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Baiso e Viano con un unico parroco

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Clima di gioia e serenità nella liturgia per l’ingresso di don Giovanni Rivi.

Una liturgia abitata e promossa da un’assemblea festosa quella di sabato 21 settembre nella bella chiesa di San Lorenzo in Baiso, illuminata a festa. Preparati dalla lettura dei contenuti della lettera di papa Francesco sulla missione dei sacerdoti, letta durante le celebrazioni delle prime domeniche di settembre, i fedeli, più numerosi del previsto, con le parole di saluto dei sindaci di Baiso e Viano, hanno augurato e promesso collaborazione a don Giovanni Rivi perché il prezioso servizio di carità e di comunione fra la popolazione possa continuare con lo stesso entusiasmo dei parroci che lo hanno preceduto.

Il canto dei cori di Baiso, Viano, San Giovanni e San Pietro è stato il primo e felice collaudo della collaborazione dell’erigenda unità pastorale. La lettura della nomina da parte del Vescovo ha indicato, nella preziosa esperienza maturata da don Giovanni nel servizio della popolosa parrocchia della Magliana e poi nelle parrocchie di Ligonchio, di Campegine e di Caprara, poi di nuovo in montagna a Busana e Collagna per essere poi chiamato a iniziare l’unità pastorale di Canali-Fogliano, l’augurio e la garanzia del futuro lavoro pastorale che lo attende nell’iniziare la nuova unità pastorale.

La consegna del lezionario, gli olii per la vita sacramentale, la stola violacea e soprattutto l’affido della popolazione delle otto parrocchie di Baiso, Viano, San Giovanni di Querciola, Castello Querciola, San Pietro di Querciola, Rondinara, San Romano e Visignolo, più di 6.500 anime, ha tenuto attenti e raccolti gli oltre 350 fedeli presenti in chiesa per gioire poi nell’abbraccio di don Giovanni con i confratelli di sacerdozio e con tutti i presenti.

L’omelia di monsignor Alberto Nicelli, rifacendosi alla parabola del Vangelo, ha ricordato a don Giovanni che egli è solo l’amministratore di una ricchezza di un popolo che appartiene al Signore, che lo ha affidato alle sue cure perché lo amministri con lo stesso amore e verità che Dio stesso usa per il suo popolo. L’Eucarestia celebrata e ricevuta da un folto numero di partecipanti ha trasformato propositi e debolezze, difficoltà e successi nella Pasqua del Signore, che rimane in mezzo al suo popolo per estendere il suo Regno di amore e di vita nuova ad un popolo numeroso.

Dopo la Messa il saluto dei consigli pastorali al nuovo parroco ha ringraziato don Giovanni per il coraggio e la generosità con cui ha accettato un compito non facile. Ha poi promesso un’umile e obbediente collaborazione perché i compiti e i servizi ministeriali presenti nelle prime comunità cristiane tornino a vivacizzare e ridare slancio ad una chiesacomunità tutta ministeriale in forza del comune battesimo per essere un corpo ecclesiale ben compaginato e ordinato in tutte le sue membra. Un bel clima di simpatia e di serenità ha dato vita ad un apericena preparato dalla collaborazione delle varie parrocchie. Tutto questo, benché protrattosi nel tempo, ha fatto dire a più di una persona: “Tutto bello: la potenza dell’unità pastorale è stata proprio bella e promette bene!”.

(La Libertà, edizione 02/10/'19)

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