“Da una parte si è trattato del gesto sconsiderato di un folle, dall'altra, tuttavia, non possiamo negare una responsabilità, seppur residuale, anche della politica”. Così il consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte, commenta gli spari, di un'arma ad aria compressa, che hanno colpito quattro concorrenti della Gara di enduro motociclistico organizzata da Moto Racing e patrocinata dalla Federazione motociclistica italiana (Fmi) che si è svolta ieri, domenica 3 novembre, con partenza da Castelnovo Monti e arrivo a Felina.
“Fortunatamente è andata “relativamente bene”, poiché si è rischiata la tragedia: se i 4 motociclisti fossero stati colpiti in parti più sensibili del corpo, come il collo, sicuramente il bollettino medico odierno sarebbe stato ben più grave. Pertanto mi auguro che l'autore di questo gesto folle venga assicurato alla Giustizia quanto prima, e non ho dubbi in merito considerando l'alta professionalità dei militari del Comando dei Carabinieri di Castelnovo Monti” sottolinea il consigliere leghista.
“Messa da parte l'apprensione per una vicenda che poteva comportare ben più gravi conseguenze, ora è il caso che su questa storia la politica faccia una seria riflessione a livello normativo: occorre infatti fare chiarezza in merito alle competizioni motociclistiche che si svolgono attraverso i boschi, con una normativa chiare e puntuale e non contrastante, come invece oggi accade, fra il livello normativo nazionale e quello regionale. Già in passato per questo tipo di competizioni si è rischiata la tragedia (nel corso di una Motocavalcata, in passato qualcuno aveva tirato dei cavi ad altezza collo fra gli alberi situati lungo il percorso di gara ndr) pertanto è venuto il momento – prima che sia troppo tardi – di fissare delle regole in grado di comporre, una volta per tutte, il diritto dei motociclisti a gareggiare, con gli interessi di chi su quei percorso boschivi svolge attività lavorative” conclude Delmonte.
Buongiorno,
Io insieme ad amici e con i nostri bimbi eravamo posizionati alla postazione 5 in mezzo al bosco in piena prova speciale.
Abbiamo così aiutato i nostri amici del Motoracing a far si che la competizione si svolgesse nel migliore dei modi.
Purtroppo il meteo ci ha messo lo zampino,ma contro madre natura non ci si può fare niente.
Arrivati a casa apprendiamo dai nostri amici che erano ancora la della sconcertante storia degli spari contro i motociclisti.
Adesso io le normative non le so,ma sono pronto a scommettere che tutti i permessi,tutte le carte,tutti i documenti per il passaggio delle moto fossero a posto e che le forze dell’ordine fossero al corrente sia della gara sia del percorso delle moto.
A questo punto però non capisco cosa si possa intendere per “colpi di testa”…..
Se io,in un qualsiasi periodo dell’anno giro per boschi,anche non di mia proprietà,e anche con una moto non regolare posso essere bersaglio di un colpo di testa di qualcuno???
Chiedo ehh……
Mario
Mario
Grave il fatto avvenuto a Felina contro chi gareggiava in motocross o comunque qualsiasi altra gara si a piedi che i mezzi motorizzati.Il rumore è nullo,può dar fastidio alla fauna. Quello che devono ricordarsi gli organizzatori è andare a ripristinare le strade con i tagli sulle strade per deviare le acque piovane, altrimenti al primo temporale le acque producono un fosso che provoca danni importanti.
I tagli devono essere ripristinati per deviare le acque nei torrenti limitrofi. Nessuno ne’ agricoltori ne’ altri come voi che fanno gare in fuoristrada.
Conosco alcune strade vecchie comunali da voi frequentate.
giuse22250
Al di là dell’increscioso episodio in questione, del quale si stanno occupando gli organi competenti, in questo articolo emerge un risvolto per così dire “politico” o istituzionale, dal momento che il Consigliere leghista sembra auspicare “una normativa chiara e puntuale e non contrastante, come invece oggi accade, fra il livello normativo nazionale e quello regionale”, il che lascerebbe intendere una qualche “incoerenza” o “incongruenza”, se non antitesi, tra i provvedimenti assunti a livello nazionale, e le regole stabilite dalla Regione (circostanza non ideale od ottimale, se fosse effettivamente così).
Salvo miei errori o fraintendimenti, la normativa nazionale in materia è rappresentata dal Decreto Legislativo n. 34, del 3 aprile 2018, e quella regionale dal Regolamento n. 3 dell’1 agosto 2018, si tratta cioè di misure adottate dalla stessa parte politica, ossia dalla sinistra, e vista la non irrilevanza di aspetti quali il ripristino delle strade eventualmente danneggiate da “percorsi fuoristrada”, cui accenna pure “giuse22250” nel suo commento, sarebbe interessante conoscere anche la tesi al riguardo di detta parte politica (in modo da aiutarci a capire come sia realmente disciplinato il settore).
P.B. 08.11.2019