Yuri Torri, il consigliere regionale di Sinistra italiana eletto nel novembre del 2014, fa non si ricandida alle regionali. Anzi, lascia anche Sinistra italiana con cui era stato eletto. "È una decisione non semplice ha commentato -, che avevo meditato da tempo. A questo punto è il caso di renderla ufficiale. Non mi iscrivo a Sinistra italiana e logicamente non sarò candidato alle prossime regionali. Sono stati 5 anni duri ma molto importanti in cui ho cercato di fare del mio meglio". Su Radio Città del Capo ha commentato argomentando la decisione".
Yuri Torri non aveva partecipato, per altro, alla iniziativa di presentazione della lista Emilia-Romagna Coraggiosa, ma aveva già comunicato all’assemblea regionale di Si l'intento di fari da parte.
“Non intendo iscrivermi nuovamente al partito e di conseguenza non mi candiderò alle prossime elezioni regionali”, aveva spiegato Torri ai presenti.
“Il motivo principale che mi porta a prendere la decisione - ha scritto in una missiva indirizzata ai compagni di partito di Reggio – è la scarsa volontà di discutere che ha caratterizzato Sinistra Italiana dalla propria nascita, a livello nazionale come provinciale. Il congresso si è aperto con una frattura e anche sui territori sono stati più i compagni che progressivamente hanno abbandonato le assemblee che non il contrario. Le assemblee, quando si tengono, sono sempre meno partecipate. Ci sono intere province dove non abbiamo rappresentanza”.
“Non ci si può lamentare degli scadenti risultati elettorali. È difficile rappresentare al meglio un territorio se le iniziative partono da ristretti gruppi dirigenti prima che da un’ampia visione politica”. Secondo Torri "il problema principale è la mancanza di discussione, non c'è la volontà di condividere molto. Ho fatto presente diverse volte questo tema, alla fine ho fatto la mia scelta".
Un'analisi, la sua, che fa riferimento anche al contesto nazionale: "C'è molta confusione, poca chiarezza e poca condivisione, nel giro di un giorno o poco più ci siamo trovati dall'opposizione al Governo senza che la base ne potesse ragionare. Così come c'è un chiaro problema di rappresentanza dei territori e delle loro esigenze, anche questi erano temi che avevo già ribadito da tempo".
"A quel punto - ha aggiunto - non mi sentivo più a mio agio in questo contesto, ho deciso di restituire la tessera e di conseguenza, anche per una questione mia di serietà e di coerenza, di non ripresentarmi alle elezioni regionali".
La coerenza ed il rispetto dei propri concittadini è cosa lodevole ed ammirevole da qualunque parte politica venga. Che la Sinistra sia diventata sempre più lontana dalle vere esigenze della popolazione è cosa risaputa ed evidente a tutti e la migliore testimonianza è quella di questo loro rappresentante che vede evidentemente traditi gli ideali per cui si era proposto ed era stato votato dai cittadini. Anche se non conosco direttamente la persona, comunque “Chapeau” per la decisione presa. Un mio carissimo collega più vecchio di me mi diceva “E’ meglio sbagliare con la propria testa che prenderci con quella di altri”. Cordiali saluti e Buon futuro!!
Dott.Cavana
Pur non essendo affine alla livrea politica del giovane Torri, va ammesso che si conferma davvero un “cavallo di razza”, a differenza di molti quadrupedi, suoi compaesani/e o non, che si credono Ribot. Poche parole, ma chiare semplici e sincere. Sicuramente, se lo vorrà, avrà di certo successo nella vita politica. Buon lavoro.
MA
Credo che Torri abbia fatto una scelta coerente e corretta con i suoi valori; valori di una sinistra che ho conosciuto in giovane età, valori mirati a sostenere i lavoratori, quei lavoratori come mio padre, morto con falce e martello al polso, ed era orgoglioso di quel simbolo, e aveva tutto il mio rispetto; ma da anni cosa fa la sinistra?, pensa al potere o ai lavoratori. Credo sia evidente che da anni la sinistra pensa a mettere al vertice di tutte le Aziende pubbliche o private dei suoi rappresentanti e non ad aiutare chi tribola ad arrivare a fine mese. Pertanto se un giorno incontrerò il Signore Torri, se accetterà, sarò lieto di stringergli la mano.
Franzini Lino
Un ringraziamento a Yuri per la disponibilità profusa per tutte le battaglie condotte a favore del territorio, anche quando c’era da mettersi contro al proprio settore politico. Mi congratulo con lui per la serietà di sempre ed il coraggio nel prendere questa decisione; il coraggio di essere coerenti coi propri principi, oggigiorno è merce rara. Complimenti Yuri, ti auguro tutta la fortuna e tutte le soddisfazioni che meriti. Buona vita.
Antonio D.Manini