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Ieri l’ultimo saluto a Jara. Il compagno Emanuele: “Ora ogni parola diventa un grazie”

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  • Nella giornata di ieri si è tenuto al cimitero di Castelnovo l'ultimo saluto a Jara Bizzarri, la giovane mamma scomparsa nella notte tra mercoledì e giovedì all'ospedale Santa Maria Nuova, a soli 45 anni. Un rito diverso, come dettato dall'emergenza in atto, solo con i parenti più stretti. Jara ha lasciato il compagno Emanuele Ferrari, vicesindaco di Castelnovo ne' Monti e stimato insegnante alle scuole medie di Villa Minozzo, la piccola figlia Ester di soli 10 anni. Molto conosciuto anche il padre di Jara, Germano che vive a Reggio Emilia, la madre Alpina oltre a zii, cognati e i nipoti.

Impossibilitati a salutarla al cimitero sono moltissimi gli amici e i parenti che, in queste ore, la ricordano sul web.

Questo il messaggio di Emanuele Ferrari rivolto alle tante persone che hanno conosciuto Jara o che hanno espresso vicinanza.

"Un mio grande maestro mi ha insegnato che pensare è ringraziare (Denken ist Danken diceva nella sua lingua). Così in questi giorni ho molto pensato. Ho letto poesie (molte anche a Jara, nella nostra stanza d'ospedale, tutta per noi, l'ultimo giorno). Ho letto tantissimi messaggi di tantissime persone, molte ritrovate nel tempo. E sapevo e so ora più che mai che ogni pensiero, ogni parola diventa un grazie: grazie a tutti voi per esserci stati, per esserci e perché ci sarete al fianco. In modo sobrio, buono e giusto. Credo nello stesso modo e stile di Jara. Sono arrivate anche splendide giornate in Appennino. Una prima primavera. Anche se dobbiamo giustamente limitarci, stare in casa, non uscire. Possiamo trovare modi per essere aperti, coltivare la poetica della relazione comunque. Jara nel suo lavoro professionale da psicologa e psicoterapeuta, che aveva iniziato da poco più di un anno mi ripeteva spesso una cosa: "l'essenziale di un colloquio non è dire, o trovare le parole da dire, quelle giuste. L'essenziale è saperle ascoltare. Dare loro uno spazio giusto nella nostra casa, quella che si crea tra due persone quando dialogano." Questa casa è di tutti. È la più alta legge umana. Quella dell'ospitalità. Per questo con Ester io desidero ringraziare tutti, dal personale dei reparti neurologia e oncologia di Reggio, agli amici, ai colleghi di scuola e compagni in amministrazione, ai volontari di tante associazioni, a tutti i cittadini dell'Appennino ma non solo, perché da molto lontano ci arrivano ogni momento messaggi d'amore (Jara ha seminato e messo radici in tanti luoghi). E ognuno avrà posto nella nostra casa. Continueremo a pensare. Pensarvi. Pensarci. In ascolto silenzioso del canto che Jara ci lascia ogni giorno sulla terra".

Emanuele Ferrari
Compagno di Jara
Padre di Ester

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