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Festeggiare e riciclare. Festa dell’Agricoltura di Corneto

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Per la 35ª edizione della Festa dell'Agricoltura, Corneto ha deciso di sostituire il più possibile le stoviglie monouso in plastica impiegando in larga misura materiali biodegradabili come la polpa di cellulosa e il Pla (acido polilattico, ottenuto dalla macinazione del mais), o la carta: il rifiuto indifferenziato si è ridotto solamente a una decina di sacchi per il servizio di ristorazione in tutta l'intera manifestazione. Con una scrupolosa suddivisione dei materiali, sono stati recuperati tutti gli avanzi di cibo, messi a disposizione di chi volesse usufruirne per i propri animali domestici.

La realizzazione dell'intento è stata possibile, oltre all'indispensabile opera dei volontari e degli organizzatori, anche grazie alla collaborazione dell'Ast del Comune di Toano e delle Ggev di Reggio Emilia, unitamente al supporto di amici di Comuni vicini come Villa Minozzo, la cui associazione Villa Cultura ha fornito il “pesce mangia-plastica”, in particolare molto apprezzato dai piccoli ospiti della festa.

La lezione è molto chiara: riciclare e riutilizzare in ogni contesto? "Es nin pòl far a meno!".

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Festeggiare e riciclare. Festa dell'Agricoltura di Corneto

La Festa dell’Agricoltura è sempre stata per il paese di Corneto un momento speciale di incontro, un momento in cui ritrovi le persone e lo spirito di collaborazione che le unisce per fare qualcosa di importante per la loro comunità.

Questo è lo stesso spirito che ha animato un’iniziativa importante che gli organizzatori della festa, con l’aiuto preziosissimo delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie di Reggio Emilia e dell’Ast del Comune di Toano, hanno portato avanti in occasione della 35a edizione di questa festa paesana.

Ma quest’anno Corneto ha voluto fare qualcosa di più, qualcosa di concreto per ridurre il più possibile l’impatto ambientale di questa splendida festa dedicata proprio alla nostra terra e ai frutti che ci regala.

Forse anche grazie alla sensibilità che i cittadini della valle del Secchia hanno maturato negli anni a causa della presenza di un importante polo di smaltimento rifiuti regionale, la discarica di Poiatica, ora in fase di chiusura, e grazie alle battaglie che anche il parroco di Corneto Don Raimondo ha apertamente sostenuto a favore di un ritrovato rispetto per il nostro ambiente.

Corneto ha deciso quindi di precedere la legge europea che a breve vieterà l’utilizzo di stoviglie monouso in plastica, sostituendole il più possibile con materiali biodegradabili come la polpa di cellulosa e il Pla (acido polilattico, ottenuto dalla macinazione del mais) o la carta.
Fondamentale è stata poi la precisa organizzazione della raccolta differenziata dei punti di ristoro principali della festa, in cui sono state allestite due “isole ecologiche” in cui è stata fatta una scrupolosa suddivisione dei materiali.

Il risultato è stato sorprendente: migliaia di pezzi tra piatti, bicchieri, posate e cannucce per cui non è stata utilizzata plastica ma solo materiali biodegrabili. E se negli anni precedenti tutti i rifiuti venivano conferiti indifferenziati e quindi destinati a discarica o incenerimento, ora i materiali sono stati suddivisi e avviati al riciclo e al compostaggio; il rifiuto indifferenziato si è esponenzialmente ridotto, risultando solamente in una decina di sacchi per il servizio di ristorazione di tutta l’intera manifestazione. Sono stati inoltre recuperati anche tutti gli avanzi di cibo, messi poi a disposizione di chi volesse usufruirne per i propri animali domestici.

Non solo riciclo, ma anche riutilizzo, che è ancora più importante per ridurre lo spreco. Grazie anche al contributo dell’Ast del Comune di Toano, è stata fornita a tutti i componenti dello staff della Festa dell’Agricoltura una tazza in alluminio da poter portare sempre con sé e da utilizzare per bere alla spina. Una bellissima idea e un gadget molto ambito, che ha evitato ulteriore utilizzo di plastica.

Se da un lato è stato importantissimo questo lavoro per ridurre drasticamente la quantità di rifiuti che viene prodotta in una festa che conta migliaia di presenze, altrettanto importante è il messaggio che Corneto vuole lanciare a tutte le persone e agli organizzatori di altri eventi con stand gastronomici simili.

