In relazione alla diffusione del coronavirus, e in merito alle attività per cercare di limitarne la diffusione, intervengono i medici di base di Castelnovo ne' Monti, Felina e Vetto per alcune indicazioni e alcuni cambiamenti delle modalità di accesso agli ambulatori. “In questo momento così difficile per la nostra comunità – afferma la nota congiunta dei medici – chiediamo di essere uniti, sanitari e cittadini, nella lotta contro il coronavirus. L'unico modo attuale per sconfiggerlo è quello di arginare la sua diffusione fra di noi: riducendo i contagi si riducono i malati e quelli con gravi complicanze. Questo lo si può fare solo con i nostri comportamenti che sono variazioni delle nostre abitudini, cosa di poco conto rispetto al risultato che possiamo ottenere.
È importante pertanto mettere in atto tutte quelle metodiche di contenimento del contagio già diffuse dal Governo nel decalogo (come il lavarsi le mani spesso, stare a distanza uno dall’altro), ma noi qui vorremmo raccomandare fortemente un comportamento che riguarda proprio il tipo di popolazione che abbiamo in montagna, con molti anziani, e che potrebbe essere fondamentale per bloccare l'epidemia. Questo comportamento è lo stare a casa, il più possibile. Gli anziani o comunque coloro che hanno patologie croniche importanti non dovrebbero uscire, proprio perchè più fragili e soggetti a complicanze, e gli altri limitare al massimo le uscite pubbliche,solo per spesa o inderogabili impegni o per lavoro. Un appello particolare ai giovani che sono a casa da scuola, proprio per evitare l'aggregazione e quindi i contagi, e che possono aiutarci molto in questa azione volta a arginare l'epidemia e quindi anche a proteggere i loro nonni: non aggregarsi all’esterno, cercare di stare in casa il più possibile e utilizzare i social per comunicare, è un piccolo sacrificio che chiediamo e che può dare grandi frutti”.
Sull’accesso alle visite ambulatoriali, aggiungono i medici: “Da lunedì 9 marzo la porta dell'ambulatorio rimarrà chiusa, è abolito il libero accesso, sarà possibile accedere all'ambulatorio previo contatto telefonico e comunque solo su appuntamento per urgenze. In caso di febbre, tosse, mal di gola e raffreddore bisogna contattare telefonicamente il medico e non andare direttamente al Pronto Soccorso, che valuterà se dare consigli telefonici, far accedere in studio con accesso ambulatoriale o effettuare una visita domiciliare. L'accesso in ambulatorio è comunque consentito al solo paziente o al massimo a un accompagnatore per un massimo di quattro persone contemporaneamente; gli appuntamenti saranno programmati in modo da evitare soste in sala d'attesa e vi chiediamo di arrivare puntualissimi all'orario concordato; finita la visita l'uscita dall'ambulatorio deve essere rapida senza soste ulteriori in sala d'attesa”.
Concludono i medici: per quanto riguarda le ricette è possibile richiederle secondo le seguenti modalità: telefonando in ambulatorio, e in caso di intasamento delle linee, ai numeri di cellulare del lavoro dei singoli medici; utilizzare la cassetta posta all'ingresso degli ambulatori, senza sostarvi; utilizzare la mail dell'ambulatorio (se lo studio ne ha una attivata); attivare il fascicolo sanitario elettronico (fse) per stampare ricette di farmaci, richieste visite, esami di routine, ecc. riducendo così gli accessi all'ambulatorio.
Il ritiro viene effettuato accordandosi con la segretaria, l'infermiera o con il medico stesso. Confidiamo nella collaborazione di tutti per il superamento del periodo di emergenza”.
Per informazioni è a disposizione dei cittadini il numero dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia 0522 339000, funzionante dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle 14 alle 17.30. Il sabato dalle 8.30 alle 12.30. È attivo anche il numero regionale 800 033033 o il numero nazionale 1500. In caso di sintomi respiratori importanti chiamare il 118.