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Ventasso: nasce un comitato contro il 5G

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Ha destato preoccupazione, a causa dei possibili rischi per la salute, la notizia che il Comune di Ventasso potrebbe essere tra i Comuni scelti per sperimentare il 5G, la banda di telefonia di ultima generazione.

A causa di ciò è nato il comitato “Stop5G Montagna Reggiana” che in una lettera inviata alle istituzioni chiede di confrontarsi affinché venga chiarita la posizione del comune e organizzata al più presto un’assemblea pubblica.

“Finora – lamentano dal comitato – non esistono studi che provino la non pericolosità del 5G. il progetto di tecnologia 5G, nonostante abbia inizialmente ottenuto parere favorevole dall’Istututo superiore di sanità, si sta sempre più chiaramente delineando tutt’altro che innocuo in termini di effetti sulla salute umana, l’ambiente e gli ecosistemi, come evidenziato dagli studi di numerosi scienziati, medici, fisici ed enti di ricerca indipendenti.

Il principio di precauzione dispone - proseguono - che, in assenza di valutazioni scientifiche esaurienti ed univoche del rischio sanitario ed ambientale, deve prevalere in via cautelativa l’astensione dal procedere, in attesa almeno di più chiare normative a tutela della salute pubblica e sicurezza ambientale. In tutta Italia come all’estero, un crescente numero di amministrazioni locali (tra cui numerosi comuni montani) ma anche province e stati (emblematico il caso di Bruxelles) stanno negando il consenso per l’installazione delle antenne nel territorio di loro competenza. Il nostro Appennino rientra nel Mab Unesco, che da statuto “promuove su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente, attraverso la tutela della biodiversità e delle buone pratiche dello sviluppo sostenibile”. Chiediamo - concludono -  quindi che sia resa pubblica al più presto, la posizione definitiva del comune di Ventasso, del Parco Nazionale e dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Reggiano, in merito alla possibile installazione di infrastrutture 5G nel Comune montano”.

12 COMMENTS

  1. BAONE (PADOVA) E’ IL 61° COMUNE D’ITALIA UFFICIALMENTE #STOP5G
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    Il Dott. Francesco Corso, Sindaco di Baone (Padova) ha appena emanato un’ORDINANZA URGENTE PER SOSPENDERE IL 5G sul territorio amministrato. A lui va il ringraziamento dell’Alleanza Italiana Stop 5G che, con l’adesione dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia (ANPCI), sta invitando TUTTI GLI 8.000 (circa) Sindaci italiani ad aderire alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE UNITARIA STOP5G promossa il 5 Novembre a Roma, con la partecipazione di scienza e medicina di fama mondiale,.relatori nel convegno internazionale alla Camera dei Deputati a cui sono stati invitati anche il MINISTRO DELLA SALUTE ON. ROBERTO SPERANZA e IL VICE-MINISTRO SEN. PIERPAOLO SILIERI

    (Mattia Rontevroli)

    Mattia Rontevroli

    • Firma - Mattia Rontevroli
  2. Finora non esistono studi studi che provino la pericolosità del 5G.
    I comitati che promuovono queste tesi antiscientifiche, così come i giornali che le riportano, i quali hanno il ruolo di diffondere informazione, dovrebbero per lo meno citare le proprie fonti quando fanno questo tipo di dichiarazioni.
    Sarebbe così male lasciare alle istituzioni preposte il ruolo di vigilare riguardo cose che nemmeno gli autori della lettera conoscono?

    lorenzo

    • Firma - lorenzo
    • Gli studi esistono eccome… E per fortuna le persone si stanno informando, così come per fortuna i medici, gli scienziati e i ricercatori stanno prendendo posizioni contro questa tecnologia..

      Mattia rontevroli

      • Firma - Mattia rontevroli
    • Probabilmente Isde (medici per l’ambiente) nelle loro conferenze, denunciando i pericoli di questa tecnologia, parlano tanto per parlare, le sembra logico ? In compenso non ho sentito nessuno che non abbia interessi in campo, schierarsi ed affermare che i campi e le onde elettromagnetiche siano innocui. Ma anche se fosse, basta semplicemente leggere le istruzioni sul manuale del nostro telefonino per comprendere come non sia affatto così. Se dei rischi lo scrivono gli stessi produttori di smartphone, almeno qualche dubbio concreto dovremmo averlo tutti. Mi dica infine se un territorio che si fregia di titoli come il Mab Unesco, in buona parte facente parte di un Parco Nazionale, ha più bisogno di questo, o di iniziare percorsi ispirati da un nuovo pensiero, mirati alla rivalutazione del territorio come qualità di vita e di lavoro, legati alla natura e all’ambiente, che qui, grazie a Dio, sono ancora un valore aggiunto. Per fare questo non è indispensabile il 5G ma per finire di rimbambirci tutti può essere molto utile.

      Antonio D. Manini

      • Firma - Antonio D. Manini
    • Lorenzo, il comitato sta creando una sua pagina Facebook, in cui avrà cura di pubblicare tutti gli studi che lei chiede: se ha intenzione di consultarli, potrà farlo. Nella lettera agli amministratori, che qui per ovvi motivi di spazio non può essere pubblicata integralmente, ne è stato indicato qualcuno. Sul tema dei controlli invidio il suo ottimismo, ma purtroppo capita di imbattersi in notizie come questa, che non fanno ben sperare…
      https://oasisana.com/2019/10/21/manca-la-strumentazione-tecnica-larpa-non-puo-rilevare-linquinamento-del-5g-faremo-tutti-un-salto-nel-buio-notizia-esclusiva-oasi-sana/

      Sara Benassi

      • Firma - Sara Benassi
    • Buongiorno Lorenzo. Ammesso e non concesso che non esistano studi che provino la pericolosità del 5G, certamente non esistono studi che provino con certezza la NON pericolosità del 5G. A mio avviso, l’onere della prova deve sempre essere a carico di chi la tecnologia la introduce, che deve certificarne e garantirne senza ombra di dubbio alcuno la non pericolosità. Altrimenti, come nel caso dell’amianto nell’eternit, o degli insetticidi sistemici, ci si ritrova ad ammetterne la pericolosità quando ormai è troppo tardi, chiudendo la stalla quando i buoi sono scappati (e i proventi sono già nelle tasche di chi di dovere). Preferisco un po’ di progresso in meno ma il massimo della prudenza: la tutela dell’ambiente e della salute umana devono avere sempre e comunque la massima priorità rispetto agli interessi economici.

