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La Reggiana va in gol e ritiro in Appennino: e i giocatori salgono al castello di Carpineti

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La ex Reggio Audace, di nuovo AC Reggiana 1919 dopo avere riacquisto il marchio storico, torna a Castelnovo ne' Monti e Carpineti per il consueto ritiro estivo. Con una novità, che la squadra della città, salita ieri e qui fino al 31 luglio, è stata ripescata in serie C.

In occasione del Media Day, tenutosi nei giorni scorsi nella Sala Bianca del PoloDigitale di via Giglioli Valle a Reggio, sono stati presentati la rosa della Reggiana già salita in Appennino per il ritiro e il calendario degli impegni della fase di preparazione alla stagione sportiva 2019/2020.

A Carpineti  sino al 24 luglio il gruppo svolge il proprio programma d’allenamento alloggiando presso l’Hotel Matilde di Piazza del Tricolore. Sede dell’attività settimanale sarà il glorioso “Maracanà” che ospiterà anche il primo test amichevole in programma mercoledì 24 luglio alle ore 20:30 che vedrà i granata affrontare la Selezione Montagna.

Nella giornata seguente trasferimento a Castelnovo ne’ Monti dove proseguirà il lavoro della Reggio Audace F.C. che, facendo base tra l’Albergo Miramonti e la Locanda da Cines, svolgerà gli allenamenti tecnici sul campo del Centro Coni usufruendo della vicina Onda della Pietra per il lavoro specifico sulla parte atletica. Sabato 27 luglio prima amichevole per la quale resta da definire l’avversario a Castelnovo, prima di affrontare la Correggese neopromossa in Serie D mercoledì 31 luglio alle ore 18:00 a Carpineti.

La Reggiana darà il suo saluto alle montagne reggiane in occasione del test match in programma mercoledì 7 agosto con il Lentigione (Serie D) con calcio d’inizio alle ore 17:00 che anticiperà il rientro in città dei granata in programma sabato 10 agosto.

Il ritiro granata è visto anche come punto di contatto con i tifosi e con il nostro territorio. Per questo saranno diversi gli eventi in cui la squadra sarà coinvolta nel periodo di permanenza in montagna.

Il primo, sabato 20 luglio: a margine dell'allenamento pomeridiano l'Amministrazione Comunale organizza una visita al sito monumentale del Castello di Carpineti con la collaborazione del gestore "Gruppo Storico Folkloristico Il Melograno" seguita da una cena di gruppo presso il vicino "Ristorante del Castello".

L’evento centrale del ritiro granata sarà quello in programma per la serata di giovedì 8 agosto con la presentazione della rosa e dello staff tecnico della Reggiana che affronterà la Serie C nella prossima stagione.

Grande soddisfazione è stata espressa da Nicola Simonelli, segretario generale - e figlio di Giordano, già storico fiorista del paese - "Vogliamo creare una relazione stabile e duratura con la montagna: un progetto che porterà diversi eventi nel corso dell'anno".

Il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini: «Siamo molto soddisfatti della presenza della Reggio Audace F.C. a Castelnovo ne’ Monti e di essere stati scelti come sede del ritiro in vista della stagione che rappresenterà per il club cittadino il ritorno tra i professionisti – dice Enrico Bini – Subito si è instaurata un’importante sinergia con la dirigenza granata e ci auspichiamo che il lavoro svolto quest’anno per portare il calcio in montagna sia solo la base per un rapporto duraturo negli anni. Il grande valore di questa presenza si potrà misurare rispetto al turismo e alla valorizzazione degli impianti sportivi che ospiteranno la squadra in questo periodo di lavoro estivo».

Il sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi: «Festeggiamo con l’arrivo della Reggio Audace F.C. a Carpineti il recente ritorno tra i professionisti e mi complimento vivamente con la società che ha reso possibile il raggiungimento di questo traguardo – dice Tiziano Borghi – Siamo estremamente contenti di ospitare la squadra e riserveremo ai granata la nostra più grande ospitalità, costituita anche dalla messa a disposizione di un campo sportivo in ottime condizioni che ci auspichiamo possa essere la sede di lavoro ideale. Nei momenti di riposo le nostre bellezze naturalistiche saranno il passatempo migliore per giocatori e staff che potranno dare un taglio anche culturale alla loro esperienza sulle nostre montagne. È una scelta di legame con la nostra terra, di coesione tra società e territorio».