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In chat, la scuola per l’infanzia sconfigge i tempi a casa forzati del Coronavirus. Accade a Cerredolo

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Lidia Giannasi, insegnante all'infanzia, Letizia Walz (coordinatrice, insegnante nido), Giulia Ibatici, educatrice, nido, Benedetta Gazzotti, tirocinante universitaria e Annabelle Caria

Una buona notizia giunge dal toanese dove, loro malgrado come in tutta Italia, i bambini della scuola per l'infanzia sono costretti a stare a casa da giorni.

Siamo vicino alla chiesa di Cerredolo, ai piedi della montagna, dove sorge la piccola scuola dell’infanzia e nido ‘Giovanni Paolo II’, aperta negli anni ’70 ed ampliata nel 2002 da don Bogdan Rotkowsky. È una scuola parrocchiale (paritaria FISM, Federazione Italiana Scuole Materne), ospitata dall’attuale presidente don Giansoldati Luigi. Ha due preziosi giardini recintati che accolgono i bambini tutte le volte che la bella stagione lo permette e uno spazioso oratorio adiacente alla chiesa per occasioni di ritrovo anche con i genitori: feste di Natale, Carnevale e feste di fine anno. Il polo scolastico è composto da due sezioni: nido/primavera per i bambini a partire dai 12 mesi e infanzia. I genitori possono portare i bambini dalle ore 7.30 fino alle 16, ma da l’anno scolastico scorso è stato attivato il servizio post-scuola offrendo la possibilità ai genitori che ne hanno bisogno di lasciare i bambini a scuola fino alle ore 18.30.

Come tutti gli anni c’è un filo conduttore comune ad entrambe le sezioni che accompagna tutte le attività didattiche, in questo le insegnanti e le educatrici sono sempre supportate da una pedagogista Fism Luisella Biggi che attraverso incontri con scadenze fisse e costanti accompagna nell’elaborazione di tutte le singole attività, valutando quelle laboratoriali, aiutando nella scelta degli argomenti specifici o dei supporti didattici come per esempio la scelta dei testi. Anche quest’anno il gruppo insegnanti, grazie alla preziosa collaborazione dei genitori attraverso la disponibilità dei rappresentanti, ha inoltre arricchito l’offerta formativa con progetti extracurricolari: 10 incontri con un’esperta di inglese, psicomotricità ogni venerdì e 5 incontri con un’esperta di teatro.

E in questi giorni di chiusura della scuola a causa del decreto per il coronavirus il gruppo insegnanti ha subito deciso di far sentire la loro presenza ai bambini e ai loro genitori proponendo attività, letture di fiabe e storie, giochi, utilizzando la chat dei genitori.

La foto arrivata alle maestre dopo il suggerimento nell'immagine precedente

Ad esempio alla storia "Due a me e uno a te" è stata aggiunta la canzone che sempre cantavamo a scuola del fungo e i disegni dei personaggi. La storia di "Bea la strega burlona" consigliava anche ai bambini giocare a nascondino con 2 modalità differenti: la classica o quella di far nascondere degli oggetti dai genitori per poi ritrovarli.

Oppure ascolto di canzoni in inglese fatti con l'insegnante o attività motorie....

Per la festa del papà c’è in programma qualcosa di facile da fare a casa.

I genitori hanno molto gradito e ringraziano per quello che si sta facendo e spesso i bambini inviano vocali o audio con ringraziamenti e saluti!