Home Cronaca Intervento in notturna del Soccorso Alpino a Rio Re

Intervento in notturna del Soccorso Alpino a Rio Re

64
0

Una donna di 48 anni residente a Castelnovo ne' Monti stava partecipando alla gara di ultra-trail che si è svolta il 9 agosto a Ligonchio.

Questa manifestazione sportiva è stata organizzata dalla Pro Loco di Ligonchio per festeggiare il centenario dell’inizio della costruzione della centrale idroelettrica. Si tratta di una gara che si svolge in notturna nell’ambiente naturale del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco - Emiliano e il tracciato si dipana tra i sentieri forestali storicamente utilizzati dai pastori.

I concorrenti potevano scegliere tra tre percorsi, uno lungo di 27 Km, uno medio di 19 Km e uno corto di 13 Km. La donna ha scelto di percorrere il tracciato più breve.

Arrivata in un tratto più esposto, per cause da accertare, è scivolata cadendo rovinosamente in un impluvio con molte rocce sporgenti e terminando la caduta nei pressi di Rio Re.

Le ferite riportate sono molto serie. Si tratta di un trauma cranico e un trauma maxillo facciale.

Gli organizzatori della gara hanno immediatamente chiamato il 118 per chiedere aiuto.

La centrale operativa del 118 di Parma ha inviato sul posto la squadra in pronta disponibilità del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Cusna, l’ambulanza delle Croce Verde di Busana, l’automedica di Castelnovo ne' Monti e l’elicottero regionale 118, decollato da Bologna, abilitato al volo notturno che è atterrato al campo sportivo di Ligonchio.

La paziente è stata raggiunta molto rapidamente dal personale del Cnsas, che si trovava in assistenza alla gara.

Il caposquadra, valutate le condizioni sanitarie della paziente, ha richiesto che il medico dell’automedica fosse condotto sul luogo dell’evento per valutare la paziente. Inoltre, sempre il caposquadra, fa una valutazione ambientale di sicurezza e comprende che il recupero, fatto da personale a piedi e con tecniche alpinistiche, sarebbe diventato molto lungo e con un certo grado di criticità.

Decide allora di richiedere, attraverso il Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (Fe) l’invio di elicottero militare per recuperare la paziente con il verricello. Il Coa ingaggia l’elicottero NH90 della Marina Militare di Luni (Sarzana), che imbarca due tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico e un medico. Arrivati sul posto, dopo aver valutato l’ambiente, il pilota, pur con non poche difficoltà, riesce a sbarcare  i due tecnici e il medico e a recuperare la barella con la paziente che viene portata al campo sportivo di Ligonchio, dove ad attendere c’era già l’elicottero di Bologna.

La paziente viene poi trasportata all'ospedale di Parma.

Il video dell'intervento.