Il ritrovo è stato per tutti a Gazzolo, muniti dell'attrezzatura necessaria e in collaborazione con Iran, il vice sindaco Martino Dolci, l'assessore Paola Berti, insieme ai residenti di Ramiseto e dintorni, domenica scorsa si sono adoperati per pulire un tratto dell'Enza sotto il ponte di Taviano.
Come riportato nel volantino informativo l'iniziativa è stata organizzata dai comuni che costeggiano il fiume Enza, quindi Brescello, Canossa, Comano, Monchio, Montechiarugolo, Montecchio, Neviano degli Arduini, Palanzano, San Polo, Sorbolo-Mezzani, Traversetolo, Vetto, Ventasso.
Una bella domenica mattina, che ha visto la partecipazione di tanti cittadini che si sono riappropriati dei loro luoghi e di un sano e quasi dimenticato (ai più) senso civico.
Il lavoro svolto da questi “tanti cittadini” è indiscutibilmente encomiabile, ma c’è il rischio che poi si riparta da capo, ossia che fra non molto tempo si riproponga il problema di dover ripulire il letto dell’Enza causa il “quasi dimenticato senso civico”, tanto da vanificare gli sforzi di quanti cercano lodevolmente di liberare i nostri bei luoghi da materiali impropri, che li sporcano e deturpano, e che l’acqua potrebbe traportare fino al mare..
Sono probabilmente diversi i motivi del regresso o declino del senso civico, fenomeno di cui non possiamo non preoccuparci, e che ha forse una delle radici nella cultura del “permessivismo” sperimentata per tanti anni, e che resiste verosimilmente ancora in chi ritiene che il disperdere nell’ambiente bottiglie, contenitori vari, ecc…, sia abbastanza irrilevante, sul piano ambientabile, rispetto al danno provocato dai “grandi inquinatori”.
Viene da fare una sorta di parallelismo con quanto può succedere, in tema di tasse ed imposte, allorché tra noi “gente comune” si accarezzasse l’idea di non farsi far fattura per lavori commissionati, in modo da poterne ricavare un qualche risparmio, nei relativi pagamenti, autogiustificandosi e “autoassolvendosi” in proposito coll’imputare “colpa e responsabilità” dell’evasione fiscale unicamente ai cosiddetti “grandi evasori”
P. B. 02.10.2019