Riceviamo e pubblichiamo.
___
La giunta comunale di Carpineti esprime pienissima solidarietà all’assessore alle attività produttive e al presidente della Scuola di musica “Luigi Valcavi” finiti al centro di critiche becere e insinuanti in merito alla recente “Fiera di San Vitale”. Reo di godere del consenso elettorale diffuso, della stima e della fiducia dal parte di tanti concittadini il primo, iper responsabile di eccesso di disponibilità il secondo per avere garantito la collaborazione sua e dell’associazione che rappresenta allo svolgimento ottimale della Fiera. Sì, ottimale in funzione della tempistica e delle risorse date.
Critiche finalizzate a colpire persone che rivestono ruoli di primaria importanza per la vita amministrativa e culturale del nostro Paese e, pertanto, da respingere con estrema fermezza: la modalità scelta da “Futuro comune”, infatti, appare oggettivamente figlia di ben altre stagioni storico-politiche, morte e sepolte da tempo.
Quanto al logo adottato per la promozione della fiera carpinetana, beh: evidentemente c’è chi ha scelto la bicicletta per pedalare insieme alla propria comunità e chi, invece, insiste anche in età adulta a voler proseguire sempre più in solitudine la propria strada utilizzando un puerile triciclo. Nulla quaestio, per carità, soltanto punti di vista differenti rispetto a ciò che si intende concretizzare per il nostro Paese.
Si accusa l’Amministrazione di alimentare “Un meccanismo opaco (…)” nella gestione delle risorse pubbliche pro-fiera, lasciando con ciò intendere chissà quali alchimie finanziarie. Nel contempo si parla di segreti di Pulcinella. Ora, delle due l’una: o vi è opacità (accusa infamante e inaccettabile); oppure vi è completa trasparenza degna della famosa maschera carnevalesca partenopea.
Da una minoranza politica che, per il momento, si limita a contare i banchetti commerciali delle ultime cinque edizioni fieristiche, francamente ci si attende qualcosa in più. A partire dagli strumenti impiegati per la critica, legittima fin che si vuole se però si mantiene nell’alveo del rispetto delle persone, delle azioni amministrative supportate dalla tecnostruttura del Comune, così come dell’istituzione che essa dovrebbe concorrere a rappresentare. Prendiamo atto con rammarico che anche in questa occasione non è stato così. Analogo episodio, infatti, è avvenuto qualche settimana addietro mediante una trasmissione radiofonica nazionale in cui il capogruppo di minoranza ha duramente criticato il rifacimento della strada che conduce a una delle località più suggestive del nostro Appennino: San Vitale, la bellissima pieve che una trentina di ragazze e ragazzi di Carpineti stanno duramente lavorando per rilanciarla.
Forse è il caso che la minoranza provi a rivolgersi a un altro Santo: con Vitale non sembra essere in buona sintonia.
(La giunta comunale di Carpineti)
AGGIORNAMENTO, LA CONTROREPLICA
Prendiamo atto che il sindaco di Carpineti ha un problema col dissenso e non sa risolverlo in nessun modo se non buttando la palla in tribuna, travisando le parole, non rispondendo alle domande e facendo la lezione.
Non è la prima volta, ma si sa, ognuno ha il suo stile. Riconoscibile.
Se fosse vero quello che dice il sindaco di Carpineti del nostro infantilismo, avremmo risposto “Specchio riflesso”, ma non è così e come prima cosa consigliamo al sindaco di guardare altrove, quando pensa a comportamenti infantili. Perché non lo accettiamo e non lo accetteremo.
Il sindaco e i membri della giunta sanno perfettamente che la minoranza sta collaborando, anche molto fattivamente, per questioni istituzionali e che ha segnalato in silenzio alcune problematiche del Paese, senza nessuna intenzione di fare polemica becera, come invece avremmo potuto. Non lo abbiamo fatto e non lo faremo.
Così come non abbiamo attaccato le persone, ma il loro ruolo.
