Nove – La stalla
All’inizio il fieno si portava in spalla. All’inizio di ogni giorno c’era qualcuno che entrava nella stalla a portare il fieno. Lo portavano per tutto il giorno, diceva mio zio Paolino. Oggi invece imballano il fieno, lo imballano in grandi forme rotonde che nessun uomo può caricarsi in spalla e portare da solo. Non ci sono neanche più i pagliai, queste pere giganti che segnavano i campi, come delle cattedrali con la cupola un po’ tonda, come di una chiesa russa turca ortodossa, abbandonata nel tempo.
Oggi invece guardo questa fotografia di un uomo che entra nella stalla con il fieno in spalla. Era dentro una busta gialla questa fotografia, con dentro un biglietto e poche parole e la firma del mio amico Stanco. Alla fine io mi ricordo soltanto la voce di Stanco, la sua faccia, che era poi il motivo per cui lo chiamavamo così, non la ricordo più, è scomparsa.
Come il fieno in spalla.
