La Federazione motociclistica Italiana condanna gravemente il folle gesto della sparatoria avvenuta a Felina durante una gara enduro. E' quanto scrive la Gazzetta di Reggio in merito alla svolta delle indagini sul fatto vergognoso avvenuto all'inizio di novembre. «Un gesto criminale nei confronti di appassionati che stanno svolgendo uno sport riconosciuto dal Coni - dichiara il presidente della Fmi Giovanni Copioli -. Esprimo la piena solidarietà ai piloti. Attraverso il comitato regionale e il Moto club, valuteremo le opportune azioni legali».
precedente articolo
Svolta nelle indagini sulla vicenda accaduta il 3 novembre scorso a Felina, quando alcuni motociclisti sono stati colpiti da alcune pallottole provenienti da un arma ad aria compressa durante una prova enduro.
Da quanto scrivono i giornali ci sarebbe un indagato con l’accusa di “lesioni personali ed esplosioni pericolose”. L’indagine, condotta dal sostituto procuratore Giulia Stignani, non è ancora conclusa e si aspettiamo ulteriori novità.
“Secondo alcuni testimoni - scrive la Gazzetta - chi ha sparato si trovava alla sinistra della carovana di passaggio. In un tratto in cui ci sono almeno una decina di abitazioni private”. Gli spari potrebbero essere partiti da qui.
Trovare chi si comporta in questa scellerata maniera è giusto e doveroso. Tuttavia proporrei alla federazione di obbligare i motocrossisti a registrare i percorsi che fanno più spesso nei boschi i obbligandoli ad andare a rimediare con zappa e badile ai buchi provocati dai loro passaggi, soprattutto quando il terreno è bagnato. Prevenire è meglio che curare. Le ferite al territorio inferte da questi signori con strade nei boschi divenute impercorribili da mezzi gommati è grave. Un po’ di buonsenso non guasterebbe.
Prospero Marazzi