Riceviamo e pubblichiamo.
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Martedì 15 ottobre, al Palazzetto dello Sport di Reggio Emilia, si è svolta la consueta festa delle Case della Carità, nel giorno di Santa Teresa d’Avila, nell’ambito delle celebrazioni per i 400 anni della Madonna della Ghiara.
Anche quest’anno è stata l’occasione per celebrare tutti insieme, Vescovi, volontari laici, sacerdoti, suore, frati, consacrati, provenienti da diverse diocesi, oltre che rappresentanze dalle missioni diocesane (Madagascar, India, Albania, Brasile), la Santa Messa presieduta dal Vescovo di Reggio Emilia, Massimo Camisasca.
Come da tradizione, in questo appuntamento annuale vengono compiuti pubblicamente i passi importanti del cammino di fede cristiana di alcuni membri della famiglia delle Case della Carità.
E così nel corso della celebrazione suor Stefania, attualmente in comunità a Cagnola di Castelnovo ne’ Monti, ha emesso la professione solenne, suor Rossella, originaria di Gatta, ha rinnovato i voti temporanei insieme ad un’altra Sorella e a un Fratello, e sono poi avvenute la consegna dei crocifissi agli ausiliari che si impegnano a vivere quotidianamente lo spirito dei Tre Pani delle Case della Carità, la benedizione dei consacrati nel mondo e il rinnovo delle promesse delle famiglie.
Il titolo scelto per la celebrazione di quest’anno, “Battezzati e inviati”, è tratto dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale del 2019 (20 ottobre) e per questo “Ottobre missionario”, in cui è in corso anche il Sinodo dei Vescovi sull’Amazzonia. Da questo messaggio accogliamo l’invito “a ritrovare il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo.
La nostra appartenenza filiale a Dio non è mai un atto individuale ma sempre ecclesiale: dalla comunione con Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, nasce una vita nuova insieme a tanti altri fratelli e sorelle”.