Normanna ci accoglie nella sua casa di Felina e sceglie di farsi intervistare, per il canale r-ESISTERE, in cucina, accanto all'angolo cottura. Nessun gesto è causale in questa donna, così come ogni parola è da lei soppesata prima di divenire veicolo di pensiero e di emozione. Un posto particolare della sua dimora, questo, per lei, perché racchiude alcuni elementi emblematici della sua identità. Infatti in questo cantuccio, cuore della casa, i disegni dei nipoti appesi alle pareti le fanno compagnia mentre scrive e la raccontano come moglie, madre, nonna, autrice. Semplicemente, si fa per dire, donna.
Nata a Predolo di Villaberza, Normanna si sente "figlia dei campi" e ci racconta che il nome assegnatole è legato ad una storia. La natura e i racconti tramandati da e condivisi con altre persone sono le prime forme di conoscenza con le quali viene in contatto, nella sua piccola borgata natia. Non a caso, quando le chiediamo da quali fonti ha tratto gli aneddoti storici legati al territorio con i quali ci incanta, la risposta è nitida. Sono state delle persone che come lei amavano questa terra a trasmetterle questi saperi - forme di conoscenza fragili eppure resilienti, che solo l'amore e l'attenzione possono nutrire.
Figlia della terra, dunque, ma anche grata alle scuole - in primis a quella elementare che le ha insegnato, non solo a leggere, ma anche il segreto che la lettura porta con sé. La possibiità di "scoprire nuovi mondi" e di vivere, come affermava Umberto Eco, tante vite diverse.
E, leggendo leggendo, Normanna si accorse che l'altra faccia della medaglia di questo dono era altrettanto intrigante. Ecco allora il suo approdo alla scrittura, dunque, un atto che la fa sentire, con umiltà, un poco "partecipe della creazione". La ascoltiamo mentre ci accompagna nel suo modo di scrivere e ne balza all'occhio il centro imprescindibile: la donna. Anche quando si parla di uomini, infatti, nelle sue opere, la vera protagonista resta lei, quell'essere legato indissolubilmente al principio generatore, alla Madre terra primordiale. Donne, per meglio dire, che rendono atto della consapevolezza profonda che Normanna ha raggiunto rispetto a tale ineffabile legame - in qualità di donna e di scrittrice. Accanto alla donna, l'Appennino gioca un ruolo identitario essenziale, tanto per sua arte quanto per la sua esistenza nel senso più ampio.
Lasciamo alla sua voce e al suo sorriso il compito di guidarvi sui sentieri di scrittura e di vita che con tanta perizia e sentimento riesce a tracciare.
Il video della sua intervista è reperibile qui:
Orgogliosa di averti in Appennino. Partigiana armata di parole in questa nostra resistenza culturale, di artista e di donna montanara. Tutta la mia stima.
Simona Sentieri
Grande Normanna. È sempre un piacete leggere i tuoi libri riescono a farti vivere momenti fantastici. Il tuo amore per la tua terra l’Appennino è così forte che riesci a trasmettere anche a chi non è del posto questa bellezza che descrivi accuratamente. Hai saputo trasmettere l’amore per la montagna anche a me che sono nata al mare.grazie per i tuoi libri, per ciò che scrivi, per ciò che sai trasmettere. Felice e orgogliosa di essere tua amica.
Lucia Della Scala