Riceviamo e pubblichiamo.
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Potrebbe sembrare strano, o magari anche difficile, pensare di poter scrivere e raccontare cos'è per noi la Festa dell’Agricoltura di Corneto dato che è giunta alla sua 35esima edizione.
Ma, come dicevamo un paio d’anni fa, “séma ancòra chè!”. Siamo ancora qui perché di cose da raccontare e da fare, ne abbiamo ancora tante, anno dopo anno con lo stesso entusiasmo che negli anni, anziché scemare, è cresciuto ed è transitato dai veterani fondatori - ancora in pista e operativi più che mai - alle giovani forze che tanta energia dispiegano per questa festa.
Una festa che si contraddistingue per come nata sull’impronta della semplicità, e per come si è mantenuta ispirata ai valori della terra. Una festa che potrebbe essere ribattezzata come l’occasione del “rincuntremse”, ritroviamoci; perché proprio qui, in un paese in mezzo al verde, nel bel mezzo delle ferie agostane, si ritrovano le tante persone emigrate che hanno lasciato la montagna, ma pur sempre legate alle loro radici che ritornano ad aprire per qualche settimana le finestre delle case di famiglia. È nata come festa dell’agricoltura, per omaggiare e riconoscere ai tanti contadini - vecchi e giovani - della vallata del Secchia, il valore del loro lavoro e per riconoscere alla terra il suo essere preziosa risorsa per la vita quotidiana; e così si è mantenuta negli anni, festa dell’agricoltura, festa dei contadini, festa della terra, festa del Paese dove l’incontro tra le persone era e resta ancora, fondamento per coltivare buone relazioni. Tra menu, spettacoli, mostre e angoli da visitare è possibile ritrovare il filo rosso che accomuna i prodotti, la cultura, le tradizioni e le persone della nostra montagna.
Ogni anno quello che si prova nei giorni che anticipano la festa è qualcosa di difficile da spiegare a parole e in poche battute. Ritrovarsi qui, insieme, in almeno tre generazioni a lavorare in Paese e per il Paese pare essere cosa anacronistica, ma qui avviene in modo naturale. Per chi ci non ci conosce siamo una piccola Parrocchia con poco più di 200 anime ma anatomicamente un unico grande Cuore.
Potremmo raccontarvi dei tribolerii, potremmo raccontarvi della fatica e degli ostacoli che ogni anno insorgono o delle lamentele di ognuno, ma quando parliamo della Festa dell’Agricoltura tutto questo passa in secondo piano per lasciare spazio a quella Gioia di condividere insieme ogni momento ed ogni sforzo della nostra festa. Il più piccolo che ascolta il più anziano, il grande che chiede aiuto al più giovane, il novello che insegna al veterano, il forestiero che diventa locale. Nella più totale naturalezza, spensieratezza e armonia. Il tempo sembra rallentare, anche se scorre come sempre.
Proprio poco fa, qui al campo eravamo a pranzo tutti insieme come succede da una settimana, e condividevamo il significato che ognuno di noi dà al motto “Scala una marcia”. Le risposte sono tante, e le potremmo riassumere con “Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso”, come canta Vasco. Ma in ogni viaggio ci sono dei punti in comune, qualunque sia la meta: la partenza e l’arrivo. E abbiamo scoperto che è così anche per noi. Ma anche in questo caso, più che raccontare, pensiamo che la cosa più bella e certamente più veritiera sia invitarvi a scoprire cosa vogliamo dire venendo qui di persona.
Quest’anno, inoltre, abbiamo deciso di lanciare un messaggio importante, nel rispetto e nella riconoscenza del verde delle nostre terre: diciamo stop alla plastica, “Es nin pòl far a meno!”, una riduzione importante e significativa dell’uso della plastica. Una scommessa per la nostra festa, ma ancor più un impegno verso la nostra comunità e con lo sguardo rivolto al futuro delle generazioni che verranno. Perché sì, l’Appennino è un posto in cui crediamo, vogliamo e pensiamo che si possa Vivere a lungo e bene, con la V maiuscola! Ma dobbiamo prendercene sempre più cura, responsabilmente, tutti insieme.
Proprio per questi motivi, abbiamo scelto di avere con noi venerdì sera il concerto dei Rio.
Sabato sera invece si balla con l’orchestra Massimo Budriesi.
La domenica ci sarà la seconda edizione del Raduno e sfilata auto e moto d’epoca sotto al Campanile, il raduno e sfilata macchine agricole antiche e moderne.
A seguire, nel pomeriggio “C’era una volta e c’è ancora il matrimonio”, una sfilata in abito del giorno del loro “sì” delle giovani - e meno giovani - coppie dei nostri luoghi.
Gli ingressi sono tutti liberi, si cena e si pranza a base di ricette di una volta. Spazio riservato ai bambini e alle
famiglie.
Apertura stand gastronomici nelle tre serate dalle ore 18:30.
Venerdì 9 agosto
ore 18.30: Apertura stand gastronomico / pizzeria
ore 18.30: Apertura mostra hobbistica e piccolo artigianato
ore 21.30: I Rio in concerto con #Buonavita tour
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Sabato 10 agosto
ore 18.30: Apertura stand gastronomico / pizzeria e ristorante con prodotti tipici, cucina contadina
ore 20.30: Evento serale “L’uomo che piantava gli alberi” a cura di Lucia Ferrarini e Giancarlo Cutini
ore 21.00: Spettacolo di cottura tradizionale forma di Parmigiano Reggiano a cura del Caseificio Sociale di Cavola
ore 21.30: Si balla con l’orchestra Massimo Budriesi
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Domenica 11 agosto
ore 8.30: Apertura iscrizioni Secondo Raduno auto e moto d’epoca “sotto al Campanile” presso campo sportivo e partenza sfilata (ore 9.45)
ore 9.00: Mostra hobbistica e piccolo artigianato
ore 9.30: Sfilata mezzi agricoli antichi e moderni accompagnata dalla Banda musicale di Cavola
ore 11.00: Santa Messa e benedizione di mezzi agricoli antichi e moderni
ore 12.30: Pranzo a base di ricette di una volta
ore 17.00: “C’era una volta e c’è ancora il matrimonio”, sfilata di sposi ed abiti di oggi e di ieri. Presenta Silvia Razzoli.
“Quand la festa l’era intl’ara”, canti, musica e brani contadini... e tanta allegria con Silvia Razzoli, Giada Sarzola e Silvio Barale
ore 18.30: Apertura stand gastronomico / pizzeria e ristorante con prodotti tipici, cucina contadina
ore 21.30: Si balla con l’Orchestra I Monelli
ore 23.45: Estrazione Sottoscrizione Interna – 1° Premio Fiat 500 1200 Pop
ore 23.50: Chiusura con Spettacolo Pirotecnico
In caso di maltempo la serata di domenica sarà rimandata a mercoledì 14 agosto 2019.
(Gli organizzatori)