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Tragedia di Carpineti: “I servizi sociali hanno portato a scoprire quanto accaduto”

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Con una foto di Marola scattata nel 1920 il primo cittadino ha ricordato il luogo dove è avvenuta la morte dei due anziani, che abitavano nella vicina Casa Morelli

Anziani morti trovati in casa a Carpineti, “una tragedia che si poteva evitare”? E’ quanto ha chiesto sui social Alessandro Davoli, consigliere dell’Unione Montana al sindaco Tiziano Borghi, all'amministrazione di Carpineti, ai servizi sanitari di base, all’Ausl e ai Servizi sociali unificati dell’Unione Montana. Chiedendo, in un post rilanciato in rete se “ci si attiverà per modificare i protocolli socio sanitari per l’assistenza alle persone contagiate, in quarantena nelle proprie case?”

Con un post ha risposto lo stesso sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi che, prima, però, ricorda il profilo umano e professionale delle due persone scomparse. “Le cronache riportano del decesso dei coniugi Maria Pia Bergamaschi e Osvaldo Magnavacchi di Casa Morelli, avvenuto a poche ore l’una dall’altro. C’è chi ha ipotizzato fossero stati contagiati da coronavirus. Osvaldo è un carpinetano che in gioventù si trasferì in Lombardia per trovare lavoro, come tanti ragazzi della sua epoca. Trovò impiego in una fabbrica di Abbiategrasso e qui conobbe “Mariuccia”, vedova Moltini, di sette anni più giovane. Si misero assieme ed assieme si trasferirono dopo la pensione nel paese d’origine, Casa Morelli, nella casa dove vissero i genitori di Osvaldo. Ed assieme hanno fatto il loro ultimo viaggio terreno. Mariuccia, che prima di lavorare in fabbrica aveva fatto anche la mondina, curava la casa e l’orto ma, soprattutto, amava l’uncinetto. Osvaldo, descritto come persona riservata e discreta, aveva la passione della caccia. Non solo, era un grande amante della natura e specialmente nella stagione giusta, girava i boschi per raccogliere castagne e funghi. Non ebbero figli. Vissero una vita normale, con gli assilli, gli impegni e gli agi che si sono susseguiti nel tempo, comuni alle persone della loro epoca. Questa è la loro storia ed è la parte che deve essere ricordata”.

In merito a quanto accade per gli anziani isolati a casa – ne abbiamo trattato diffusamente anche su ‘Info  ne’ Monti’ la trasmissione di Radionova che alle 11 del mattino racconta di come si vive in queste giornate in montagna ndr – “a seguito delle restrizioni imposte dal coronavirus – spiega il sindaco Borghi -, il servizio sociale del Comune di Carpineti contattò nella settimana di lunedì 9 marzo tutti i nuclei famigliari over settanta, fra cui Osvaldo e Mariuccia, per conoscere il loro grado di bisogno ma soprattutto per il servizio della spesa e di eventuali medicine. Ringraziarono di cuore e riferirono di essere perfettamente autosufficienti in quanto automuniti”.

Quindi l’evoluzione.

“Proprio giovedì mattina il Comune li ha contattati di nuovo per conoscere il loro stato di salute e se c’erano state delle evoluzioni. I due coniugi purtroppo non hanno risposto. Per questo i servizi Sociali coadiuvati dall’ufficio tecnico hanno messo in atto una serie di ricerche e di ricostruzione dei loro spostamenti che si è conclusa con la richiesta d’intervento di soccorso che sappiamo”.

In merito quindi alla richiesta di Davoli, Borghi aggiunge: “Ora, non so se in modo polemico o meno, leggo che un consigliere dell’Unione dei Comuni chiede all’amministrazione di Carpineti se questa tragedia potesse essere evitata e se ‘ci si attiverà per modificare i protocolli (…) per l’assistenza alle persone contagiate, in quarantena nelle proprie case’. Voglio ricordare che i signori Magnavacchi-Bergamaschi, per quanto è di nostra conoscenza, non erano sottoposti a nessun regime di quarantena domiciliare per coronavirus. Con tutta coscienza devo testimoniare che da parte dei funzionari comunali è stato fatto il possibile e per questo devo dire loro un grande grazie per l’abnegazione, l’impegno profuso e la sensibilità impiegata. Ringrazio altresì i Carabinieri e la Croce Rossa di Carpineti per il pronto intervento. Colgo poi l’occasione per fare a tutti i parenti di Osvaldo e Mariuccia le più sentite condoglianze”.

