A seguito dello stanziamento di fondi straordinari che il Governo ha deliberato per aiutare le famiglie residenti nei Comuni colpiti da Covid-19, la protezione civile ha assegnato 55.598 euro al comune di Castelnovo ne’ Monti.
A questo proposito, il capogruppo di Castelnovo ne' Cuori, Nadia Vassallo chiede al comune che, alle già opportune richieste di trasparenza avanzate dal gruppo consigliare del M5S, si aggiunga una ulteriore misura, ovvero la compresenza di tutti i capigruppo consiliari durante la valutazione delle attribuzioni, per testimoniare di persona l’assoluta oggettività ed imparzialità a beneficio della massima credibilità.
Una curiosità? ma è il comune che decide come e a chi dare quei soldi? o ci sono delle procedure chiare, forse basta conoscere quelle procedure
anche perchè per privacy non sarebbe corretto sapere i nomi delle persone, e visto che ci sono persone che senza fare i nomi delle persone danno delle descrizioni tanto dettagliate da sapere di chi si parla
Luca M.
Roba da 1°Aprile! (e questo non sarebbe proprio il momento di scherzare)
Cecco
Alcune cose:
1 la richiesta della compresenza di tutti i capigruppo consiliari è stata fatta non solo da Castelnovo ne’ Cuori ma anche da Lega e M5S
2 Questi soldi sono stati destinati con ordinanza della protezione civile ai comuni per fronteggiare l’emergenza alimentare dei cittadini che sono andati in crisi. Per questo motivo non sono state stabilite procedure ma solo raccomandazioni di urgenza nell’erogare i fondi a chi necessita.
3 I comuni debbono avvisare la popolazione di questa disponibilità, raccogliere le domande con semplici autodichiarazioni anche telefoniche, distribuire i fondi con buoni spesa o accrediti su tessera sanitaria o su C/C.
4 Queste domande possono essere integrate con liste disposte da servizi sociali o enti assistenziali.
5 Proprio a causa della discrezionalità, occorre tutelare la cittadinanza con misure di verifica e imparzialità a favore della credibilità dell’istituzione nel momento che eroga fondi in emergenza.
Nadia Vassallo
E’ molto brutto che i fondi accreditati ieri nelle casse comunali per le emergenze alimentari non siano ancora disponibili per i cittadini ed il comune non abbia ancora informato la popolazione. Eppure le linee guida raccomandano la loro distribuzione urgente.
E’ chiaro che mancando normative nell’individuazione dei soggetti se non, come titolo di preferenza, che non siano già assistiti diversamente, occorre una responsabilizzazione degli amministratori che conoscono il territorio per evitare abusi.
Gianni Marconi
Maioli Luca chiede: – Quali saranno i parametri per l’assegnazione dei contributi e se verrà redatta una classifica ad uso interno, senza violare la privacy dei destinatari ma necessaria per eventuali verifiche;
Nadia Vassalo scrive: Proprio a causa della discrezionalità, occorre tutelare la cittadinanza con misure di verifica e imparzialità a favore della credibilità dell’istituzione nel momento che eroga fondi in emergenza.
Io invece mi chiedo: Se le competenze di verifica e imparzialità sono in vostro possesso (Voi politici)
In quanto mi sembra ridicolo pensare che Lega sia imparziale confronto ai dati SENSIBILI che verranno gestiti.
Forse questa è per voi un’altra occasione per fare dibattito\scena politica ma in concreto penso state SOLO violando la privacy e RALLENTANDO enormemente un procedimento che potrebbe essere gestito PERFETTAMENTE dai servizi sociali.
Perchè mai ci dovrebbe essere compresenza di tutti i capigruppo consiliari durante la valutazione delle attribuzioni?Vi mancano i pettegolezzi da bar vista la quarantena?
W LA PRIVACY
Cittadino sveglio.
Concordo pienamente
MB
Caro cittadino sveglio, se sei sveglio davvero e non sei un amministratore di maggioranza che si oppone a qualsiasi proposta delle minoranze, capirai che la privacy è garantita da una legge che chiunque deve rispettare, consiglieri comunali compresi.
Qui non c’è un problema di privacy ma di imparzialità e soprattutto di buon fine dei soldi, ovvero che vadano a persone che ne hanno effettivamente bisogno.
Ciò perché non esiste una normativa che dispone criteri di valutazione, non sono previsti controlli sulle decisioni prese ed è concessa la massima discrezionalità ai Comuni affinché agiscano con la massima tempestività.
Quindi, per offrire garanzie ai cittadini sulla privacy e sulla corretta destinazione, è necessaria la costituzione immediata di un comitato di garanzia composto dai capogruppo consiliari che verifichi e certifichi la bontà della procedura di assegnazione.
Per quanto riguarda i ritardi: il Comune non ha ancora mosso un foglio mentre le minoranze è da una settimana che interviene per attivare le procedure.
Sappia, o sveglio cittadino, che il Governo ha garantito ai Comuni l’accredito dei fondi dal 31 di marzo. Cosa si aspetta a informare i cittadini?
