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Posa Pietre d’Inciampo 2020 a Villa Minozzo, Novellara e Reggio Emilia dal 20 al 29 gennaio

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Arrivano a quota settanta le pietre d’inciampo reggiane, i monumenti diffusi pensati per omaggiare quindici vittime del nazismo, partigiani, soldati senza una guida dopo l’armistizio, giovani abitanti usati come schiavi.

Da lunedì 20 a mercoledì 29 gennaio è in programma la posa di undici nuove pietre, curata dall’istituto storico reggiano Istoreco assieme alle amministrazioni comunali di Reggio Emilia, Novellara e Villa Minozzo e ai ragazzi dell’Istituto Antonio Zanelli, del Liceo Ludovico Ariosto, del Liceo Matilde di Canossa, dell’istituto Carlo Cattaneo/Aldo Dall’Aglio e dell’istituto Nelson Mandela di Castelnovo ne’ Monti e dell’istituto Lelio Orsi di Novellara.

Le undici pietre saranno distribuite fra Villa Minozzo, Novellara e Reggio Emilia.

Lunedì 20 gennaio si parte con quattro pietre a Villa Minozzo, nelle frazioni di Carniana e Minozzo; mercoledì 22 gennaio verranno posate altre quattro pietre a Novellara, fra la campagna e il capoluogo. Si chiuderà nel territorio di Reggio con tre pose, divise fra sabato 25 a Coviolo, lunedì 27 e mercoledì 29 gennaio in città.

Le pietre d’inciampo sono piccoli monumenti diffusi in tutta Europa per ricordare le vittime del nazismo nell’ultimo luogo dove hanno vissuto libere. Dal 2015 ad oggi sono state posate nel territorio reggiano cinquantanove pietre, e nel 2020 se ne aggiungeranno altre undici, dedicate a persone che – al momento dell’occupazione nazista – vivevano nei territori di Villa Minozzo, Novellara e Reggio. Per Reggio è la prosecuzione di un discorso avviato sin dal 2015, per Villa Minozzo e Novellara è il primo anno di coinvolgimento.

Questo è il sesto anno in cui Istoreco posa nuove pietre, in una delle principali tappe di avvicinamento al Viaggio della Memoria, che nel 2020 porterà a Berlino e a i campi di Sachsenhausen e di Ravensbruck. L’omaggio è il frutto di mesi di lavoro e di ricerche con le scuole, i famigliari e gli enti, fra cui la Provincia di Reggio Emilia e i Comuni coinvolti. Le dieci biografie, infatti, sono state ricostruite da Istoreco con gli studenti del Viaggio, scegliendo fra classi delle zone di origine delle varie persone.

Le pietre sono piccole opere sono cubi di ottoni piazzate sul fondo stradale con un piccolo rialzo, così da far inciampare i passanti, ideati dall’artista tedesco Gunter Demnig. Chi si chinerà per capire qual era l’ostacolo, si troverà di fronte nomi, date e storie da riscoprire. In oltre vent’anni sono state installate decine di migliaia di pietre in quella che settant’anni fa era l’Europa occupata.

LE DICHIARAZIONI

Per il sindaco di Novellara Elena Carletti, “La pietra d’inciampo è un’ancora nel porto della memoria, un segno permanente e di riflessione. È importante che i nostri studenti vengano in contatto con queste persone e le loro vite, che imparino a leggere i segni della grande Storia nel nostro paesaggio. Gli internati militari erano dopotutto ragazzi poco più grandi di loro, con sogni e speranze. Anche per noi adulti questo è un modo per conoscere meglio le vicende delle famiglie novellaresi, e per le famiglie stesse è un modo per riportare a casa chi a casa non è mai più tornato o chi un futuro non l’ha avuto”.

Interviene anche il sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi: “Si ringrazia Istoreco, che da alcuni anni si adopera nella promozione di questa pregevole iniziativa di carattere internazionale. Le piccole targhe che andremo a collocare sono in realtà grandi simboli a memoria delle persone deportate nei campi di sterminio nazisti. Abbiamo il dovere di non dimenticarci dei prigionieri, ma anche dei soldati e dei civili che persero la vita in quegli anni terribili. Crediamo che le pietre d’inciampo siano un segno importante che ci aiuta a riflettere, a non dimenticare. Mantenendo vivo il ricordo conserveremo alta la guardia affinché tali tragedie non abbiano mai più a ripetersi”.

