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Corona virus, esaurite le mascherine in Appennino. Ecco le regole da seguire

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Evitare ristoranti cinesi, guardare con aria cupa e schifiltosa ragazzi asiatici residenti in Italia e correre al Pronto Soccorso senza  motivazione preoccupati e allarmati. Questi sono solo alcuni comportamenti incomprensibili che si stanno verificando in Italia dopo l'arrivo del Coronavirus in Cina, il nuovo virus modificato, passato dall'animale all'uomo, che causa gravi malattie respiratorie. 

"Anche in Appennino – racconta Francesco Tondelli, titolare della farmacia Manfredi di Castelnovo ne’ Monti – è nata la preoccupazione di un possibile contagio – in pochi giorni sono esaurite tutte le mascherine che avevamo in magazzino. Il vaccino non esiste ancora, ma stanno lavorando per ottenerlo al più presto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la diffusione del nuovo coronavirus un’emergenza sanitaria internazionale ma solo per la situazione cinese. La preoccupazione maggiore, del resto è che il virus si diffonda in paesi con sistemi sanitari più deboli. L'unico rimedio che abbiamo è diagnosticare la malattia e isolare il paziente perché non infetti altre persone".

Attualmente ci sono due casi di turisti cinesi infettati (che secondo indiscrezioni avrebbero soggiornato anche a Parma) ma sono in isolamento e in buona condizione di salute. Anche Roberto Burioni, virologo di fama nazionale, ha parlato del Coronavirus elencando le principali regole da seguire. "La prima  - ha spiegato durante PiazzaPulita, un programma di La7 - è quella di non andare in Cina; evitare per un po' di tempo il contatto con gli altri se si è stati in Asia; non discriminate i cinesi, né i ristoranti cinesi in Italia perché hanno la stessa possibilità di contagio dei ristoranti marchigiani dove io vivo. E infine: se vi preoccupate del coronavirus, preoccupatevi prima di tutto dell'influenza che in Italia c'è ed è più pericolosa e prima di tutto lavatevi sempre le mani che serve per il virus che c'è e per quello che ancora non c'è”.

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