.
In questi anni è stato possibile assistere a vari gruppi, hashtag, challenge a cui partecipavano, intervenivano, linkavano, postavano, “likavano” milioni di persone in tutto il mondo abbattendo ogni sorta di barriera. Anche la nostra montagna non è rimasta indifferente al fenomeno e proprio in questi giorni sono diventate virali e popolarissime due iniziative.
La prima è la challenge "Posta una foto di almeno 20 anni fa": plebiscito di adesioni, nessuno resiste a questa "SFIDA" addirittura autonominandosi ed i mi piace come i commenti si sprecano. Una volta il rivedersi in foto di venti o trenta anni precedenti era un viaggio di nostalgia visto che era necessario utilizzare album fotografici ormai sepolti sotto vari strati di polvere (a partire dall'album di nozze).
Oggi, invece, nell'era del digitale tutto è più semplice ed immediato e in pochi scatti si può descrivere la vita di chiunque, abbattendo qualsiasi sorta di imbarazzo o pudore tanto lo "fanno tutti". Anche persone di 80 anni hanno profili personali che usano per vedere persone sul web, cosa che magari fisicamente non avrebbero mai avuto la possibilità di fare.
Un’altra bellissima iniziativa, sempre su Facebook, è “l’Amarcord Dilettanti" dove sono pubblicate migliaia di foto sul Calcio dilettantistico degli ultimi quarant’anni. Queste riguardano sia lo storico Torneo della Montagna che le varie categorie dilettantistiche a partire dagli amatori.
È dunque possibile affermare che tranne nel caso del cosiddetto “Click Day”, i server stanno collaborando e assistendo le persone in questo strano periodo, contraddistinto dallo smart working, dalle lezioni online e dalle serie di Netflix.
Piano piano si tornerà alla normalità, ma per ora cerchiamo di non annoiarci.
(Enrico Predelli)