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Il Soccorso Alpino al lavoro con due interventi nella giornata di ferragosto

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Una comitiva è partita, nella mattinata del giorno di ferragosto, dal Cusna per arrivare alle sorgenti del Secchia percorrendo il sentiero Cai 675. Durante la via del ritorno una donna di 63 anni residente a Prignano sulla Secchia (Mo) cade riportando un trauma distorsivo ad una caviglia che non le consente più di proseguire.

Un componente della comitiva chiede aiuto al 118, ma in quella zona non c’è copertura telefonica ed è costretto a scendere di quota per alcune centinaia di metri. Sono circa le 17.00 e la Centrale Operativa 118 invia sul posto la squadra in pronta disponibilità del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Cusna e l’ambulanza Croce Rossa distaccamento di Cerreto Laghi.

I tecnici del Soccorso Alpino riescono con il fuoristrada ad arrivare molto vicino all’infortunata. Raggiunta dal personale Cnsas, nella squadra era presente anche un medico, alla donna viene imbozzato l’arto e poi viene caricata sul mezzo fuoristrada e trasportata sulla strada carrozzabile dove ad attenderla c’era il personale dell’ambulanza che ha poi provveduto a trasportarla all’ospedale di Castelnovo ne’ Monti per accertamenti.

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Finiscono la batteria nella loro bicicletta a pedalata assistita e li coglie il buio: erano partiti da Monteorsaro per fare una gita in mountain bike con pedalata assistita sul sentiero 623/b. Si tratta di uomo e di una donna di 47 anni residenti a Puianello (Re).

Giunti in prossimità del Passo della Cisa, finiscono la batteria che alimenta il motore della bicicletta e la pedalata si fa più dura e faticosa. Sono circa le 21 e i due decidono di chiedere aiuto ai Vigili del Fuoco che a loro volta attivano anche la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Cusna oltre a far partire una loro squadra. Il personale del Cnsas riesce a individuarli lungo il sentiero da loro indicato. Erano entrambe infreddoliti e impauriti. Dopo essersi accertati che non vi fossero problemi di tipo sanitario, i due ciclisti vengono caricati sul mezzo fuoristrada insieme alle loro biciclette, e riaccompagnati a Monteorsaro dove avevano la loro vettura.