Riceviamo e pubblichiamo
---
Alcuni giorni prima di Natale mio figlio è stato ricoverato, dopo l’accesso al pronto soccorso, per un intervento chirurgico urgente.
Il tempo di attesa in pronto soccorso è stato nullo (cosa che non dipende solo dagli operatori, ovviamente, ma che può essere influenzato dalla loro efficienza), la disponibilità e cordialità verso mio figlio mi hanno subito rassicurata.
In tempi record abbiamo avuto il consulto del pediatra e del chirurgo che hanno deliberato il ricovero, che si è protratto fino al 26 dicembre.
La struttura è molto accogliente, il reparto è nuovo, le stanze sono spaziose e confortevoli, con una tv per ogni letto e una brandina per i genitori che prestano assistenza notturna.
Ma questo è nulla, in confronto alla disponibilità e competenza di medici e infermieri. Ogni procedura è stata gestita con assoluto rispetto verso il bambino, attenzione e cure mediche di alto livello, efficienza, dedizione e comprensione.
La notte di Natale, il corridoio del reparto è stato allestito in modo che il mattino seguente anche i ricoverati potessero respirare l’atmosfera natalizia, e anche questo è stato per noi molto importante, alla stregua delle cure ricevute.
In queste piccole realtà, accanto all’efficacia medica convive il rapporto umano, che rappresenta un aspetto fondamentale nel processo di guarigione.
A chi ci ha chiesto come mai abbiamo deciso di rivolgerci al S. Anna anziché andare a Reggio, rispondo qui che, come genitore, prenderei altre mille volte questa stessa decisione, perché ho trovato competenza professionale, modernità strutturale e strumentale, calore umano e assolutamente nulla da invidiare ad altre realtà sanitarie.
Per tutte queste ragioni, ringrazio sentitamente tutto il personale ospedaliero che ci ha accolto durante il ricovero, per aver agito il proprio ruolo andando ben oltre il puro mansionario, e in alcuni casi anche oltre giorni ed orari di lavoro.
Mamma di Federico
Ringraziamo la mamma di Federico per questa vivida testimonianza che restituisce giustizia all’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti, ingiustamente attaccato proprio da chi in primis doveva difenderlo: direzione sanitaria, Ausl, politici e Regione.
Per far passare la chiusura del punto nascita lo hanno discreditato agli occhi della opinione pubblica definendolo non sicuro per le mamme e per i bambini, facendo immaginare chissà quale arretratezza di strutture, dotazioni tecniche e personale sanitario.
Invece è fatto di reparti nuovi, sale chirurgiche e sala parto nuovissime, personale competente e appartenente alla stessa, unica Ausl della provincia, con medesimo primario.
Tutto questo per giustificare la scelta aberrante di lasciare tutta la montagna emiliana senza punti nascita e tenere aperto invece quelli in pianura sotto i 500 parti: Scandiano, Cento e Mirandola, rispettati per i loro bacini elettorali.
Proprio un bel passo avanti!
Auguri Federico, grazie mamma e grazie a tutto il personale ospedaliero del Sant’Anna.
Nadia Vassallo
Capogruppo Consigliare Castelnovo ne’ Cuori
Portavoce Comitato Salviamo le Cicogne
Nadia Vassallo
Grazie, grazie di cuore.Ogni giorno cerchiamo di fare del nostro meglio per prestare non solo cure ma anche attenzione, informazione e magari qualche sorriso.Auguri di pronta guarigione al piccolo Federico
Una dipendente
Grazie per la testimonianza, stiamo lavorando da tempo per sostenere il nostro ospedale. E giusto cominciare a valorizzare le cose belle che avvengono all’interno. Lungodegenza, urologia, cardiologia, chirurgia, pediatria, ortopedia, pronto soccorso. Grazie agli operatori che ogni giorno lavorano con professionalità. Ospedale che non è destinato alla chiusura (come qualcuno andava dicendo da tempo) ma invece si investe in strutture e personale.
Enrico bini
Come presidente dell’Associazione Casina dei Bimbi Onlus, sono felice che genitori abbiano trovato confortevole la pediatria arredata e allestita dall’Associazione, un ambiente accogliente soprattutto sotto le festività insieme alla competenza dei professionisti fanno la differenza.
Voglio ringraziare la vice presidente Francesca Fabbiani per coordinare tutte le emergenze, preparazioni ai prelievi del sangue, intervento chirurgici e le normali attività di routine ludiche e allestimenti degli ospedali della nostra provincia, Reggio Emilia, Castelnuovo ne’ Monti e Guastalla.
Gestire volontari, tirocinanti universitari, civilisti in base alle necessità dei diversi reparti, fornire i reparti di quantitativi di giochi caramelle attestati di merito, ma soprattutto gestire in h24 le emergenze è un ruolo che necessita professionalità e volontariato a ore impensabili.
Ringrazio la mamma di Federico per aver mandato la sua bella testimonianza.
Claudia Nasi
Claudia Nasi
È bello ricevere elogi di questo tipo, soprattutto fanno bene a chi ci mette anima e corpo. Grazie di vero cuore… Tantissimi auguri piccolo Federico!
Elena
Da una parte le parole del Sindaco, il quale assicura in questo suo commento che l’Ospedale montano “non è destinato alla chiusura, come qualcuno andava dicendo …..”, e dall’altra chi, a torto o a ragione, la pensa invece diversamente, e ritiene che il Sant’Anna sia andato via via “perdendo pezzi”, fino a poter, o dover, legittimamente temere per il suo futuro.
Solo il tempo ci dirà chi al riguardo la vede nel modo giusto, ma c’è intanto un dato abbastanza “neutrale” che può meritare una considerazione, ed è il fatto che ai “tempi d’oro” dell’Ospedale, ossia quelli che lo fecero classificare come uno dei tre poli ospedalieri della Provincia, insieme a Reggio e Guastalla, nessuno, che io ricordi, nutriva timori per la sua sorte a venire.
Se nel frattempo sono nate preoccupazioni per destino e prospettive dello storico Nosocomio montano, qualche motivo deve pur esservi, né può negarsi che da allora qualcosa sia cambiato, e credo pertanto che le Istituzioni preposte dovrebbero innanzitutto spiegarsi, e altresì spiegare, il perché di tale “variazione” (in caso contrario dubbi e timori mi paiono destinati a restare).
P.B. 03.01.2020
P.B.