Kurt e Helmudt, Elke e Susanne.
Sono due coppie di tedeschi, che abitano nei dintorni di Colonia, gli ospiti che hanno lasciato il posto ad una coppia di inglesi, in arrivo oggi alla Corte della Maddalena.
Kurt e Helmudt si sono presentati a tarda sera, in sella a due Harley-Davidson tirate a lucido, di qualche ora preceduti dalle mogli che sono arrivate a bordo di una Mini Minor rosso fuoco e decappottabile.
Questi quattro signori di mezza età sono quello che potrebbe essere un caso esemplare di fuga dal lavoro, dalla routine, dagli impegni e da tutto ciò che contorna un percorso professionale.
Kurt ed Helmudt infatti, da due settimane hanno lasciato il lavoro per la pensione e hanno impiegato questo tempo giusto per mettere in pista le loro Harley, per acquistare la Mini Minor fiammante e programmare il loro scorazzamento in Italia.
Il lavoro che si sono lasciati alle spalle era per entrambi alla Bayer, dove Kurt era ingegnere e Helmudt chimico.
Questo lavoro ha consentito loro di venire spesso in Italia dove, nei dintorni di Assisi, Kurt ha diretto proprio una fabbrica della Bayer.
Per questa ragione, per questo frequente venire su e giù dalla Germania all’Italia, a Kurt e Helmudt non scappa nulla del buon vivere italiano, perciò anni fa hanno addirittura comprato una casetta in comproprietà in quel di Alassio, in un punto della costa nel quale si vede il mare. Si vede il mare ma si sta in montagna, in una bella casetta di pietra che hanno lasciato com’era, con tanto di vicino residente che gli passa le uova delle sue galline e che fa la guardia alla casetta.
Da lì, da quel piccolo paradiso sospeso tra il mare e la montagna, Kurt, Helmudt, Elke e Susanne pianificavano i loro futuri viaggi in giro per l’Italia, una volta conquistata l’agognata pensione.
E, ora che questa è arrivata, hanno mille progetti e altrettanti piani di fuga in giro per il nostro Paese e tutti per nulla scontati.
Niente a che vedere con le bellissime ma ormai più che battute mete come Firenze o Venezia, loro hanno in mente di visitare i luoghi fuori dal turismo di massa, dove una targa straniera fa fare capolino a più di uno sguardo curioso.
Per questa ragione erano qui, fra i nostri monti, che hanno trovato un luogo incantato dove ritornare per una sosta più prolungata, ora che il tempo ce l’hanno.
In partenza, giusto per rimarcare il desiderio di libertà che si è appena materializzato, ci hanno confidato il segreto di un patto condiviso fra loro quattro: avrebbero resistito con tutte le loro forze ai tentativi dei figli di farli vivere da nonni, con tanto di nipoti appresso!
Quindi, se vi capiterà di veder girare per l’Appennino una Mini Minor rosso fiammante decappottabile, con a bordo due signore sorridenti e due Harley alle prese con le nostre curve, salutateli. Sono loro che ritornano…
(Rosi Manari)