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A Gatta Villaminozzo e Castelnovo commemorano l’eccidio dell’8 gennaio 1945

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Domenica 12 gennaio si ricordano i partigiani che furono uccisi dai nazisti. Il sindaco di Villa Minozzo: “E’ l’occasione per ribadire i valori di pace, libertà e democrazia pagati a caro prezzo”

Settantacinque anni fa tra Gatta, in comune di Castelnovo ne' Monti, e il borgo che sorge sull’altra sponda del Secchia, San Bartolomeo, in comune di Villa Minozzo, avvenne l’uccisione, da parte dei nazisti, di una decina di partigiani, che verranno ricordati domenica nelle due località.

Il primo atto della celebrazione è la Santa Messa prevista per le ore 9,30.

Dopo la celebrazione della messa a suffragio dei caduti, che appartenevano quasi tutti al distaccamento Pigoni, ventiseiesima brigata Garibaldi, nella chiesa parrocchiale di Gatta e la benedizione, ci sarà il saluto del primo cittadino villaminozzese Elio Ivo Sassi.

“All’alba dell’8 gennaio 1945 - racconta Sassi - alcuni militari tedeschi scesero da Felina e attraversarono il fiume uccidendo a San Bartolomeo le due sentinelle, Sergio Stranieri e Vasco Madini. Quest’ultimo riuscì, prima di morire, a dare l’allarme, cosicché gli altri partigiani, che stavano riposando in una stalla, tentarono la ritirata. Furono però catturati (meno Flavio Zafferri, unico superstite) in direzione di Carniana e condotti all’interno di Villa Marta. Là vennero torturati e poi uccisi Aldo Bagni, Angelo Masini, Arturo Roteglia, Aristide Sberveglieri e Armando Ganapini, mentre erano già stati ammazzati, a Gatta, circa due ore dopo la loro cattura, avvenuta nelle fasi che avevano preceduto l’attacco, Bruno Manlio e Ruggero Silvestri. Carlo Pignedoli e Gino Ganapini, infine, furono condotti a Ciano d’Enza e successivamente fucilati, il 26 gennaio”.

Il programma della rievocazione proseguirà con la commemorazione ufficiale da parte di Thomas Predieri, membro della commissione scuola e cultura di Castelnovo ne' Monti, e il corteo per Villa Marta, con deposizione di fiori al monumento di Gatta e al cippo di San Bartolomeo.

“L’evento - conclude Elio Ivo Sassi - vedrà la presenza, fra gli altri, di una delegazione di Villaggio Stranieri, un quartiere di Reggio Emilia che porta appunto il nome del caduto Sergio Stranieri. Credo che la partecipazione a questa commemorazione sia sostanziale per confermare un impegno importante a difesa della pace, della libertà e della democrazia e per rinnovare il ricordo di coloro che per tali valori hanno dato la vita”.

La manifestazione, che sarà accompagnata dalle note del corpo bandistico di Felina, è organizzata, anche a livello di cerimoniale, dalle Amministrazioni comunali di Castelnovo ne' Monti e di Villa Minozzo ed è patrocinata dall’Unione dei Comuni, con la collaborazione delle associazioni partigiane Alpi-Apc ed Anpi e dell’istituto Istoreco.

 

 

 

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