ll Vescovo Massimo in mezzo a noi, viaggio dentro di noi
Sapeva già di Natale e di presepe, l’aria gelata di Casina che ha accolto il Vescovo Massimo all’inizio della visita pastorale. Degno rappresentante di quel Dio che ci ha visitato facendosi uomo come noi, “don” Massimo ci ha sorpreso per l’immediatezza dei semplici del Vangelo, come semplice e immediata è la scena di Betlemme: una mamma, un papà e un bambino, primissima chiesa, primissima scena di vita che accoglie ognuno di noi quando entra nel mondo.
Mentre fuori infuriava la tormenta di neve, all’interno della Casa protetta Villa Maria si respirava il calore del Vescovo verso gli ospiti, coi suoi sorrisi, le strette di mano, l’ascolto e lo sguardo attento; e anziché lana e latte, il nostro Pastore ha portato ad ognuno una corona del Rosario, affinché nella preghiera gli anziani continuassero a sperimentare la tenerezza della nostra Madre del cielo.
Poi la S. Messa nell’antica Pieve di Paullo, “capanna-rifugio”, riparo dalla tormenta di vento che si era alzata sul colle. L’omelia di don Massimo ha preso spunto dalla festa di Santa Lucia per evidenziare la bellezza della Luce portata da Cristo, la Luce meravigliosa della Fede che illumina e riscalda, come già oltre mille anni fa, nella medesima pieve, illuminava i nostri antenati… una Luce di cui tutti abbiamo tanto bisogno, per vincere la paura generata dalla mancanza di punti di riferimento certi e stabili.
E di seguito, una veloce visita all’oratorio di Santa Lucia, opera di tanti generosi volontari di Cortogno e la sorpresa a Primo Rinaldi del Faieto, storico ministro della S. Comunione, commosso e anche un po’ confuso per l’inattesa presenza del Vescovo in casa sua.
E ancora, di Avvento e di attesa incantata sapeva la visita di sua Eccellenza alla Scuola materna, con le zelanti maestre che hanno spiegato il percorso dei bimbi con il calendario dell’Avvento: man mano che passano i giorni, i loro buoni propositi tramutano il blu del cielo notturno in uno splendore di stelle.
Poi la visita all’Albergo Sara, altre strette di mano e altri incroci di sguardi pieni di affetto, rappresentazione fisica del Comandamento di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”. E infine l’assemblea nel salone, in cui abbiamo presentato le nostre risorse e anche i nostri problemi e limiti, come si fa in tante case alla sera, quando il papà torna dal lavoro e i figli gli raccontano come è andata la giornata. Le risposte di don Massimo, i suoi consigli hanno rivelato una grande passione per la vita delle comunità e per la salvezza di ogni persona, come ha ben chiarito incontrando i ragazzi della Scuola calcio del Real Casina: ”A me, più che il calcio interessano i calciatori, il loro percorso di vita, la necessità che incontrino Cristo… Una passione che passa attraverso una rinnovata comprensione della liturgia, come potremo capire grazie al dono della nuova lettera pastorale del Vescovo, da lui presentata nell’incontro coi coristi. La liturgia da vivere come momento di incontro tra l’uomo e Dio, tra la vita di ogni giorno e il Sacrificio che la assume e la salva.
La sapienza del nostro pastore, gli incontri mai banali, le parole ben meditate sono state una visita dentro di noi, un ritorno alle radici del nostro essere cristiani, un invito a riconsiderare e a rimettere al centro la fede e il nostro rapporto vitale con Dio.
Grazie don Massimo, per la sua paternità autorevole e rassicurante, per la testimonianza di una fede incarnata e della speranza che infonde la Presenza di Gesù nella nostra vita!
(Tatiana Iemmi Unità Pastorale B.V. Del Carrobbio Casina)
La fotogallery della Celebrazione Eucaristica di domenica 15 dicembre