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La buona notizia: Carpineti ha 200 km di sentieri, tra cascate e castello

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Luciano Franchini e Paola Gatti

120 km di sentieri rifatti nuovi e 80, del Cai, ripristinati: in totale 200 km da percorrere. Segnati e, ora, anche una cartina e una App. Lodi, lodi, lodi al Gruppo di cammino di Carpineti, nato nel 2014 con l’intento di favorire, su sollecitazione dell’Ausl e dell’Uisp, il camminare tra le persone a fini salutistici e riabilitativi. Da lì a poco sarebbe nata una collaborazione nel periodo estivo da fine giugno fino a settembre, il giovedì pomeriggio, ma loro non hanno più smesso: tutti i giovedì pomeriggio si cammina, anche con tre quattro uscite settimanali. E, anche ora che il gruppo non è numeroso di partecipanti attivi come gli esordi, sono forieri di iniziative e passeggiate chilometriche, pure fuori regione.

Incontriamo tra i promotori Paola Gatti, 46 anni, dipendente di una cooperativa, e Luciano Franchini, 66 anni, ora in pensione, prima ancora impiegato in Comune, in ceramica e con alle spalle anche 6 anni in marina sul cacciatorpediniere “Audace”.

“Solitamente – raccontano – ci troviamo il giovedì per passeggiate di un ora e la domenica o il martedì per quelle più impegnative. Sempre alle 18, in questa stagione, per motivi di lavoro. Abbiamo un attivissimo gruppo whatsapp e, ad oggi, siamo una novantina”.

Ma come siete arrivati a mappare i sentieri carpinetani?

“Avendo girato per molti sentirei – dettaglia Luciano - mi sono reso conto che in alcuni comuni limitrofi gli stessi erano ben segnati, ma questo non accadeva nel nostro comune. Eppure Carpineti ha storia, col suo castello, la natura, luoghi di bellezza stucchevole che possono essere attrattiva anche per chi non conosce il posto. Avevo osservato – aggiunge Luciano – i sentieri Cai che passavano da qui: lo Spallanzani e il Matilde (ora Volto Santo), ma questi toccavano solo alcuni punti lasciando fuori luoghi come Mandra, San Vitale, Monte Valestra, San Vitale, Romagnano, Valmezzana, il Fosola col Castello e la famosa Panchine a Torre, alcune delle nostre 50 case a torre. Così finiva che anche le persone del posto finissero sempre per calcare i medesimi luoghi. Guardando quindi le mappe Cai, con Paola siamo andati a cercare i sentieri”.

“Per il lavoro svolto con me ringrazio: il tecnico comunale Chiara Poletti, la Paola Gatti, Giuseppe Cascio, Luciano Magnani, Manuela Beretti, Orazio Vergnanini, Secondo Ovi, Daniela Costi, Monica Comastri, Francesco Costi, Andrea Croci, Debora Lamberti, Cristina Gatti, Chiara Domenichini, Gianpaolo Borghi, Eros Meglioli, Paola Lupini, Pietro Borghi, Mauro e Graziella”.

Sistemando i sentieri cosa avete trovato?

Riprendono Paola e Luciano: “Erano carraie vecchie, altri erano arati, alcuni abbiamo dovuto rifarli con motoseghe e zappe. Un lavoro di due anni, svolto da membri del nostro gruppo (una mezza di dozzina di persone all’opera). E dal 13 febbraio al 4 di agosto 2019 abbiamo segnato i sentieri in bianco e rosso. Abbiamo anche convinto il Comune, che ha pagato le spese materiali, la cartina, Ora c’è’ anche una App: ‘Sentieri dell’Appennino’ dove si scaricano le mappe e si può navigare camminando in tempo reale, sapendo dove si è e quanta distanza si è percorsa”.

Cosa può capitare di vedere attraverso questi percorsi?

“Attraverso i sentieri – spiega Paola - si possono vedere Sassi di Ceriola in arenaria incisi da agenti atmosferici, dove ci si può arrampicare, la cascata delle Vene del Tresinaro, il Monte Lago, Forno (una roccia in arenaria con una cavità naturale luogo per essiccare castagne e già rifugio di partigiani), borghi come Saccaggio, Sorchio, ora disabitato, Bebbio e molti altri”.

Il gruppo ha quindi realizzato una cartina con i 200 km di sentieri che da poche settimane si trova nei locali dei paesi carpinetani, al prezzo simbolico di 5 euro, oltre che nei negozi di sport attrezzati per la montagna in città. Su questa cartina, oltre agli 8 percorsi del Cai, sono indicati i 15 nuovi percorsi, con tanto di tempi e km, i luoghi dove è possibile mangiare, dove dormire, i punti di interesse, alcune info su fauna, flora, numeri utili, prodotti.

E mentre li intervistiamo sono di ritorno da una giornata a pulire la cascate delle Vene, quindi di nuova pronta ad accogliere nel suo splendore le persone che da Milano, Reggio, Varese, Genova… o dalla Germania (informatissimi sui nostri luoghi) decidono di fare due passi da qui. (G.A.)

 

 

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