Lo sfogo di una nostra lettrice ci permette di denunciare a malincuore il comportamento, maleducato e irrispettoso, di alcuni ignoti che continuano a lasciare i rifiuti dei loro bivacchi, vicino alla Coop di Castelnovo ne' Monti. "L'educazione dovrebbe essere la prima cosa che si insegna in famiglia e a scuola ma purtroppo sembra non avvenire più" - si lamenta la lettrice.
Purtroppo questa è una battaglia persa in partenza. Ci sarebbe solo un antidoto contro questo male, multe salate! Ma chissà perché questo non avviene mai.
Giovanni
Concordo, mozziconi di sigarette ovunque, scatole di sigarette vuoti, sacchetti, plastica, deiezioni canine in aiuole e marciapiedi, L’educazione va sicuramente insegnata, ma visti i pessimi risultati forse sarebbe opportuno che le norme e regolamenti esistenti venissero applicati con un maggiore controllo del territorio. Credo che la maggior parte delle persone si comporti correttamente, bastano poche persone a creare questa situazione.
Ho provato in diverse occasioni a far notare direttamente a chi stava usando un comportamento scorretto ma preferisco non riferire quanto mi è stato risposto.
Viviamo purtroppo in un paese ( Italia) dove chi si comporta bene e rispetta le regole spesso è considerato un rompiscatole.
manuela
Questo è soltanto l’ultimo esempio di comportamenti poco civili, o “incivili”, documentati non di rado anche sulle pagine di Redacon, nonostante i parecchi anni durante i quali, da ogni parte, sono arrivati messaggi volti a scoraggiare queste incomprensibili abitudini (incomprensibili perché semmai, pure qui, a pochi metri di distanza, si trovava un contenitore dove poter deporre il materiale che appare in queste immagini).
Ma del resto basta pensare ai rifiuti che capita spesso di vedere sui cigli delle strade, per comprendere quanta scarsa attenzione e poco rispetto vi sia verso il nostro ambiente, anche perché una parte di tali rifiuti, trascinata dalla pioggia, potrà verosimilmente raggiungere i corsi d’acqua, e di lì andare oltre, salvo poi “stracciarci le vesti” per le sorti e le prospettive del nostro pianeta, e l’inquinamento dei nostri mari.
Tutto ciò mi rende piuttosto pessimista, come mi sembrano essere sia Giovanni che Manuela, e viene pure da chiedersi se questi atteggiamenti impropri o poco consoni, per usare un eufemismo, non siano un po’ figli di una stagione in cui prese piede la tolleranza verso chi “non si comportava bene”, con la scusante che i cattivi comportamenti potevano nascere da un “disagio” degli interessati, il che può starci ma fino a un certo punto.
In sostanza, non si sarebbe dovuto eccedere nel permissivismo, per non trovarci poi a rincorrere i problemi, o a “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”, come sta forse succedendo, e mi sembra molto realistica, pur se abbastanza scoraggiante, la chiusura del commento di Manuela “Viviamo purtroppo in un paese ( Italia) dove chi si comporta bene e rispetta le regole spesso è considerato un rompiscatole”.
P.B. 07.03.2020
P.B.
Gli spazi della scuola superiore, la scuola dei ragazzi che sono capaci di volere, mi dicono ospitino residui e cartacce. Devo dire che non l’ho verificato, ma colgo l’occasione per porre una provocazione, perchè credo che l’educazione debba cominciare da lì, trasformando gli studenti in Grete pensanti. I ragazzi sono in gamba, ci vuole poco. Dilva Attolini
Dilva Attolini
Gli spazi della scuola superiore, la scuola dei ragazzi che sono capaci di volere, mi dicono ospitino residui e cartacce. Devo dire che non l’ho verificato, ma colgo l’occasione per porre una provocazione, perchè credo che l’educazione debba cominciare da lì, trasformando gli studenti in Grete pensanti. I ragazzi sono in gamba, ci vuole poco. Dilva Attolini
Dilva Attolini