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“Investire sul Mire e tagliare i posti letto negli ospedali, come a Castelnovo, che scelta è?”

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"Fra retorica, enfasi e pannicelli caldi la nostra Sanità perde colpi a sfavore dei cittadini e della sicurezza del territorio" è quando afferma Nadia Vassallo, di Castelnovo ne' Cuori. "Infatti, la notizia che in questi giorni è rimbalzata sui giornali è che all'Asl mancano gli specialisti e anche 19 milioni di euro. Una notizia minimizzata dal direttore Generale Nicolini, ma che è solo la punta dell’iceberg. 10-12 milioni li ha messi lui nel Mire, che alla luce della situazione appare una megalomania al di fuori della realtà".
Afferma la Vassallo: "La annunciata (da un decennio) carenza di specialisti è l’alibi per politici, amministratori e mediocri per celebrare con ipocrita mestizia la lenta asfissia a cui sono sottoposti i servizi ospedalieri. Servono scelte concrete ed invece si danno risposte creative basate sul modello della 'sanità itinerante', proprio quella che non si è voluto applicare nel Punto Nascita di Castelnovo. Così, nel tirar la coperta rimangono fuori sempre le parti con minor peso, come se aver minor peso equivalesse ad avere minor diritti".
Secondo l'opposizione castelnovese: "L’ultimo esempio di quest’estate è l’annuncio dell’Ausl che a 'causa delle difficoltà di reperire personale sanitario' prosegue con la riduzione dei posti letto di alcuni reparti fino al 29 settembre: Castelnovo: chirurgia degenza 3 letti invece che 9, senologia 0 invece che 1, ortopedia 7 invece che 12. Scandiano chirurgia 8 da 10, ortopedia 9 da 13, ginecologia-ostetricia 8 da 12.  Montecchio chirurgia 14 da 16, ortopedia 11 da 13".
"A breve - prosegue la Vassallo - comunicheremo la nostra valutazione politica a seguito dell’interrogazione presentata sul depotenziamento del Sant’Anna e, a seguire, con una analisi tecnica delle risposte che riceveremo".