Quindi il primo cittadino si appella ai suoi concittadini: “La prossima settimana sarà una delle più dure dal punto di vista psicologico. Il prolungarsi di questo stato di fermo potrebbe scorare e fiaccare qualcuno. Dobbiamo resistere. È come stessimo costruendo una volta dove tutti i giorni ognuno di noi mette il proprio concio. Il giorno che non lo metteremo comprometteremo il risultato finale. Ste ben, in cà, state a casa”.

9 COMMENTS

  1. Osvaldo e Mariuccia riposeranno insieme e si continueranno a fare compagnia in cielo. Sarebbe stato bello leggere della loro storia senza il triste commento di Davoli, che non perde nemmeno queste occasioni nefaste per esprimere le sue sterili polemiche. Riposate in pace Osvaldo e Mariuccia.

    Francesca

    • Firma - Francesca
  2. Concordo con Francesca.
    In questi difficili giorni, sarebbe bello poter NON leggere certi commenti.
    Ma purtroppo i social, utili da un lato, amplificano la voce di chi dovrebbe tacere ma parla davvero per ” dar aria alla bocca ” come dicono da noi.
    Ciao e : ” a maracmand ste in ca’ !! ”

    Vittorio Bigoi

    • Firma - Vittorio Bigoi
  3. Il consigliere Davoli talvolta intuisce i problemi, ma poi svilisce ogni cosa con taluni interventi innappropriati e fuori luogo, sopratutto quando intona: “se fosse vero che…”. Da elettore della coalizione politica di suo riferimento chiedo che sia più cauto e prudente nei commenti. Lo chiedo per favore. Grazie.

    commento firmato

    • Firma - commento firmato
  4. Sig. Davoli mi chiedo perché lei debba trovare per forza una mancanza da parte del comune di Carpineti, probabilmente è dico probabilmente perché lei e’ di un partito politico differente? (Sinceramente non mi interessa sapere di che partito lei è), ma se così fosse io dico che in questa situazione di estrema emergenza bisognerebbe avere là saggezza di mettere da parte i partiti e darsi da fare assieme per uscire dal tunnel.
    Io conosco molto bene il sindaco Borghi e le dico che non è un uomo che lascia due anziani soli al loro destino, anzi si mette sempre in prima linea per aiutare i suoi cittadini.
    La salutò con la speranza che anche lei si metta in gioco come facciamo noi volontari in questo periodo.

    Max Carpineti

    • Firma - Max Carpineti
  5. non siamo nuovi ad interventi un po’ “fuori luogo” da parte di Davoli, ma stavolta, nel contesto in cui ci troviamo, si tratta proprio di “dar aria alla bocca”…
    sono anni che leggo Redacon e non ho mai visto un suo intervento per dire qualcosa di positivo, un ringraziamento, una constatazione di una cosa ben fatta.. possibile che abbia sempre e solo da criticare l’operato delle nostre amministrazioni? cosa pensa di ottenere? sono interventi utili alla comunità? non dico che tutto sia stato fatto bene, ma gli argomenti che usa per usa per criticare sono spesso futili e, come in questo caso, fuori luogo

    Andrea

    • Firma - Andrea
  6. Davanti alle tragedie si dovrebbe aver il buon senso di mettersi in rigoroso silenzio. Chi crede, non per propaganda come va di moda ora, al limite dice una preghiera.
    Brutto vedere che gli sciacalli sono sempre in prima linea.
    Possano Maria Pia ed Osvaldo riposare in pace.

    Simon

    • Firma - Simon
  7. Al di là’ di ogni bandiera, e’ triste sapere che ci sono persone morte più’ sole di quanto non siano vissute.Abbiamo il dovere di garantire dignità’ alla vita e ancor più’ alla morte e sentirci figli di chi muore senza un abbraccio.Giorgio

    Giorgio

    • Firma - Giorgio