Nadia Vassallo
Gentilissimo CITTADINO SVEGLIO, personalmente non credo che questo sia il momento di pensare a fare dibattiti o scene politiche. Ora come non mai, abbiamo bisogno di gestire un’emergenza nei miglior modo possibile. Nessuno vuole rallentare o complicare le procedure,ma capire che parametri verranno utilizzati. Ad oggi,non bastano parametri classici direi,ma servono parametri molto più accurati,perché di gente in difficoltà ne abbiamo molta di più. Artigiani,commercianti e autonomi che sono fermi da oltre un mese,finché non riceveranno i sussidi dal governo, siamo sicuri che non abbiano bisogno di aiuto? Io,come anche il resto delle opposizioni,vogliamo solo che tutto sia svolto con la massima trasparenza e con la massima precisione possibile,per garantire a tutti i bisognosi il contributo che gli spetta. Come forza di opposizione,non voglio intralciare il lavoro di nessuno,ma voglio collaborare per il bene del paese (che è anche il mio) e dei suoi cittadini. Quindi sinceramente,respingo le sue misere accuse e tengo a precisarle che io in quello che faccio e dico ci metto la faccia e soprattutto (a differenza di lei) ,nome e cognome.
Maioli , capogruppo M5S
Luca Maioli Movimento 5 stelle
Anche prima del Covid il Comune doveva garantire gli aiuti con sostegno e ristoro da costi di forniture energetiche, affitti ecc. alle famiglie in difficoltà.
domanda: allora chi gestiva la Cosa? i servizi sociali del Comune o un Comitato politico di garanzia? Allora chi erano i garanti?
Se allora e fino al Covid nessuno ha sollevato obbiezioni o si è preoccupato dell’effettiva trasparenza di quanto gestito dal comune dando per scontata trasparenza e equanimità nei sostegni, cosa cambia ora?
MB
Se prima di scrivere legge, trova già la risposta più volte: essendo una misura urgente e d’emergenza la norma non stabilisce alcun criterio e modalità di assegnazione, unica indicazione è quella di non dare soldi a chi ha già un sostegno pubblico, preferenzialmente. Quindi: si tratta di una platea di persone nuove, che debbono fare una domanda e una semplice autodichiarazione. Gentile MB, possiamo andare avanti a ripeterci, ma questa misura è diversa dalle precedenti perché sono soldi assegnati in fiducia, senza controlli e senza parametri descritti dal legislatore e con la massima discrezionalità dei Comuni su come assegnarli. Infine: la privacy è comunque da rispettare per chiunque partecipi alla valutazione, ma proprio perché poi la cittadinanza non conoscerà come sono stati assegnati, occorre che ogni elettore trovi riscontro dai propri eletti in consiglio sul buon esito della cosa. Mi dica lei invece, perché tanta contrarietà?
Gianni Marconi
Nessuna contrarietà solo ho chiesto il motivo di voler creare l’ennesimo comitato.
Per quanto riguarda sapere come sono stati gestiti i soldi, penso che tutti i consiglieri comunali abbiano pieno diritto di accedere agli atti amministrativi e quindi di riflesso un controllo sulla gestione delle somme.
Chi invece mi pare abbia poca fiducia sia chi chiede la costituzione di appositi comitati
MB
Concordo con il commento postato da “cittadino sveglio” : la valutazione degli aventi diritto ai contributi deve essere fatta solo dai servizi sociali quale organo superpartes e a già a conoscenza di situazioni di fragilità ;trovo quindi inopportuna la presenza dei capigruppo consiliari e poco tutelata la privacy dei cittadini, qualora la disamina dei casi fosse fatta alla presenza di esponenti politici.
IC
L Ordinanza n.658 del 2020 della Protezione Civile inerente agli aiuti per il Covid19 recita al punto 6 :
” L’Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico. “.
Si fa quindi esplicito riferimento ai servizi sociali e non si nomina la presenza di vari gruppi consiliari per gestire i fondi.
Tutti i Comuni devono attenersi alle ordinanze nazionali non creare nuovi iter personalistici.
IC
I commenti di questo post sono un un tripudio di anonimi che chiedono anonimato, privacy e finanziamenti. Come si fa a sapere che non sono persone con interessi particolari? Proprio ieri sera Gratteri diceva: attenzione ai fondi che i sindaci andranno a distribuire ora, possono sembrare prebende personali. E questo è il minimo.
Ad IC ricordo che le linee guida dicono cosa deve fare il servizio sociale, ovvero l’organizzazione del Bando, ma proprio perché si tratta di nuove platee da loro non trattate in precedenza, l’ordinanza lascia mano libera ai comuni su a chi e come dare i soldi.
Chi ha interesse al fatto che non ci sia trasparenza? Chi c’è dietro questo no? Sembrate sigle di un bugiardo farmaceutico.
Gianni Marconi
Avendo letto pareri discordanti i alla nostra richiesta di trasparenza relativamente alla distribuzione dei fondi elargiti dalla Protezione Civile ai Comuni, chiedo a chi si cela dietro le sigle in nome di una tutela della privacy di leggere e ascoltare quanto riportato nei link sottostanti.
Grazie
Nadia Vassallo
https://www.facebook.com/604283436721120/posts/845149245967870/?d=n
https://www.facebook.com/604283436721120/posts/845352802614181/?d=n
nadia vassallo
Fermo restando che ogni consigliere ha il diritto di accedere ai dati comunali, anche riguardante l’assistenza sociale, natulalmente con l’obbligo del segreto, a rispetto della privacy, mi dispiace leggere che c’è chi è ancora talmente tarato dal pensare che, a seconda dell’appartenenza politica, ci sia più o meno rispetto per le regole e per gli altri. Quello che mi ha sempre dato da pensare è che in democrazia ci debbano essere ancora stanze segrete, divieti di partecipazione a chi è democraticamente eletto. Questo si che fa pensare male e fa pensare male che ci sia chi ha tanto rispetto per la privacy, la propria, si tutela al punto da commentare senza poi firmarsi per esteso. Cosa temete ?
Antonio D. Manini
Quanti Galli che si spennano quando si parla di soldi
Giordano