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Ugo Viappiani: incisore e calligrafo sotto la Pietra

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Come nasce una passione? Ce lo racconta Ugo Viappiani, nato a Castelnovo Monti, in un'altra vita storico stampatore tipografo nel capoluogo montano.
Non è perciò un caso se la Pietra di Bismantova, dalle sua parole, traspaia come perno tanto della sua esistenza quanto nutrimento essenziale per le sue arti. E passioni.

La prima: la calligrafia, ovvero l'arte della bella scrittura. Qualche anno fa, infatti, Ugo rimase folgorato sulla via delle lettere gotiche. Per poi scoprirsi, attraverso un percorso che ci racconterà lui stesso, dotato per la corsiva inglese. Due suggerimenti per diventare un buon calligrafo? "Imparare le regole che stanno sotto ogni tipo di scrittura, per poi dimenticarle". Esercitarsi ore e ore ogni giorno, per trovare la propria irripetibile interpretazione di una scrittura storica.
Quando constatiamo che l'amore per la calligrafia sta diventando un piccolo fenomeno di costume, il maestro risponde, che in effetti questa situazione "mi fa sentire meno solo".

La seconda passione si chiama incisione su acquaforte.
Quasi si commuove quando ci racconta le tecniche antiche di lavorazione della carta. Quando decanta la matericità di questa forma d'arte, il disegno, il piacere della sorpresa. Infatti, il graffio a rovescio con cui incidere la lastra rende l'opera finale una perenne sorpresa. Il soggetto principale resta sempre uno, pure se poliedrico: l'Appennino, "perché inesauribile" fonte d'ispirazione e di scorci.

Con la sua sensibilità, Ugo riesce a porsi in ascolto del senso che pulsa dietro ciò che semplicemente si vede. E a noi viene in mente Leopardi quando scriveva che poeta "è colui che coglie i legami segreti delle cose".

La sua video intervista è reperibile a questo link:

 

5 COMMENTS

  1. Ugo!
    Vero Maestro, un onore anche solo incontrarlo e salutarlo. Bisognerebbe assegnargli una cattedra in ogni scuola della nostra montagna e farlo parlare ai giovani, ma insegna anche senza dire una parola.

    Remo Belletti

    • Firma - Remo Belletti
  2. Di te, grande Maestro, non si conosce mai abbastanza. Ogni colloquio con te è una scoperta. Hai il sacro fuoco dell’arte nelle vene. Il tuo cervello è sempre rivolto al bello; lo vedi e poi lo riporti nei tuoi capolavori manuali. Mi ha stupita vederti su YouTube e anch’io mi sono commossa, come tu ti commuovi quando parli di arte. Complimenti Maestro. Viva il bello, viva l’arte.

    Luisa Valdesalici

    • Firma - Luisa Valdesalici