Prenderà avvio sabato 3 agosto la rassegna “I Cento anni della Centrale Enel di Ligonchio”, significativamente con una conferenza sul posto dedicata alla biodiversità e alla sostenibilità ambientale alle ore 17:30, organizzata dall’Ente Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano in partnership con Enel, Fondazione Reggio Children e Comune.
A introdurre la kermesse, che proseguirà fino all’11 agosto, saranno Carla Rinaldi, presidente di “Fondazione Reggio Children” e il professor Stefano Mancuso, con una lezione magistrale dal titolo: “Il pianeta delle Piante”.
Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, divulgatore e scienziato di rilievo mondiale, è stato inserito dal “New Yorker” nella classifica dei “world changers”. È professore presso l’Università di Firenze e accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili. Dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (Linv), uno dei più grandi centri di ricerca mondiale per lo studio e il comportamento delle piante.
Il professor Mancuso condurrà il pubblico attraverso una straordinaria riflessione sul valore delle piante come modello e motore dell’energia del pianeta e anche sulla loro “architettura rivoluzionaria”, in totale antitesi rispetto al modello gerarchico animale e umano.
“Comprendere e far comprendere il valore delle piante e delle foreste d’Appennino, è uno dei compiti fondamentali del Parco Nazionale e dei più attuali oggi, nei giorni dell’attenzione più alta di sempre ai cambiamenti climatici” - commenta il presidente Fausto Giovanelli - “Le nostre foreste rappresentano un legame forte tra il nostro passato, l'identità acquisita e il nostro presente. Siamo quello che siamo anche per ciò che le nostre foreste hanno rappresentato per noi come “bacino di risorse”. Ma l’impressione è che le nuove generazioni non le percepiscano più così. Per riconoscere, condividere e valorizzare il ruolo delle “buone foreste da pensare” per il futuro, il Parco ha recentemente istituito il Centro Uomini e Foreste d’Appennino, come impegno di ricerca e come tavolo di confronto e consultazione pubblica per comprendere, condividere e gestire - attraverso un percorso allargato a tutti i cittadini - quello che potrebbe essere il ruolo che le future generazioni chiederanno alle foreste italiane.
Un progetto culturale ma anche gestionale, che coinvolgerà una pluralità di soggetti appartenenti a istituzioni, ai neonati consorzi, al mondo scientifico, alle associazioni di categoria, al mondo produttivo, della formazione e della cultura, e che troverà nel “Centro uomini e foreste d’Appennino” un’ anima e una forza propulsiva. La lezione di Mancuso sarà più di un bellissimo evento: sarà una pietra miliare sul lungo cammino che abbiamo intrapreso".
Davvero molto interessante quanto trattata dal prof. Mancuso.
La fama che lo precede è totalmente meritata.
Complimenti per averci spiegato in modo semplice ma particolarmente efficace, quanto le piante siano fondamentali per la sopravvivenza della specie umana e di tutte le specie animali in generale.
Auguriamoci davvero che chi ha responsabilità importanti, in quanto a capo di stati e super potenze, si ravveda e cominci significativamente ad attuare politiche volte a garantire il futuro dei ns figli e nipoti.
Il tempo stringe è ora di intervenire se vogliamo evitare problemi davvero molto gravi.
Saluti
Vittorio Bigoi