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Don Gianni Manfredini scrive agli operatori delle case per anziani come presidente di Fedisa

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“Carissimi operatori che lavorate nei servizi agli anziani associati a FeDiSA, vorrei con queste parole  esprimere a ciascuno di voi profonda gratitudine per il lavoro che state svolgendo, per il senso di responsabilità che vi anima, per la professionalità e la profonda umanità che esprimete in questa difficilissima situazione”.

Si apre così la lettera di ringraziamento che don Gianfranco Manfredini, presidente della Federazione Diocesana Servizi Anziani (FeDiSA), ha inviato a quanti stanno lavorando all’interno delle tante case per anziani aderenti alla Federazione e, oggi, alle prese con una situazione straordinariamente impegnativa.

“A voi tutti, OSS, infermieri, RAA, fisioterapisti, addetti alle pulizie e alla cucina, direttori e coordinatori – sottolinea don Manfredini - va il mio incoraggiamento, la mia vicinanza nella commozione, nella gratitudine e nella preghiera”.

“E’ di voi che abbiamo bisogno in questo momento, della vostra conoscenza degli ospiti, delle relazioni che giorno dopo giorno avete instaurato con le famiglie mettendo in campo tutte le vostre capacità e sensibilità. Abbiamo profondamente bisogno della padronanza che possedete nei confronti delle vostre organizzazioni, delle procedure che avete contribuito a creare e dei piani di lavoro che quotidianamente attuate”.

“Solo grazie alla vostra presenza e con il vostro contributo – sottolinea don Manfredini, ricordando anche l’intenso lavoro della Federazione - riusciremo a far fronte a questa situazione, ed è per la vostra tutela e per la continuità del lavoro delle nostre strutture che abbiamo sollecitato tutte le istituzioni ad aiutarci e a mobilitarsi per un grave aspetto di questa emergenza – proprio quello che riguarda le residenze per anziani - che rischia di passare sotto silenzio”.

“Tra tutte le strutture FediSA – prosegue don Manfredini - siete quasi seicento operatori,  costantemente a fianco di centinaia di persone con le loro storie, le loro speranze, le loro paure e le loro fragilità; a voi chiediamo anche la fatica di aiutare l’inserimento dei nuovi operatori che stiamo cercando per assicurare i turni di riposo e le coperture necessarie in caso di malattia o isolamento, ma a fronte di tutto questo impegno è nostro compito assicurarci e assicurarvi che le istituzioni ci siano a fianco”.

“FeDiSA – sottolinea il presidente rivolto a tutti gli operatori delle case per anziani - sta mettendo in campo tutte le azioni possibili; costantemente in aggiornamento con gli enti Locali e le Istituzioni stiamo studiando soluzioni per sostenere in ogni modo voi operatori e le strutture residenziali in cui lavorate: al proposito, è stato anche attivato un monitoraggio per la fornitura di DPI e c’è una costante attenzione ai numeri di ospiti e lavoratori contagiati o in isolamento, oltre all’informazione quotidiana su provvedimenti e protocolli relativi al settore assistenziale”.

“A tutti voi – conclude don Manfredini – rinnovo il mio incoraggiamento e un sincero e profondo ringraziamento, augurandomi che giunga a ciascuno di voi con l’intensità e la forza con le quali parte dal mio cuore”,

Da FeDisa, tra l’altro, giunge anche un ringraziamento alla Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, che con una lettera di Don Pietro Adani, Vicario Episcopale per il Coordinamento degli Uffici pastorali diocesani, autorizza l’apertura dei locali parrocchiali prossimi alle case per anziani per ospitare gli operatori delle case per anziani che dovessero svolgere un periodo di quarantena volontaria o che semplicemente vogliano evitare di tornare al loro domicilio con il rischio di mettere in pericolo i famigliari.

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