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Fede e cultura: l’85enne pastore di Febbio che cita il cantico di Simeone

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Foto d'archivio. Un anziano pastore a Vallisnera (anni Novanta)

“Recandomi a far visita a degli ammalati ho incontrato un anziano pastore 85enne” ha ricordato durante l’omelia domenicale don Guiscardo Mercati, parroco dell’Unità pastorale di Carpineti. “E sono rimasto stupito quando nel chiedergli ‘come va’? Lui mi ha risposto: ‘Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola’ un brano del cantico di Simeone”.

Il Cantico di Simeone, nel Vangelo secondo Luca, è un brano nel quale Simeone chiede congedo a Dio perché ha potuto vedere Cristo e, domenica scorsa, era appunto un brano delle letture liturgiche. “L’uomo lo ha citato per dire, con serenità, come ormai fosse giunto al termine della sua vita e fosse pronto per l’incontro con Dio”.

“Sono rimasto piacevolmente stupito – ha aggiunto monsignor Mercati – quando questo pastore ha aggiunto che, ogni sera, recita la Compieta e ne trova grande conforto. Abbiamo bisogno di esempi come questi”.

Per i cristiani la Compieta è, nella Liturgia delle ore e nel Breviario, l'ultimo momento di preghiera della giornata, l'ora che viene dopo i vespri; è così chiamata perché compie le ore canoniche, e si recita prima del riposo notturno.

E mentre il parroco ha preso spunto da questo episodio per sottolineare il valore del testo dell’evangelista Luca, è forse questa una delle ultime e più preziose testimonianze della cultura popolare pastorale che, in passato, era nota, oltre che per la fede, per sapere tramandare oralmente brani epici e stornelli del maggio.

Non abbiamo piacere di conoscere questo pastore di Febbio, ma siamo sicuri che nella sua fede e nella suo sapere sia anche un ottimo esponente della cultura montanara.