Secondo la Corte di Cassazione cui si erano rivolti i suoi legali Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano non doveva essere arrestato. Il provvedimento era scattato alla fine del giugno scorso a seguito dell'inchiesta della magistratura "Angeli e demoni".
Mentre si resta in attesa delle motivazioni risulta quindi per la Cassazione romana che sia necessaria la revoca della misura restrittiva (obbligo di dimora ad Albinea, dove vive, a seguito della decisione del tribunale del riesame del 20 settembre scorso) per il sindaco (che si è autosospeso dal Pd, ma non si è mai dimesso dalla carica di sindaco da cui, invece, è stato sospeso dalla Prefettura), non sussistendone le condizioni. Carletti, che risulta tuttora indagato, può così tornare a muoversi liberamente come un normale cittadino.
Tra i tanti messaggi quello dell'onorevole Pierluigi Castagnetti: "La Cassazione ha stabilito che non vi sono mai state le condizioni per l’arresto del Sindaco di Bibbiano. Non aggiungo commenti".
La vicenda del primo cittadino bibbianese e del sistema degli affidi era giocoforza entrata nel dibattito politico nazionale, così come dimostrato anche dalle recenti dichiarazioni salviniane a Castelnvo Monti che, per altro, si erano espressi pro diga di Vetto. Andrea Carletti, invece, era il rappresentante istituzionale delegato a seguire il tema dell'invaso.
AGGIORNAMENTO
Il Prefetto di Reggio Emilia Maria Forte ha dichiarato stamane a Telereggio che Carletti può tornare a fare il sindaco di Bibbiano senza alcun bisogno di atti formali. In realtà avrebbe potuto farlo già dal 20 settembre quando il Riesame gli aveva revocato i domiciliari, ma poichè contestualmente lo stesso Riesame aveva imposto l'obbligo di dimora nella abitazione di Albinea non esistevano le condizioni per esercitare il ruolo. Ora anche questo ostacolo è superato e potrà riprendere il lavoro di primo cittadino.
Adesso chi lo dice alla candidata della Lega in Emilia che deve cambiarsi la maglietta ?! Chi ha sbagliato paghi ma si dovrebbero evitare attacchi meramente politici.
Alex
La maglietta diceva “parlateci di Bibbiano”, non “parlateci di Carletti”. A parte il fatto che è una notizia che riguarda la pianura e mi pare quantomeno strano venga pubblicata su un sito della montagna.
MA
RISPONDE LA REDAZIONE: come vede nel link dell’articolo avevamo dato – considerato il rilievo della notizia e gli impegni del sindaco anche per l’Appennino – la notizia dell’arresto e, parimenti, diamo la notizia della revoca della misura restrittiva. Nulla di strano.
Carletti è un galantuomo, lo era prima di questa vicenda e lo rimarrà sempre perchè questa è la stoffa. Il quantitativo di pornografia politica e mediatica che ha accompagnato questa vicenda cosi delicata si commenta da sola!!
Paolo Ruffini
Attenzione a non fare confusione: io spero sia estraneo a tutto, la Corte di Cassazione ha revocato la misura cautelare ritenendo che non ci siano i presupposti pero’ resta comunque indagato. Saluti
Andrea.S.