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Investe un capriolo, ora rischia la denuncia

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Ha investito un capriolo senza fermarsi a prestare soccorso. E' successo a Castelnovo ne' Monti nella giornata di lunedì 2 febbraio. Un uomo, alla guida di un furgone bianco, ha investito un capriolo in zona Casino senza prestare soccorso all'animale, che è rimasto agonizzante sull'asfalto e morto poco dopo per le ferite riportate.

Alcuni presenti hanno subito allertato la forestale che  ha chiesto l'intervento del Cras Matildico di San Polo, che ha recuperato il corpo dell'animale agonizzante. Ora si prevedono accertamenti per identificare il conducente del mezzo.

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  1. Per Alessandro il fermarsi e il chiamare il 118 o la Polizia si configura come “prestare soccorso” all’animale investito – il che eviterebbe altresì il rischio di una eventuale denuncia – ma mi chiedo se non possa valer la pena che chi è preposto alla materia fornisca maggiori ragguagli in proposito, nel senso di far sapere su queste pagine, ossia attraverso Redacon, quali sono i modi per ottemperare al soccorso degli animali investiti, e più in generale cosa è tenuto a fare chi si trovasse ad investire un animale, provocandone il ferimento o il decesso.

    P.B. 03.03.2020

    P.B.

    • Firma - P.B.
  2. Concordo sulla necessità di fare chiarezza sull’argomento. Recentemente ho avuto un “incontro avvicinato” con un grosso cinghiale (2500 € di danni alla vettura). Dato che è stata la quarta volta che mi è successo (penso sia un record!) mi sono regolato come le volte precedenti ma ho scoperto che le regole sono cambiate. Ora l’assicurazione (ho una mini casco collisione animali) pretende una formale denuncia che però, giustamente, le forze dell’ordine formalizzano solo sul posto o facendo una verifica dei danni. Ergo da quanto ho capito, ma sarebbe bene chiarirlo, se il selvatico è morto o ferito occorre chiamare il 118 che attiva il recupero che fa un verbale, se c’è danno e il selvatico scappa occorre comunque allertare le forze dell’ordine per la constatazione e verbalizzazione del accaduto?

    Massimo

    • Firma - Massimo
  3. A maggior ragione, sentendo quanto ha poi scritto Massimo, anche riguardo alle regole che sarebbero nel frattempo cambiate, tornerebbe opportuna una informazione aggiornata e quanto più possibile esauriente e particolareggiata, da parte di chi è titolato a darla in maniera ufficiale, relativamente al da farsi allorché ci capitasse di investire accidentalmente un animale.

    Immagino che esista un “protocollo” sul come comportarsi in detta eventuale circostanza, e varrebbe pertanto la pena che lo stesso fosse divulgato, e le pagine di Redacon possono essere un buon “veicolo” di comunicazione in proposito, anche considerando che chi percorre le nostre strade può essere più esposto di altri ad “imprevisti” del genere (stante la maggior presenza di fauna selvatica).

    Capita di leggere abbastanza spesso che oggigiorno dobbiamo saper gestire il rapporto intercorrente fra l’uomo e le specie selvatiche in un contesto resosi piuttosto diverso dal passato, e in questa logica andrebbe pure evitato che si possa incorrere in qualche inadempienza o manchevolezza per involontaria disinformazione in materia (ossia sbagliare in totale buona fede).

    P.B. 04.03.2020

    P.B.

    • Firma - P.B.
  4. Il codice della strada è tassativo: nel caso si investa un animale, che sia domestico come il cane o il gatto, protetto o da reddito, vige l’obbligo di fermarsi, prestare soccorso e fare in modo che scattino gli allarmi necessari all’intervento di operatori specializzati nel settore.
    Sono previste multe per i trasgressori che vanno da 389 euro a 1.559 euro in caso di partecipazione diretta: anche per chi vede e non si ferma è giustamente prevista una multa, più ridotta, che va da 78 euro a 311 euro.
    Chi investe un cane, un gatto, un capriolo o un altro animale, deve intervenire immediatamente chiamando i soccorsi: polizia stradale, polizia locale, carabinieri o servizio veterinario della Azienda Asl, 118;
    Infine chi assiste all’investimento di un animale con fuga del colpevole, può prendere tranquillamente il numero della targa, comunicarlo agli agenti affinché a seguito di ulteriori indagini, siano applicate le giuste sanzioni.

    Alessandro

    • Firma - Alessandro
  5. Alessandro ci rimanda al codice della strada, e immagino sia il comma 9-bis dell’art.189, il quale, se nel frattempo non è cambiato, mi sembra disporre che ““l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”, nonché prescrivere che “le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso”.

    A fronte di tale disposto normativo, .è lecito supporre che a livello locale, in base alla organizzazione che si sono date le Istituzioni competenti in materia, siano stati concepiti protocolli tesi a “gestire” le situazioni che volta a volta abbiano a determinarsi, con la individuazione di riferimenti telefonici cui potersi rivolgere nell’intero arco della giornata, e che “prenderanno in carico la chiamata” provvedendo ad attivare i servizi o soggetti rispettivamente preposti, a seconda che l’animale sia ad esempio ferito o deceduto, o a seconda della specie animale interessata, e per questa ragione sarebbe utile sapere se vi sono effettivamente protocolli del genere, e in caso affermativo conoscerne il contenuto.

    P.B. 06.03.2020

    P.B.

    • Firma - P.B.