LA POSA SI DIVIDERÀ CINQUE GIORNATE. ECCO IL CALENDARIO DETTAGLIATO, CON ORA E LUOGO DELLE POSE

Lunedì 20 gennaio 2020 a Villa Minozzo

  • ore 10.00 arrivo alla casa di Domenico Borghi a Carniana, Via San Matteo n. 1, Villa Minozzo posa di una Pietra d’Inciampo
  • ore 10.30 partenza a piedi
  • ore 10.40 arrivo alla casa di Gino Donadelli a Carniana, Via San Matteo n. 36, Villa Minozzo posa di una Pietra d’Inciampo
  • ore 10.55 partenza in auto private
  • ore 11.10 arrivo alla casa di Agostino Pigoni a Rocca di Carniana, Via la rocca n. 23, Carniana Villa Minozzo posa di una Pietra d’Inciampo
  • ore 11.25 partenza in auto private
  • ore 11.30 arrivo alla casa di Guido Tacchini a Minozzo, Via la Rocca n. 20, Villa Minozzo posa di una Pietra d’Inciampo
  • ore 11.45 partenza in auto private
  • ore 12.00 sede Comitato Uso Civico Minozzo: té caldo e gnocco per tutti
  • ore 12.30 fine dell’iniziativa

 

Mercoledì 22 gennaio 2020 a Novellara

  • ore 10.00 arrivo alla casa di Giacomo Baccarani Via San Bernardino n. 122, c/o La Pinta, Novellara posa di una Pietra d’Inciampo
  • ore 10.30 partenza
  • ore 10.45 arrivo alla casa di Vittorio Busana Viazza San Michele n. 18/B, angolo Strada sbarra Novellara posa di una Pietra d’Inciampo
  • ore 11.15 partenza
  • ore 11.30 arrivo alla casa di Guido Ghiacci Viazzola Borgazzo n. 1, Novellara posa di una Pietra d’Inciampo
  • ore 11.45 partenza
  • ore 12.15 arrivo alla casa di Carlo Segrè Piazza Mazzini n. 8, Novellara posa di una Pietra d’Inciampo
  • ore 12.45 fine dell’iniziativa

Sabato 25 gennaio 2020 a Reggio Emilia

  • ore 15.00 arrivo alla casa di Adolfo Rossi Via Oliviero Ruozzi n. 25, Coviolo di Reggio Emilia
  • ore 16.00 fine dell’iniziativa

Lunedì 27 gennaio 2020 a Reggio Emilia

  • ore 12.00 arrivo alla casa di Aroldo Montanari Via Emilia Ospizio n. 52, Reggio Emilia
  • ore 13.00 fine dell’iniziativa

Mercoledì 29 gennaio 2020 a Reggio Emilia

  • ore 11.30 arrivo alla casa di Renzo Bertani Via Bianchi n. 2, Reggio Emilia
  • ore 12.30 fine dell’iniziativa

 

7 COMMENTS

  1. Pur condividendo queste iniziative in ricordo di chi è stato vittima del nazismo, credo che dopo 75 anni dalla fine delle ostilità in Italia, sarebbe corretto rendere onore a tutte le persone innocenti cadute per mano dei Nazisti ma anche per mano dei partigiani Comunisti, di fronte alla morte di una persona innocente non si dovrebbero fare distinzioni. Mio padre, partigiano comunista, era molto restio a parlare delle cose successe in quel periodo, ma a volte mi riusciva di estorcergli qualcosa; mi parlava di prelevamenti notturni di persone che non avevano mai torto un capello a nessuno, persone che definiva “innocenti come l’acqua”, che venivano barbaramente uccise senza alcuna colpa; credo che anche queste persone meriterebbero di essere ricordate. Ma ciò che mi diceva mio padre è confermato dai fatti, solo a Modena i partigiani comunisti arrestati e processati per omicidi e reati vari sono stati circa 600; a tanti di loro l’amnistia Togliatti ha permesso di non essere perseguiti. Tanti di noi conoscono la fine fatta da Don Pessina, Don Terenziani e tanti altri parroci innocenti; ma quanto fatto al ragazzo Rolando Rivi da l’idea di quali atrocità qualcuno si macchiava; uccidere un ragazzo di 14 anni solo perchè seminarista. Tutti parlano, giustamente, dell’uccisione dei F.lli Cervi e nessuno parla dell’uccisione dei F.lli Govoni, ricordo che il Presidente Sandro Pertini andò a confortare i parenti di questa famiglia, ma Sandro Pertini era un Grande, diceva pane al pane e vino al vino. Mi fermo, ci sarebbero troppe cose da scrivere in merito a queste atrocità commesse da entrambi gli schieramenti.