Festa Agricoltura Corneto 2019

Rispettare l’ambiente in ogni momento, anche nella vita quotidiana, attraverso pratiche virtuose e responsabili nei confronti di un pianeta che oramai sta lanciando un grido di aiuto ai suoi abitanti più “ingombranti”. Ed è stato davvero emozionante vedere come le buone pratiche innescano un naturale spirito di imitazione, soprattutto nei più piccoli, un circolo virtuoso che ci porta a soffermarci a pensare all’impatto ambientale dei nostri gesti quotidiani, e a cambiare piccole abitudini per poi scoprire che fare una buona raccolta differenziata non è poi così difficile, nemmeno quando devi mettere a tavola centinaia di persone.

Del resto di riciclare tutta questa plastica “es nin pòl far a meno!”, come recitava lo slogan presente sulle magliette di questa 35° edizione della Festa dell’Agricoltura. La plastica rimasta invece se l’è divorata il pesce mangia-plastica creato da Villa Cultura, divenuto l’idolo dei più piccoli ospiti di questo weekend a Corneto.

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Tutto è iniziato in una delle prime assemblee comunitarie, tra gennaio e febbraio, dove noi-associazione culturale Boccedi don Maurizio--incontriamo la comunità per condividere il punto della situazione inerente la festa dell'agricoltura, le idee che vorremmo perseguire per questa edizione e chiedere se ci fossero proposte. Ed è stato proprio in quel momento che un gruppetto di persone del paese hanno proposto la riduzione della plastica.

Tema sentito e caro anche per noi, da diversi anni, ma non privo di preoccupazioni nella sua gestione, molto complessa per una festa di paese come la nostra, considerate anche le nostre risorse. Ma stavolta era diverso, non potevamo non ascoltare una richiesta del paese di questo tipo. Così, col passare delle riunioni, ci siamo mossi insieme nell'organizzazione di questa impresa, iniziando a pensare alla riduzione dei piatti di plastica. Ma l'entusiasmo cresceva, e così ha preso piede l'idea di sostituire anche le stoviglie.

E poi, perché no anche i bicchieri? Detto, fatto. Grazie all'indispensabile e insostituibile aiuto delle Ggev di Reggio Emilia e delle persone del paese abbiamo centrato l'obiettivo, tra le tante preoccupazioni trasversali a tutti i collaboratori e lavoratori della festa, nostre in primis. Ma il clima di quest'anno era diverso e la sensazione era proprio di poterci riuscire. Abbiamo deciso di prendere in mano, tutti insieme, questa sfida e affrontare le innegabili paure. Non solo, questa sfida ci ha permesso di riflettere su un altro tema centrale delle feste di paese, quello degli sprechi. Ed è così che è nata la seconda parte della sfida: ridurre gli sprechi di cibo e bibite anche di chi lavora alla festa. Così abbiamo deciso di dotarci di una gavetta in acciaio, personale e personalizzata - la cui realizzazione è stata resa possibile anche grazie al contributo dell’Ast del Comune di Toano - per poterci abbeverare quanto basta senza sprecare nulla.

E la cosa più bella, a giochi fatti, è stato vedere come questa piccola ma grande cosa abbia regalato il vero spirito della festa, cioè l'incontro.

Festa Agricoltura Corneto 2019

Incontrarsi per bere e finire in compagnia una bottiglietta d'acqua, una gavetta di vino, birra o bibita. Che, se bevuta individualmente, avrebbe costituito uno spreco sia alimentare che di materiale, plastico o non; abbiamo voluto dirlo anche all'evento del raduno di auto e moto d'epoca, consegnando la gavetta come gadget ad ogni partecipante. La sfida, infine, ha permesso di spingerci ancora oltre: perché oltre a ridurre sprechi e plastica non differenziamo i rifiuti?

Ed è qui che si è visto, tradotto in fatti, il motto "l'unione fa la forza". Ancora una volta, il preziosissimo aiuto delle Ggev, la collaborazione di tutti i volontari anche quelli più preoccupati, il coinvolgimento e la disponibilità degli amici dei comuni limitrofi come Villacultura di Villa Minozzo che ci ha prestato il pesce mangia plastica, ha reso possibile quello che era solo difficile da pensare.

Abbiamo differenziato umido compostabile, carta, vetro e alluminio, ridotto alle sole bottigliette l'uso della plastica e differenziato gli avanzi e resi disponibili agli amici a quattro zampe per chiunque li volesse. Riducendo il rifiuto indifferenziato dell’intera festa solo a qualche sacco.

Questa esperienza ci ha segnato e insegnato tanto e pensiamo che ognuno, vedendo questo operato, il paese compreso, abbia portato a casa un messaggio importante in merito al rispetto dell'ambiente in cui viviamo.

E un messaggio importante che ci sentiamo di dire e dare a chiunque si sente bloccato nell'affrontare questa sfida è: non fatevi bloccare dalla paura, l'unione fa la forza e crea lo spazio per un incontro nonostante i dubbi e le difficoltà.