Uno - Il vento
All’inizio c’è il vento e dopo il vento qualcosa che il vento solleva come polvere o forse l’erba appena tagliata e un campo intero in salita e un uomo solo e intorno a quell’uomo solo il vento e la polvere e forse l’erba appena tagliata in salita.
Io poi ho questo ricordo di quando ero bambino e guardavo mio padre che tagliava l’erba con la falce e mentre lo guardavo io volevo essere al suo posto e lui mi diceva che non si poteva era pericoloso che la falce poteva finirmi in testa e di stare lontano e passargli la pietra quando lui si fermava e me lo chiedeva.
Io stavo lontano con in mano una custodia ovale di plastica gialla e in fondo la custodia due dita d’acqua e dentro la custodia la pietra, che serviva ad affilare la lama della falce e che mio padre prendeva e passava sulla lama della falce avanti e indietro con cura e pazienza, mentre io lo guardavo immobile con la custodia gialla nelle mani appena lontano.
Poi mio padre mi dava la pietra e diceva di metterla nella custodia e allontanarmi ancora un po’ e quando riprendeva a falciare l’erba io ascoltavo il suono della falce e ancora prima ricordo c’era la musica della pietra che affilava la lama avanti e indietro con cura e mio padre guardava lontano verso il campo intero in salita, attraversato dal vento polvere o erba appena tagliata.
Oggi che ci penso ancora non sono mai riuscito a prendere in mano la falce e a tagliare l’erba e nemmeno a passare la pietra sulla lama con cura e pazienza avanti e indietro a fare una musica sottile come faceva mio padre e anche la custodia gialla non so più dove sia, anche se sono convinto che almeno quella pietra squadrata c’è ancora da qualche parte e resta lì nascosta senza fare più nessun rumore e mi viene da pensare che quando le cose non fanno più nessun rumore è come fossero arrivate alla fine e finire in effetti è semplicemente smettere di fare rumore.