Ci sarà tempo sino al 12 marzo per inviare la domanda di partecipazione al rally Internazionale, valido quale prima prova della International Rally Cup, ed al più breve rally Nazionale. Con Gianni Cerioli, una delle glorie del rallysmo reggiano, scopriamo le caratteristiche delle prove speciali che caratterizzeranno l’edizione 2020 del rally.
Con l’apertura delle iscrizioni - prevista per le 8 di domani mattina, giovedì 20 febbraio – inizierà ufficialmente il conto alla rovescia verso la disputa dell’atteso 41° Rally Appennino Reggiano. I concorrenti che vorranno partecipare alla manifestazione organizzata da Grassano Rally Team, potranno inviare sino alle 18 di giovedì 12 marzo la propria domanda sia via email ([email protected]), sia via fax (0522 877231).
Anche quest’anno, il Rally Appennino Reggiano proporrà due gare distinte: il rally Internazionale costituirà il piatto forte, visto che alla maggior lunghezza del percorso (120 i chilometri cronometrati, 471 quelli totali) abbinerà il fascino della presenza delle vetture WRC di penultima generazione e la presenza dei protagonisti della International Rally Cup, la serie dedicata appunto ai rally internazionali su asfalto che quest’anno vivrà la sua diciannovesima stagione. Nomi di rilievo sono attesi al via anche del rally Nazionale, che scatterà in coda alla gara principale e seguirà un percorso più breve (61 chilometri cronometrati, 280 totali). Entrambe le gare scatteranno sabato 21 marzo da piazza Matteotti, a San Polo d’Enza, che sarà dunque la nuova sede della partenza a causa dell’indisponibilità di piazza della Vittoria – preposta ad ospitare la cerimonia nel caso si fosse corso il 28 e 29 marzo - in questa stessa data. Sempre a San Polo la festa del podio, prevista per il pomeriggio di domenica 22 marzo. A Ciano d’Enza avranno sede direzione gara ed albo di gara; venerdì 20, la stessa località ospiterà le verifiche pre-gara, mentre il sabato e la domenica in piazza Matilde saranno previsti i riordini diurni e quello notturno. A Ghiardo di Bibbiano, invece, è stata spostato il Parco Assistenza.
VALIDITÀ. Come detto, il 41° Rally Appennino Reggiano sarà di nuovo la prova di apertura della International Rally Cup, la serie – giunta quest’anno alla diciannovesima edizione – dedicata ai rally Internazionali su asfalto. Altre, però, sono le validità legate alla manifestazione: sempre nell’ambito dell’IRCup ci sarà la Peugeot 208 Rally Cup Pro (trofeo della casa del Leone riservato alle vetture 208 di classe R2B), mentre per la prima volta la gara sarà abbinata alla BMW Rally Cup Top (monomarca dedicato alle BMW 318is RS Plus). Confermatissimi poi i trofei ‘di casa’, ovvero il Trofeo Lombardini (al miglior navigatore reggiano in classifica assoluta) ed il Memorial Tosi (all'equipaggio che farà segnare il miglior tempo assoluto sulla prova di San Polo), ai quali si aggiunge da quest’anno il Trofeo Alessandro Bonacini, che metterà in palio un premio di cinquemila Euro per il miglior pilota Under 27 iscritto all’IRCup classificato in classe R2B a bordo di una Peugeot 208.
LE PROVE SPECIALI AI RAGGI X. Teatro degli attesi duelli dell’Appennino Reggiano 2020 saranno le quattro prove speciali che gli equipaggi percorreranno più volte nei due giorni di gara. Gianni Cerioli, una delle leggende del rallysmo locale, ci guida nei segreti di queste frazioni che hanno fatto la storia della manifestazione: “Il percorso, per lo più invariato rispetto allo scorso anno, prevede infatti tratti cronometrati completi e molto impegnativi, che metteranno a dura prova concorrenti e vetture - attacca il 60enne ex pilota di Montecavolo - . Sarà un rally ‘di carattere’, dalla forte impronta reggiana, per via di strade strette e dal fondo mosso e sconnesso. Le due prove in notturna, il sabato sera, aggiungeranno un’altra variabile alla sfida”.
Prova ‘San Polo’ – lunghezza 7,85 km
Record della prova: Porro-Cargnelutti (Ford Fiesta WRC) in 4’56”5, edizione 2019.
Partenza prima vettura: ore 16.11 e 19.23 di sabato 21 marzo.
Strade chiuse dalle 15 alle 23.15 di sabato 21 marzo.
“Frazione completa ma nella quale il motore ha un ruolo decisivo, vista l’ampia presenza di tratti in salita. Si parte appena fuori dal centro di San Polo per salire subito in una sequenza di tornanti e brevi allunghi, poi si affronta un veloce falsopiano che porta a Borsea, dove i concorrenti affrontano il celebre bivio. Da qui, si scende ai piedi dei celebri tornanti di Grassano, da percorrere in salita. Si attraversa l’abitato di Grassano per un ultimo tratto impegnativo, in leggera discesa, che conduce ai piedi del Castello di Canossa, dov’è situato il fine prova. Per il pubblico, sono consigliati il bivio di Borsea ed i tornanti di Grassano”.
Sabato mattina si terrà lo shake-down, ovvero le prove con auto da gara su strada ovviamente chiusa al traffico. I concorrenti sfrutteranno la parte iniziale della prove di San Polo ma, al bivio di Borsea, anziché virare a destra proseguiranno dritto per arrivare sino a Sedignano, dov’è previsto lo stop.
