“La Regione riavvii, nei tempi promessi, l'attività operativa nei punti nascite di Borgo Val di Taro (Parma), Castelnovo Monti (Reggio Emilia) e Pavullo nel Frignano (Modena)”. Lo chiede una risoluzione presentata da Maura Catellani e Gabriele Delmonte (Lega), che invita la Giunta a condividere, con l'Assemblea Legislativa, il parere del ministero della Sanità sul protocollo sperimentale redatto a gennaio 2020 al tavolo di concertazione con gli amministratori dei territori interessati, che prevede il rapido avvio di un percorso, protetto e sicuro, per consentire a un largo campione di donne, su base volontaria, di partorire nei quattro punti nascita di montagna.
“Durante la campagna elettorale delle ultime elezioni regionali - scrivono i consiglieri della Lega -, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha promesso la riapertura dei punti nascita in Appennino entro la prossima estate. Le promesse annunciate dal governatore hanno suscitato grande speranza nelle donne della montagna e fra gli abitanti dell'Appennino, in generale che, da anni, si impegnano per il mantenimento di un servizio fondamentale in area periferica”.
E’ molto difficile commentare questa notizia senza ricorrere al turpiloquio.
Bisogna veramente essere di bassa lega, in un momento di emergenza come questo, a fare polemica sulla riapertura dei punti nascita.
Io spero proprio che i finti verdi (quelli veri sono nati molti ma molti anni prima) spariscano seppelliti dall’indignazione che certe uscite richiama.
E che quelli che li hanno votati si sveglino dal torpore che ha ottenebrato le loro menti!
AG
Guai credere alle promesse nella vita.
CG
Già. Come quelle della Borgonzoni di fare opposizione in regione, se non eletta presidente. Poi si è fatta due conti e ha capito che 16.000 euro “is mei” che 4.000 ed rimasta a Roma.
AG
Buongiorno, provi a guardare la foto, e’ proprio la foto del Consiglio Regionale dove Maura Catellani (in giallo) parla della mozione (non e’ foto di repertorio); guardi, guardi attentamente, chi c’e’ seduta dietro con un maglione scuro???? a me sembra la Borgonzoni , non le pare?….tuttora la Borgonzoni e’ in Regione, non ha ancora scelto di andare a Roma. Saluti
Andrea.S
Come si diceva un volta, il tempo è galantuomo, e la notizia di ieri sera è che la Borgonzoni lascia, per fortuna dico io, la Regione Emilia Romagna e non è lei a dover gestire questa crisi.
Ecco la notizia:
http://www.bolognatoday.it/politica/regione-emilia-romagna-borgonzoni-lascia-mastacchi.html?iyvoiy&fbclid=IwAR0izB6D6BSjjLqElgubpRTCnSqKLfP8gIScyL1PaKr5XjJC8lKfsCPhg0o
AG
Mi pare un sollecito politico infelice!
Credo che in questo momento la sanità regionale concentri tutte le sue risorse possibili per l‘emergenza coronavirus.
AL
Anche a me sembra che in questo momento vi siano altre priorità, ma forse i due Consiglieri regionali che hanno presentato la risoluzione in discorso possono spiegare le ragioni di questa loro iniziativa.
P.B. 06.03.2020
P.B.