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Quindici studenti dal nord Italia per gustare la Lunigiana

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Slow Travel Fest Filetto

Valorizzare il turismo sostenibile e responsabile perché possa diventare traino per lo sviluppo del territorio e occasione per incrementare i posti di lavoro, con lo sguardo rivolto in particolare all’occupazione dei giovani. Con questo obiettivo, si è tenuta, dal 4 al 7 settembre 2019 in quattro diversi luoghi della Lunigiana, la prima edizione della Scuola di Turismo Responsabile organizzata da Sigeric, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche di Fondazione Campus - Lucca, sul tema del Turismo Rurale ed Enogastronomico.

Pierangelo Caponi

Un modo per riflettere ci ha raccontato Pierangelo Caponi, guida ambientale di Sigeric, e tra gli organizzatori della quattro giorni – su come si possa valorizzare un territorio ricco da un punto di vista rurale ed enogastronomico, ma evitando ‘l’effetto Cinque Terre’, quindi l’eccessiva sovraesposizione turistica”.
Quindici studenti (con 8 borse di studio) provenienti da varie zone d’Italia, soprattutto del centro nord, composti da giovani guide o studenti universitari che hanno assistito alle lezioni di docenti e operatori di settore, e hanno concluso la loro esperienza in Lunigiana con gli auguri di Dario Vergassola e una Lectio Magistralis di Silvio Barbero, fondatore di Slow Food e vice presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che ha concluso la manifestazione.
Le lezioni si sono svolte in tre Comuni dell’area Mab: a Filattiera, nel Centro Didattico “Pieve di Sorano”, a Licciana Nardi, nella Biblioteca Naturale “Albino Fontana” e all’Agriturismo Montagna Verde di Apella Centro Visita del Parco nazionale e a Bagnone nel Museo Archivio della Memoria, ed hanno toccato tre diversi argomenti: come raccontare dal punto di vista della comunicazione il territorio, poi temi più tecnici legati alla legislazione e all’economia per chiudere con un convegno sul commercio e il marketing.

Summer school Lezioni con Marco Missaglia

Ma non solo teoria, c’è stato spazio anche per “gustare” le lezione imparate, andando in agriturismi e ristoranti lunigianesi, dove docenti e ragazzi hanno testato in prima persona il piacere della gastronomia slow e dei prodotti tipici, visitando aziende agricole e agrituristiche, e partecipando a laboratori pratici. I ragazzi si sono divisi in tre gruppi e hanno elaborato tre progetti per valorizzare altrettanti prodotti simbolo della Lunigiana: il miele Dop, la farina di castagno Dop e l’olio extravergine Igp. Progetti che sono stati esposti nel corso dell’ultimo giorno del corso come l’idea di realizzare un “museo del miele” che possa permettere un viaggio multimediale per far capire ai visitatori i vari passaggi per ottenere il dolce frutto delle arnie, o ancora il progetto di realizzare un percorso per famiglie per vivere l’esperienza della raccolta delle olive o ancora l’idea di far vivere la castagna in una giornata che non sia solo una semplice ‘mondinata’, “ma che sappia raccontare la storia di questo frutto tanto importante per la nostra storia.
Sicuramente – sottolinea Caponi – ci ha fatto piacere vedere la passione e l’impegno di questi ragazzi, molto preparati ed attenti, e ci attiveremo per avviare i progetti che ci hanno lasciato in dote.

Summer school lezione esterno Filattiera

Ma la cosa bella è che si è creato un grande gruppo di lavoro e continuiamo a mantenere i contatti con chi ha partecipato per mettere in campo idee nuove per valorizzare il turismo”. Dimostrazione che il corso è stato un successo “e ci sarà una seconda edizione nel 2020 dedicata al Turismo Responsabile dal punto di vista dell’outdoor e dell’avventura”.

La Riserva di biosfera può diventare un itinerario turistico L’idea di un brand per Lunigiana e Garfagnana. L’intervista a Giovanna Zurlo dell’Associazione operatori turistici Lunigiana La passione per la montagna, per la Lunigiana, per i paesaggi incontaminati dell’Appennino lo testimonia la storia stessa di Giovanna Zurlo, presidente dell’Associazione operatori turistici Lunigiana (Aotl), che dalla sua residenza di Massa ha deciso, qualche anno fa, di abbracciare il suo sogno e dopo aver girovagato in molti luoghi lunigianesi, ha trovato il sito che per lei rappresentava la realizzazione personale.
Sì è così stabilita nel fivizzanese, dove ha acquistato e ristrutturato un edificio che è divenuto un agriturismo nel 2013. L’associazione di cui Giovanna è presidente nasce nel 2011, subito dopo la drammatica alluvione che ha coinvolto la Lunigiana.

Pierangelo Caponi

“È nata per la necessità - evidenzia - che era quella di rilanciare il nome della Lunigiana che in quel periodo stava soffrendo di una immagine poco felice nei confronti”. “L’obiettivo di fondo, - racconta ancora la Zurlo -, è quello di rendere sempre più appetibile il territorio.
Bisogna realizzare un marchio, un brand comune di Lunigiana e Garfagnana per offrire al turista uno spettro di proposte varie e accattivanti. Perché da soli si riesce a fare poco, insieme le possibilità aumentano”.

Summer school lezione Barbara Maffei

Un’associazione che in questi anni si sta impegnando per la valorizzazione turistica delle risorse del territorio in particolare delle loro potenzialità paesaggistiche, culturali, storiche, naturalistiche, tradizionali, sociali, agricole e gastronomiche.
“Nel giro di questi anni abbiamo portato in loco quasi un centinaio di tour operator provenienti da tutta Europa, e non solo. Iniziato a lavorare con la stampa ospitando diversi giornalisti di testate estere, i primi venivano dall’Australia”.
Forse il progetto cui la Zurlo dedica maggiore attenzione e se possiamo permetterci quasi “affetto” è lo Slow Travel Fest, tre giorni di avventure, escursioni, laboratori e spettacoli per famiglie e per tutti nella natura della Lunigiana a cavallo tra primavera ed estate alla metà di giugno.

Slow Travel fest Lunigiana

“È un appuntamento dedicato agli amanti della natura, delle escursioni, pensato per un pubblico multigenerazionale ma in particolare dedicato alle famiglie e ai bambini.
Il festival inaugura con un ricco programma di attività che permetteranno di esplorare questo affascinante lembo di Toscana che si apre tra l’Appennino tosco emiliano e le Alpi Apuane, tra i borghi e i boschi attraversati dalle antiche Vie Francigena e del Volto Santo. Eventi che permettono ai partecipanti di viaggiare con il corpo e la mente nella Lunigiana e all’interno della riserva Unesco Uomo e Biosfera Appennino tosco emiliano”.

(Riccardo Sordi)

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