Questo il programma della visita di monsignor Camisasca alle sette parrocchie unite nel nome della Beata Vergine del
Carrobbio: Casina, Paullo, Leguigno, Cortogno, Migliara, Pianzo e Giandeto
Venerdì 13 dicembre - Il vescovo Massimo inizia la visita pastorale dalla casa protetta parrocchiale “Villa Maria” alle ore 17. Dalle 17.30 è a Cortogno per una preghiera a santa Lucia presso l’oratorio dedicato alla santa. Alle 18 monsignor Camisasca presiede l’Eucarestia nella chiesa di Paullo. Dalle 19.15 il Vescovo torna a Casina per incontrare gli anziani ospiti di “Albergo Sara”, cenare in canonica e incontrare la comunità dell’unità pastorale per l’assemblea delle ore 20.45.
Sabato 14 dicembre - Monsignor Camisasca trascorre l’intero pomeriggio a Casina. Alle ore 15, nel salone parrocchiale incontra i bimbi e i ragazzi del catechismo; alle 15.45, sempre nel salone, incontra i giovani delle superiori e alle 16.30 gli operatori della Caritas. Alle 17.30 il Vescovo porta un saluto ad atleti, dirigenti e genitori della società sportiva Real Casina riuniti in palestra per la festa di Natale. Alle 18, presso la palestra, il Vescovo incontra alcune famiglie.
Domenica 15 dicembre - Dalle ore 9 il Vescovo presiede due incontri presso il salone parrocchiale di Casina. Dapprima incontra gli animatori della liturgia e poi catechisti, educatori e animatori. Alle 11.15 monsignor Camisasca presiede la santa Messa dell’unità pastorale nella chiesa di Casina e alle 13 partecipa al pranzo comunitario nel salone parrocchiale di Leguigno.
«Bella Signora» del Carrobbio
La devozione alla Beata Vergine del Carrobbio, che dà ora il nome all’unità pastorale numero 52 di Casina e dintorni, risale al 1741. L’oratorio è raggiungibile da Casina salendo verso il castello di Sarzano e proseguendo in direzione nord.
Secondo le cronache del tempo, raccolte nel volume “L’oratorio del Carrobbio” (di A. Montruccoli, Bizzocchi Editore, 1979) nel 1741 Domenica Corbelli, una ragazzina di 16 anni, raccontò di aver avuto una visione. Al tramonto, prima di rientrare a casa con il gregge, si era raccolta in preghiera sui ruderi di una vecchia maestà in località Carrobbio di Casina.
Durante la preghiera la giovane racconta di aver visto “una bella signora”. La pastorella rimase esterrefatta, ma non rivelò a nessuno di quella apparizione. Da quel giorno ritornò spesso a pregare in quel luogo e altre volte una “bella signora” le apparve. Quelle preghiere serali comportavano ritardi dei quali i genitori chiesero spiegazioni. In un primo tempo i genitori non credettero a Domenica, poi vedendo la costanza con cui la giovane si recava a pregare al Carrobbio (unita al fatto che le pecore fossero ben nutrite nonostante pascolassero ogni giorno nello stesso posto) si decisero a seguirla per assistere alle apparizioni insieme al parroco di Sarzano e alle autorità locali. Tutti ebbero l’impressione che la giovane vedesse qualcuno e così suggerirono a Domenica di chiedere alla “bella signora” cosa desiderasse.
La risposta venne all’apparizione successiva: “la bella signora” chiedeva che in quel luogo fosse edificato un oratorio. L’edificio fu costruito nel 1742, affidato alla cura pastorale del parroco di Sarzano. Negli anni la devozione alla Beata Vergine del Carrobbio non è mai venuta meno. Nel 1781 accanto all’oratorio fu costruita una scuola che accolse i bambini di Sarzano fino alla fine del XIX secolo.
Ogni domenica all’oratorio del Carrobbio si celebra l’Eucaristia alle ore 8.45 e l’edificio è meta di pellegrinaggi ogni tredici del mese con sei parrocchie dell’unità pastorale che si alternano ad animare le liturgie da maggio a ottobre in una bella gara di devozione mariana.
(La Libertà, edizione 11/12/'19)