L’assessore alle attività produttive e alla cultura non ha la colpa di aver preso molti voti, buon per lui e male per noi, ma a chi si doveva chiedere conto della fiera, secondo Borghi, all’assessore alle attività produttive di Carpineti o a un salumiere di Acireale?
Sul presidente della scuola di musica ribadiamo il concetto: si è preso una responsabilità non sua. Non è la scuola di musica che ha organizzato la fiera, anche se il suo presidente si è preso la responsabilità amministrativa e lo ha fatto, come è noto, contro il parere del suo direttivo. L’organizzazione reale della fiera è altra e a Carpineti lo sanno tutti. Questo, è il segreto di Pulcinella, come finge di non capire Borghi, che conosce molto bene quello che accade e che si dice nelle riunioni preparatorie. Se per voi va tutto bene…
Siamo certi che il numero dei banchi della fiera sia un segnale di cui tenere conto, visto il trend degli ultimi anni e non ci limitiamo a contare i banchetti, come forse il sindaco spera, ma a fare opposizione, anche quando non la gradisce, perché così funziona, come potrà spiegargli bene chi, nella sua maggioranza, ha rivestito il nostro ruolo in passato e lo ha fatto con decisione e fermezza.
Sulla citazione della partecipazione del capogruppo di Futuro Comune a Fahrenheit, invitato nel suo ruolo professionale di scrittore, possono essere accadute due cose. O chi ha scritto il comunicato ha problemi di udito o comprensione o ha un informatore poco attendibile. Basta ascoltare il podcast della registrazione della puntata del 9 luglio (https://www.raiplayradio.it/audio/2019/07/FAHRENHEIT-Ricordo-di-Tommaso-Landolfi-59508108-b4e9-40c2-b1db-7ded3686eaf5.html), per capire che il “duramente criticato il rifacimento della strada” di San Vitale si riduce a una risposta data all’intervistatrice.
“Quella stradina la stanno asfaltando proprio in questi giorni.”
Ha ragione Borghi, ci sono stagioni storico politiche che sono finite.
Oggi è la sua, di stagione. Purtroppo si vede.
E, per parafrasare proprio le sue parole, una maggioranza che risponde a una critica in questo modo non sa proprio a che santo votarsi.
(Futuro Comune, gruppo di minoranza, Carpineti)
Bene, che la fiera di San Vitale di questo anno non abbia avuto un successo strepitoso ne prendo atto, e immagino che sarà sempre peggio, ma questo non dipende dall’impegno messoci da chi la ha programmata, ma bensì da una indifferenza generale che appare in tutto quello che si fa negli ultimi anni. La gente non ha più interesse per le attività di gruppo, pensa ai social e ai propri interessi. E’ normale che l’opposizione abbia da dire su un operato della giunta, se non sarebbe opposizione, però scusate tutti, e mi piacerebbe ricevere delle risposte… ma se invece di criticare senza proporre alternative si lavorasse tuitti assieme per fare delle cose per il nostro Paese, non sarebbe meglio? Ormai è palese che non esistono più i partiti non esiste la dx e la sx, gente… basta con le ripicche di partito e lavoriamo assieme per il nonstro bel Paese. Oggi abbiamo avuto una delegazione del club UNESCO di Oporto ed è stata una giornata piena, interessante e reciprocamente positiva. Questo perché? Perché non c’era nessun astio partitico e nessun interesse politico.
Riflettiamo tutti e proviamo di scendere dal però dandoci una mano per dare a Carpineti il merito che deve avere.
Max Carpineti
Al netto della diatriba politica una cosa e’ certa, la fiera di Carpineti e’ tra le piu’ tristi e meno frequentate della montagna e non e’ che le altre, a parte San Michele e Felina stiano bene. Credo che 2 giorni di bancarelle siano troppe per una realtà come Carpineti e quindi, il sabato, sarebbe meglio utilizzarlo per altre attivita’ a favore dei bimbi e delle famiglie.
Alex
[…] La nostra prima nota sulla fiera La risposta del sindaco di Carpineti […]
https://www.futurocomunecarpineti.it/4884-2/