    Franzini Lino

    • Firma - Franzini Lino
    • Francamente fatico a capire questi ragionamenti, del tipo sono d’accordo a commemorare Tizio, MA dovremmo commemorare anche Caio. Di solito, per mia esperienza, ma potrei anche sbagliarmi, questo è il tipico atteggiamento di chi tenta di sminuire il valore di qualcosa senza avere il coraggio di dirlo apertamente. La posa delle pietre di inciampo merita rispetto senza SE e senza MA. Se ci tiene a commemorare le vittime dei crimini compiuti dai partigiani (che poco hanno a che fare con le vittime del nazismo), il Sig. Franzini è liberissimo di organizzare tutte le iniziative che vuole. E io prometto che non farò commenti del tipo “Pur condividendo queste iniziative in ricordo di chi è stato vittima dei partigiani, credo che sarebbe corretto rendere onore anche a tutti i desaparecidos cileni”.

      Andrea

      • Firma - Andrea
    • Franzini i partigiani NON ERANO SOLO COMUNISTI.
      Erano anche socialisti, cattolici, liberali ecc.
      E se sono stati commessi reati e vendette, si ricordi chi per primo ha iniziato a incarcerare, torturare ecc. Chi ha mandato migliaia di persone nei campi di sterminio nazisti.
      Non offenda l’intelligenza di tutti noi cercando di far passare l’idea leghista che tutti i mali siano comunisti,
      Faccia la cortesia almeno quando non parla della diga di essere obiettivo.

      AG

      • Firma - AG
  2. Egr. Sig. AG; cerco sempre di essere obiettivo, se sbaglio lo faccio in buona fede. Ho parlato dei crimini fatti dai Partigiani Comunisti; per essere chiaro quelli che sostenevano l’Unione Sovietica (Camice Rosse), in quanto, in tutta onestà, non sono a conoscenza che i Partigiani Cristiani (Camice Verdi) abbiano commesso simili atrocità. A me non risulta, ma forse sbaglio, se Lei è a conoscenza che anche i Partigiani Cristiani hanno commesso queste atrocità, Le chiedo gentilmente se può fornirmi questi dati, nel qual caso chiedo scusa a tutti per l’errore, viceversa spero lo faccia Lei, visto le accuse che mi muove. Mio Padre, partigiano Comunista, quando mi parlava dei partigiani delle Camice Verdi, mi parlava spesso di Marconi, dicendomi che Marconi correva sempre come un matto per salvare qualcuno e non per ammazzare, a volte arrivava in tempo, a volte no. Le confermo che chi è morto da innocente, ammazzato dai Partigiani Comunisti o Cristiani, andrebbe ricordato, come vengono ricordati quelli uccisi dai nazisti. Per le atrocità fatte dai nazisti spero solo che la storia insegni, ma ho dei forti dubbi, visto tutte le dittature che ci sono e considerato che anche oggi troppe persone vedono gli avversari come nemici.

    Lino Franzini

    • Firma - Lino Franzini
    • Guardi Franzini se veramente fosse obiettivo non ricorrerebbe al benealtrismo solo per meri scopi elettorali, che la vedono schierato a fianco della lega, quella lega che strizza l’occhio ai fascisti che stanno orgogliosamente riproponendosi sul panorama politico italiano, mentre nessuno si ripresenta come comunista schierato a fianco dell’unione sovietica. Che peraltro non esiste più.
      Lei ha imparato bene la lezione dei suo capitone. Avere sempre un nemico da additare alla pancia del popolo bue, sopratutto se questo nemico non esite o non puo rispondere.
      I poteri forti ambientalisti per la diga (quando gli unici poteri forti in italia sono quelli dei costruttori), i COMUNISTI, che non mangiano più i bambini perchè se li vendono a Bibbiano, quattro straccioni su un barcone o un ragazzo dislessico.
      Dica tutto quello che vuole ma non si dica obiettivo.

      AG

      • Firma - AG
  3. Sono giovane e non sapevo che ci fossero stati partigiani Comunisti e partigiani Cristiani, ho sempre sentito parlare solo di partigiani e basta. Mi capita di vedere manifestazioni di partigiani nelle piazze ai monumenti dei caduti, ma vengono sempre rappresentati come degli eroi, di chi ha dato la vita per gli altri; stando a quello che accenna Franzini sembra che non sia proprio così. Credo sarebbe interessante sapere se qualcuno ha commesso dei reati o meno, per rispetto di chi non ne ha commessi ma principalmente nel rispetto di chi ha perduto un famigliare.

    Daniele

    • Firma - Daniele