      Andrea

      • Firma - Andrea
  3. Ma la cosa che più dovrebbe fare riflettere e a cosa serve il 5G ? Nel nostro territorio non ci sono aziende e strutture che necessitano di uno scambio dati così importante, e per le stream tv, Facebook , acquisti su Amazon e per vedere siti porno….. va benissimo anche l attuale sistema di scambio dati. E’ forse giunta l ora di anteporre la nostra salute e la la salute del nostro ecosistema davanti a tutte le scelte, anche se ciò dovrà contemplare la rinuncia a ( e non sempre negativa) qualcosa che invece di proiettarci nel futuro come vogliono farci credere, ci sta portando all’ autodistruzione di massa.Ogni tanto spegnete i vostri tablet e i vostri smartphone e fatevi una camminata in un bosco e se volete dire qualcosa ad un amico andate a trovarlo non mandategli un messaggio su whatsapp.E vedrete che del 5G che forse ci frigge il cervello ne potremmo fare sicuramente a meno.

    Marco Galeazzi

    • Firma - Marco Galeazzi
  4. Bene per la creazione di questo comitato. Con tutti i problemi che ci sono a Ventasso è incredibile che pensino a queste cose. Basterebbe allacciare la fibra alle abitazioni, visto che sono anni che sono stati fatti gli scavi.

    GA

    • Firma - GA
  5. In pratica dopo che avranno installato il 5G, se gli abitanti di Ventasso diventeranno verdi fluorescenti vorrà dire che il 5G può nuocere alla salute ?
    Ad ogni modo l’area potrebbe in seguito diventare una riserva naturale chiusa al pubblico.

    Valerio

    • Firma - Valerio
  6. Il 5G opera su un ampio spettro di frequenze, molte delle quali già in uso (dal Wi-Fi o dal digitale terrestre per esempio).
    Esistono regolamentazioni severe per quanto riguarda le emissioni elettromagnetiche e devono essere rispettate da ogni tecnologia prima di essere messa in commercio, 5G incluso.
    I vantaggi del 5G non si esprimono a pieno nell’utilizzo comune (invio di e-mail, streaming video etc.) ma in applicazioni di IoT, monitoraggio a distanza, assistenza a distanza del malato o dell’anziano, telemedicina, industria 4.0…
    Caratteristica fondamentale del 5G è quella di avere latenza pressoché nulla, il che significa che dall’invio alla ricezione dell’informazione passa un tempo infinitesimo. In un esempio pratico, questo permetterà in futuro a un chirurgo di eseguire operazioni di chirurgia robotica a distanza, ovunque nel mondo esso sia.
    Il 5G è già una realtà in grandi città come Milano o Torino, telefoni abilitati al 5G sono già in commercio… la possibilità di avere accesso a questa tecnologia anche nei nostri territori è un’opportunità di sviluppo e crescita da non sottovalutare.
    Vi inviterei a informarvi sulle potenzialità del 5G e sui vantaggi che può portare alla nostra montagna, consapevole che i gridi di allarme siano sempre quelli a ricevere più attenzioni.
    Alcuni link utili:
    https://www.tuttoandroid.net/tag/5g/
    https://andreagaleazzi.com/test-5g-vodafone-copertura-velocita-faq/
    https://www.vodafone.it/portal/Privati/Vantaggi-Vodafone/Giga-Network-5G

    (GM)

    • Al Sant’Anna, oggi come oggi, devi entrare col rosario in mano e pregare che non ti accoppino. Sempre che tu riesca a trovare uno specialista in grado di capire che cos’hai. Operazioni di chirurgia robotica a distanza? Telemedicina? L’appennino non è Star Trek, a noi basterebbero medici competenti e servizi decenti, come qualche anno fa. Ci tolgono il punto nascite, e ci danno il 5G. Direi che lo scambio non è molto vantaggioso…almeno per noi…forse lo è per i manager di TIM e di Vodafone…

      Anonimo

      • Firma - Anonimo
    • GM ognuno è libero di pensarla come crede, ma nelle dichiarazioni di grandi aziende che si autocontrollano e si autopromuovono, cosa ci aspettiamo di trovare? Android e Vodafone devono vendere il loro prodotto, perché mai dovrebbero farsi portavoce degli studi di enti di ricerca INDIPENDENTI che ne affermano la pericolosità? Non sta a loro farlo… Sta invece agli amministratori e governanti il diritto/dovere di informarsi accuratamente prima di decidere delle sorti dei territori e della popolazione. Oltre 60 comuni in Italia hanno detto no. Un esempio recente e vicino a noi, Bologna:
      http://www.bolognatoday.it/cronaca/antenne-5g-blocco-bologna-san-lazzaro.html?fbclid=IwAR0v49WcMVthnuvpVUdbPm2lZuVhinyoumUeTc_l6G-o4asEWktPv45xv2U

      Sara Benassi

      • Firma - Sara Benassi