Ancora protesta dei pensionati dell’alto Appennino per la chiusura degli uffici postali, costretti a recarsi a Busana o a Castelnovo Monti per ritirare la pensione. “D’accordo tutelare gli impiegati delle poste, e noi che per riscuotere la pensione dobbiamo fare decine di chilometri, chi ci tutela?”.
Una decisione che va in controtendenza quella attuata dalle Poste Italiane sulla chiusura di alcuni uffici postali costringendo i cittadini a non rispettare il “restate in casa!”, richiesto da tutte le autorità che stanno governandola criticità del Coronavirus. Stiamo parlando di situazioni di grande disagio, ma anche di rischio, che stanno vivendo in questi giorni molti abitanti dell’alto Appennino, in particolare dei comuni di Ventasso e Villa Minozzo, costretti a percorrere diverse decine di km per recarsi a ritirare la pensione nei due unici uffici rimasti aperti, fatta eccezione per Ligonchio, rispettivamente a Busana e a Villa. Interpellati i sindaci, Antonio Manari (Ventasso) e Elio Ivo Sassi (Villa Minozzo), entrambi hanno detto che la decisione è stata presa dall’alto per garantire la salute dell’impiegato che sta dietro al vetro. Giustissimo, ma a quelli che stanno davanti al vetro, o meglio in mezzo alla strada perché non esiste una sala di attesa, come mostra la foto scattata ieri mattina alle 11 a Busana, non ci pensa nessuno? Tutti hanno diritto alla salute, alla vita, oggi più che mai messa a repentaglio da questa pandemia. Mentre ci sono i commercianti che portano volontariamente la spesa a casa degli anziani, le Poste si allontanano costringendoli a trasgredire le norme che impongono di non allontanarsi da casa. Per molti la pensione significa pane quotidiano.
Il sindacato pensionati Spi Cgil della zona montana, mentre ringrazia i medici di base, il personale sanitario, i volontari del soccorso e gli esercenti per la loro collaborazione umanitaria, ha qualche riserva sulla sospensione temporanea di diversi uffici postali sul territorio del crinale appenninico.
Sull’argomento interviene anche Silvia Dalla Porta, responsabile del Distretto montano della Cgl.
“Non è ammissibile che da una parte si dica ai cittadini di restare in casa o attorno a casa, dall’altra si costringano ad allontanarsi per beneficiare di un servizio dovuto e fondamentale come quello del ritiro della pensione. Sappiamo quali siano difficoltà che hanno gli anziani a muoversi dalle loro abitazioni, spesso devono farsi accompagnare. Concentrare su un unico ufficio postale significa anche creare aggregazioni, in questo momento vietate. Vedremo di fissare un incontro con i sindaci interessati e con le Poste per risolvere questo problema a cominciare dal prossimo mese”. (Settimo Baisi)
Protesta piu’ che giusta.
Alessandro
Anche a Toano c’è disagio perché i pensionati devono essere accompagnati a Cerredolo,e fare la fila a loro rischio e chiunque abbia bisogno di prelevare contanti per fare la spesa,almeno mettessero una cassa automatica per prelievi
Loretta
Proprio quando il bisogno è maggiore e serve proteggere gli anziani, pessima scelta !!!
MB
Grazie Gabriele Delmonte, di aver segnalato la mia richiesta datata 15/3/20…. Vedi così si muovono anche i sindacati!…. Maglio tardi che mai!… Anziani che devono fare 50 km…. Tutti belli ammassati a Busana!,… Tempestivi come sempre!!!! Grazie Gabriele!
EnricoChiccoFerretti
Chicco lo Spi CGIL aiuta e sostiene gli anziani e i meno anzani x 365 giorni l’anno. Ma purtroppo, come ben sai, le decisioni sulle aperture o chiusure degli sportelli spetta ad altri. Ben vengano comunque tutte le segnalazioni se, come questa, sono utili al miglioramento di un servizio.
Alessandro
EnricoChiccoFerretti è provocatorio, e Gabriele Delmonte su suo suggerimento ha preso posizione ed ha fatto bene! Per quanto riguarda lo SPI-CGIL ha contribuito e sta lavorando a fianco delle Istituzioni per derimere il problema, tant’è che il Sindaco del Ventasso ha ottenuto l’apertura per 2gg. anche di Ligonchio.Abbiamo bisogno che siano aperti x 2 gg./mese nell’emergenza Covid-19 tutti gli Uff.Postali dei piccoli paesi dell’Appennino dell’Emilia Romagna carenti di Postamat esterni. Usiamo il buon senso! Un invito: lavoriamo in modo bipartisan per ottenere risultati #noirestiamoacasa.
SPI-CGIL Coordinamento Leghe Ventasso