Nella serata di lunedì 25 novembre la squadra di polizia giudiziaria della questura di Reggio Emilia, assieme con l’Agenzia dogane e monopoli per l’Emilia-Romagna hanno effettuato mirati controlli negli esercizi commerciali di Castelnovo ne' Monti.
In particolare sono stati 4 gli obiettivi controllati: tre sono risultati in regola con la normativa statale e comunale in materia di esercizi pubblici, uno, invece, è stato destinatario di pesanti sanzioni.
Il bar in questione è il Wang Jiao Cafè sito in piazza Peretti n. 7. La polizia ha irrogato una sanzione di 400 euro al titolare del bar per violazione dell’art 6, comma 2 quater del D.L. 117/2007 modificato dall’art. 54 della L. 120 del 2010, in quanto proseguiva l’attività oltre le ore 24 omettendo di assicurare presso almeno un’uscita del locale a disposizione dei clienti che desiderino verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcool, un apparecchio di rilevazione del tasso alcoolemico di tipo precursore chimico o elettronico o dispositivi usa e getta.
Ma i guai per il titolare non sono finiti qui: i funzionari dell’Agenzia dogane e monopoli dell l’Emilia-Romagna hanno multato il titolare per non aver affisso all’ingresso e all’interno dell’esercizio commerciale, la locandina che informa la clientela sui rischi connessi al gioco d’azzardo e sui servizi di cura e riabilitazione. Durante il controllo, i funzionari hanno accertato anche che il gestore non ha assolto al pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti riguardo ad un calcio balilla.
Il gestore del locale rischia ora una sanzione amministrativa di cinquantamila euro per non aver osservato gli obblighi, imposti dal decreto Balduzzi a partire dal 1° gennaio 2013, di affissione, nelle sale da gioco e nei luoghi in cui si gioca, delle locandine predisposte dalle aziende sanitarie locali con la dicitura “Se il gioco diventa un problema, puoi chiedere aiuto”.
Viviamo davvero in uno strano Paese ! Non fraintendetemi : le Leggi (e lo scrivo in maiuscolo per una forma di doveroso rispetto) vanno rispettate e i trasgressori puniti a norma di Legge . Ma mi chiedo quando mai finiremo di essere ipocriti e cominceremo a dare la giusta misura alle cose . Qualcuno mi spieghi quale sia l’utilità di un cartello del tipo ” se il gioco diventa un problema , puoi chiedere aiuto”per un soggetto malato, più o meno consapevolmente, di ludopatia (e ve lo dice un medico ) e che vi sia di giusto, o meglio equo, in una sanzione pesantissima per tale omissione. Se volete combattere in maniera giusta il gioco d’azzardo o si educano i cittadini fin da bambini , o si tolgono le orrende macchinette dagli esercizi pubblici, tanto più che esse sono fonte di una stratosferica evasione fiscale e quindi di guadagno oltre i limiti sulla pelle di soggetti deboli ed ammalati , cui un cartello esposto fa l’effetto della goccia nell’oceano
Marco V
Non si può che condividere quanto espresso dal dottor Marco V. Nel caso specifico forse non si può parlare di gioco illegale altrimenti l’esercizio deve essere chiuso, Per quel che riguarda l’ipocrisia, questo Stato che punisce severamente e giustamente per un avviso non esposto, nulla fa per scoraggiare il gioco (inutili le misure prese finora)per il semplice motivo che il gioco d’azzardo porta direttamente nelle Sue casse più di 10 miliardi all’anno ai quali vanno aggiunti le tasse pagate dai gestori, dai dipendenti delle sale ecc.Si pensi che solo a Castelnuovo le giocate annue procapite sono di oltre 1.400 euro quindi più di 14 milioni peraltro in continuo aumento.
F.Boschini
consulente sportello sovraindebitamento Centro Sociale Papa Giovanni XXIII
F.Boschini consulente sportello sovraindebitamento Centro Sociale Papa Giovanni XXIII