Prova ‘La Strada’ - lunghezza 10,30 km
Record della prova: Porro-Cargnelutti (Ford Fiesta WRC) in 6’34”0
Partenza prima vettura: ore 16.49 e 20..09 di sabato 21 marzo.
Strade chiuse dalle 15.45 alle 23.45 di sabato 21 marzo.
“E’ la riproposizione di una frazione percorsa, in senso opposto, nel 2011. Prova molto difficile per i continui cambi di ritmo e le variazioni di carreggiata e tipologie di fondo. Qui, servirà una concentrazione assoluta per evitare cali di ritmo ed errori, che si pagano a caro prezzo. La partenza è su un falsopiano sconnesso, poi ad Ansagna si svolta sinistra per una discesa molto difficile sino a Canicchia; a questo punto, si ritorna a salire per un breve tratto per poi tuffarsi di nuovo in una discesa su ampia carreggiata. Dopo uno spettacolare bivio, la discesa prosegue per una porzione di prova ‘da pelo’, molto guidata, che introduce al bivio destro dal quale si va verso la località che dà il nome alla prova. A questo punto si torna a salire, su strada ampia e dal fondo molto buono, quindi nuovo cambio ritmo per un falsopiano stretto e lento. La parte finale, da Ca’ Mazzoni, è una discesa mozzafiato, sconnessa e con cambi di fondo, con alternanza di tratti veloci e tornanti. Al Bocco di Casina il fine prova”.
Prova ‘Buvolo’ - lunghezza 6,80 km
Record della prova: non disponibile (la prova si disputerà per la prima volta su questa lunghezza).
Partenza ore 8.32, 12.17 e 16.02 di domenica 22 marzo.
Strade chiuse dalle 7.00 alle 19.30 di domenica 22 marzo.
“Altra prova dai mille cambi di ritmo, capace di regalare ai concorrenti ed anche agli spettatori sensazioni uniche. Quest’anno, con l’accorciamento della prova, la partenza è prevista nell’abitato di Castellaro, con inizio in una leggera e bellissima discesa per poi tornare a salire. Poi i concorrenti affrontano una porzione di prova con allunghi inframezzati da curve lente, lunghe e cieche, che fanno perdere il ritmo. Ancora una salita medio veloce da ‘La Strada’ per poi scendere sino al celeberrimo bivio della ‘Collina dei Conigli’, a Rosano. Poco dopo, il fine prova. Proprio l’anfiteatro naturale della Collina dei Conigli è il posto più consigliato dove assistere a questa frazione”.
Prova ‘Trinità’ – lunghezza 21,2 km (Internazionale), 14,95 (Nazionale)
Record della prova: Porro-Cargnelutti (Ford Focus WRC) in 13’53”0 (rally Internazionale); Zanni-Mucci (Ford Fiesta R5) in 10’03”0 (rally Nazionale), edizione 2018.
Partenza ore 9.06, 12.51 e 16.36 di domenica 22 marzo.
Strade chiuse dalle 7.00 alle 20.00 di domenica 22 marzo.
“Qui si corre sin dagli albori del rally, e la prova è stata proposta con diverse varianti. Quella di quest’anno è una versione inedita e dalla lunghezza record. Trinità è molto tecnica, costellata da cambi di ritmo ed altimetria, e scorre su una carreggiata stretta e mossa: una sfida dura per equipaggi ed auto. Partenza dal bivio di Ottosalici con subito qualche curva cieca, dopo 1,5 km si entra in un tratto veloce rallentato da un paio di chicane; altro cambio drastico di ritmo con una salita che porta fuori dal bosco, fino ad arrivare a Villaberza. Questo è un tratto molto spettacolare, con il dosso ed il passaggio nell’abitato che meritano di essere visti dal vivo. Altro tratto con saliscendi sino al bivio di Zuccognago per ripartire in una salita molto tecnica che arriva al dosso di Predolo. Qui siamo a metà prova e la parte più selettiva arriva ora: conta l’affiatamento dell’equipaggio, avere note giuste. Da Predolo sino alla fine della discesa, nel bosco è un susseguirsi di curve interminabile, che richiede gran ritmo. Questo è un tratto eccezionale, uno dei più impegnativi non solo di questa gara. Emozionante il passaggio ad alta velocità nell’abitato di Gombio, unico tratto di ‘tregua’ nella sequenza incessante di curve. Si passa sul ponto del torrente Tassobbio (dove finisce la prova del rally Nazionale) per riprendere salire sino a Trinità, in un tratto insidioso da non prendere sotto gamba. La parte finale è una discesa veloce sino ad Ariolo, quindi un ultimo bivio porta alla breve salita che conduce al fine prova di Pianzo. I punti più consigliati sono i bivi di Villaberza e Zuccognago e l’abitato di Gombio”.
PATROCINI & PARTNER. Il 41° Rally Appennino Reggiano va in scena grazie al contributo di diverse realtà. Di rilievo il patrocinio garantito dalla Provincia di Reggio Emilia e dai Comuni di Bibbiano, Canossa, Carpineti, Casina, Castelnovo Monti, San Polo e Vetto. Sponsor di gara saranno Autostile, Bertolini Pumps, Dixi Divisione Chimica, Bonfor, Euro Lift Ascensori, Reggiana Riduttori e Sicem Saga.
IL RALLY APPENNINO REGGIANO A PORTATA DI CLIC. Tutte le informazioni sulla 41° edizione del Rally Appennino Reggiano sono disponibili sul sito www.grassanorallyteam.it (dove è reperibile la completissima ‘Guida Rally’, documento di grande utilità per concorrenti e spettatori), sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/rallyappenninoreggiano/ ed in quella Instagram https://www.instagram.com/grassanorallyteam_official/.