Nella giornata di ieri, venerdì 31 gennaio, l'Appennino Reggiano è stato presente a Roma agli Stati Generali della Montagna, iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Regionali e delle Autonomie, e al quale ha preso parte il Ministro Francesco Boccia. Il territorio della montagna reggiana è stato rappresentato dal Sindaco di Castelnovo Monti e Presidente dell'Unione Appennino, Enrico Bini.
“È stato un incontro sicuramente importante – spiega Bini – in cui il Ministro Boccia ha confermato l'impegno del Governo per aumentare la dotazione del fondo nazionale integrativo per la montagna, e che sarà attribuita una grande attenzione al Programma nazionale per le Aree Interne anche nel dialogo con l'Europa sulla programmazione 2021 – 2027. Inoltre si è parlato di riduzione della burocrazia per far sì che i fondi dedicati alle aree montane possano arrivare in modo più rapido e accessibile. Ci sono segnali davvero consistenti di una nuova attenzione da parte del Governo ai territori montani, che non avevamo visto nel recente passato: oggi il tema è centrale nella politica nazionale, dobbiamo essere capaci di cogliere gli spazi di lavoro che la situazione attuale ci offre e andare avanti con le attività e azioni in grado di dare nuove prospettive al nostro Appennino”.
Spiega Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem e ospite diverse volte a Castelnovo per iniziative legate alla Strategia Aree Interne: “Gli Stati generali della Montagna, convocati dal Ministro Boccia, sono particolarmente significativi nella settimana iniziata con l’approvazione a Montecitorio delle Mozioni sulla montagna. Approvazione arrivata all’unanimità, a Camere unite, per definire politiche di sviluppo e servizi sui territori che accorcino distanze e permettano di frenare lo spopolamento e l'abbandono. Lo chiede ormai tutta Italia, e non solo la montagna”. Uncem ha presentato alcuni impegni ulteriori per la concretizzazione della Strategia per le Aree Interne montane, la costruzione della programmazione UE 2021-2027 con al suo interno un Programma operativo per la montagna, azioni sulla digitalizzazione e l’infrastrutturazione delle competenze digitali sui territori.
Nel corso dell'incontro è stata anche illustrata una relazione da parte di Giampiero Lupatelli del Caire, che ha collaborato alla stesura della Strategia d'Area dell'Appennino reggiano: “Le Montagne rappresentano alcune dimensioni rilevanti: quella della sostenibilità ambientale e quella della fragilità sociale. Di fronte al fenomeno dello spopolamento di questi territori registriamo importanti segnali di risposta resiliente e anche di protagonismo innovativo della società e dell'economia delle montagne italiane. Una risposta che può forse interrompere una lunga stagione di declino. Riguardo al capitale naturale e ai servizi ecosistemici che questo contesto produce, ritengo siano da far emergere nella consapevolezza sociale e da valorizzare nell'apprezzamento dei mercati il patrimonio culturale di queste aree e le sue nuove politiche, e le produzioni tipiche e di qualità il cui successo può diventare leva di una valorizzazione che restaura e rigenera il paesaggio”.