La vera arte non ha bisogno di essere ostentata. E nell’umiltà di Antonio Pigozzi, maestro presepista di fama internazionale, emerge con chiarezza il valore della sua figura e la grandezza delle sue opere. E’ stato un vero successo, l’altro giorno, a Gazzano, il paese dei presepi, l’inaugurazione natalizia della mostra permanente dell’artista, ospitata da trent’anni nell’area parrocchiale del borgo villaminozzese.
Gente proveniente anche da lontano, fra cui diverse famiglie, tanti giovani e bambini e un gruppo di escursionisti, è salita nell’alto Appennino reggiano per ammirare le nuove scene proposte da Pigozzi, tra le quali quella intitolata La Sintesi, che è pure presente nel film Il primo Natale, uscito nei giorni scorsi, diretto e interpretato dai famosissimi Salvatore Ficarra e Valentino Picone, oltre alle rappresentazioni del passato, completamente restaurate. Erano presenti anche numerose autorità, fra cui il primo cittadino di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi, il consigliere regionale Gabriele Delmonte, il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, il presidente del parco nazionale, Fausto Giovanelli, e altri rappresentanti pubblici locali e dei Comuni di Toano e Frassinoro, nel modenese.
Durante la celebrazione religiosa che, nella chiesa di San Marco, ha preceduto il taglio del nastro, il parroco, don Giuseppe Gobetti, ha sottolineato come la visita agli splendidi presepi di Gazzano possa essere vissuta sia da un punto di vista artistico, con la mente, che sotto il profilo spirituale, col cuore. Con la possibilità di una sintesi perfetta tra la ragione e la fede.
“L’artista gazzanese - ha poi rilevato il sindaco Sassi - trasmette con le sue opere, in diverse parti del mondo, un messaggio di pace. Aiuta ad immergersi nell’autentico spirito del Natale, nei valori semplici ma fondamentali dell’umanità, per il bene comune”.
Antonio Pigozzi ha invece spiegato: “Il presepe La Sintesi è stato così intitolato perché in quest’opera ho inteso racchiudere il mio lungo percorso di presepista. In occasione del trentennale della mostra permanente, io e i miei collaboratori abbiamo operato, dallo scorso aprile, un notevole lavoro di rinnovamento, con la realizzazione di nuove scene e la ristrutturazione delle più datate. Abbiamo inoltre cercato di rendere l’ambiente più accogliente”.
A corollario dell’iniziativa si segnalano anche, durante la giornata, l’apertura da parte di Poste italiane di un servizio filatelico temporaneo con annullo speciale, l’esposizione di altri presepi, di natura popolare, nell’oratorio seicentesco dedicato a Sant’Antonio da Padova (il cui ricavato contribuirà al restauro dello stesso), il mercatino con prodotti del territorio e una mostra fotografica.
La manifestazione si è conclusa con il caratteristico ballo dei Gobbi, che sono entrati in scena assieme a Babbo Natale. Si tratta di una rappresentazione molto divertente in cui il litigio fra i protagonisti, travestiti e mascherati, finisce, come vuole la tradizione, a “bastonate”.
Fino a sabato prossimo l’esposizione presepistica sarà aperta su appuntamento, mentre da domenica, fino al 6 gennaio, giorno dell’Epifania, sarà aperta tutti i pomeriggi, dalle 14,30 alle 18,30.