Una truffa telematica va sempre denunciata, anche se risolta nel migliori dei modi. Protagonista di questa storia è una giovane commerciante di Castelnovo ne' Monti, che si è vista alleggerire il conto in banca, dopo aver acquistato merce per il valore di 8 mila euro, da un truffatore che si era intrufolato nella posta elettronica di un suo rappresentante di fuducia.
“Tutto è successo dopo aver ordinato, da una ditta della quale sono cliente da anni, decine di prodotti dal valore di 8 circa mila euro – racconta il commerciante, ancora amareggiato– . In seguito, ho ricevuto una mail dalla ditta da parte di un "dipendente" che scriveva di versare il denaro su un nuovo conto, dal momento che l'vevano cambiato.
Dopo aver versato l'intero importo, ho visto che avevo ancora tutto il saldo da pagare! Nonostante avessi già concluso l'operazione versando 8 mila euro sull’Iban che il "finto dipendente" mi aveva fornito”.
Dopo aver capito di essere stato truffato, il commerciante ha immediatamente fatto denuncia ai carabinieri. La mail ricevuta proveniva dalla Spagna. Gli imbroglioni avevano rubato i dati della onesta ditta ed erano riusciti a intrufolarsi nella loro posta elettronica per contattarealcuni ignari commercianti e rubare loro denaro.
La truffa, per fortuna, non è andata a buon fine. “La banca - conclude l’esercente sollevato - è riuscita a intercettare il denaro e a restituirmi l’intera cifra. Una brutta esperienza che spero non ricapiti mai più”.
Una disavventura che ci insegna come sia facile nel mondo globalizzato rubare dati personali e non solo. Per questo motivo dobbiamo imparare ad essere sempre più cauti e accorti, verificando sempre la veridicità delle informazione che riceviamo.
