Il 25 luglio 1943 Mussolini fu arrestato: in quelle ore tutto il Paese festeggiò la destituzione del duce. A Casa Cervi si celebrò con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, distribuita in piazza a Campegine.
A commemorazione del simbolico evento, giovedì 25 luglio si terrà a Castelnovo ne’ Monti “Pastasciutta antifascista”, presso il Centro sociale Insieme.
Ai partecipanti sarà offerta pastasciutta, di diversi sapori, a partire dalle 19:30 (bevande e altro a pagamento).
Cenno di presenza per motivi organizzativi entro il 24 luglio ai numeri 328 8176768 (Erica) e 347 8974780 (Wassili).
A me scappa un po’ da ridere, con tutti i problemi che ci sono in montagna, pensiamo ancora a Mussolini…
Mi viene in mente un detto: “non voltarti a guardare indietro, non e’ li che stai andando”.
Ivano Pioppi
Caro Ivano, pensi che invece a me viene in mente una frase di Primo Levi: “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.”
Andrea
Signor Pioppi concordo con Lei e aggiungo: in un centro dove tutti possono accedere per passare un po’ di tempo in compagnia, non si dovrebbe fare riferimento a nessuna idea politica. Naturalmente questo è il mio pensiero.
Paola Bizzarri
E’ più che legittimo il voler ricordare un passato che non si intende rimuovere dalla nostra memoria, secondo le parole e le intenzioni di Andrea, ma non mi sembrerebbe affatto opportuno farlo in un luogo di ritrovo aperto a tutti, e che non dovrebbe pertanto avere connotazioni ed etichette politiche di sorta, come scrive Paola Bizzarri.
Salvo che io sia mal informato, non mi pare infatti che il Centro sociale Insieme di Castelnovo Monti sia assimilabile, per la sua natura, a quei Circoli che nascono con una precisa scelta di campo, e lo si capisce anche dal loro nome, così che chi li frequenta ne conosce a priori l’orientamento politico (e possa quindi decidere se frequentarli o meno).
Anche la pastasciutta, quale simbolo di italianità, ossia di tutti noi, andrebbe lasciata fuori dalle logiche ideologiche, ma del resto vi sono stati anche casi di vecchi manufatti demoliti con disinvoltura, pur se erano parte della nostra storia, perché costruiti nel Ventennio o recanti simboli dell’epoca, come se anche le pietre fossero ideologicamente colpevoli.
P.B. 19.07.2019
Concordo fortemente con Ivano Pioppi.
Laura
L’antifascismo non è un’idea politica è una delle tante espressioni possibili con cui promuovere la democrazia e la libertà di opinione come stiamo facendo anche noi commentando questo articolo anche se in modo non sempre opportuno e ponderato. Dovremmo piuttosto rendere merito al centro Insieme che viene tenuto attivo anche grazie a queste iniziative.
Fabbiani Maurizio (fortunatamente antifascista)
Il problema è che si parla sempre e solo dell’ideologia fascista come se fosse l’unica che ha seminato morte, dolore e distruzione. Non occorre tirare in ballo altre ideologie che hanno fatto altrettanto, se non peggio, nel nome dell'”aiuto”, della “benevolenza” e/o dell'”uguaglianza”. Non sto facendo un discorso di “benaltrismo”: sto sottolinendo l’imprescindibile necessità di uscire tutti dal proprio orticello ideologico (di qualunque schieramento) e condannare tutte le ideologie come tomba del buonsenso. E poi impegnarsi a promuovere qualcosa di positivo (non sempre “contro”, ma “per”), come la difesa dei diritti umani (che abbracciano tutti, indistintamente). Si farebbe molto di più per cose quali la democrazia, l’uguaglianza e la giustizia.
Vico Terzi
Vorrei rassicurare il signor Fabbiani Maurizio che, a prescindere dal mio commento che comunque confermo, nessuno vuole togliere merito a tutte quelle persone che tengono attivo il Centro Insieme. Ne conosco tante e sicuramente le rispetto.
Paola Bizzarri
Il Sig. “fortunatamente antifascista” mi sembra avere un concetto un po’ distorto o quantomeno limitativo della libertà di opinione, quando dice che vi sono commenti di questo articolo non sempre opportuni o ponderati (come se la libertà di opinione dovesse proporsi di rispettare il “politicamente corretto”).
Me li sono letti e riletti, con riferimento a quelli che non condividono l’iniziativa, e non vi ho trovato alcuna parola irrispettosa o “sopra alle righe”, ma una normale manifestazione del rispettivo pensiero in merito, il che mi fa supporre che per il Sig. “fortunatamente antifascista” si è ponderati, cioè ragionevoli, solo se la si pensa alla sua maniera.
Non conosco poi il Centro Insieme e il suo funzionamento ma mi auguro che non venga tenuto attivo “anche grazie a queste iniziative”, che mi paiono decisamente di parte, perché in tal caso varrebbe forse la pena di cambiarne il nome (il concetto di “insieme” dà infatti l’idea di un luogo inclusivo ed ideologicamente neutro, dove cioè non si fa politica).
P.B. 20.07.2019
Ricordo al Sig. P.B., anche se non ce ne dovrebbe essere bisogno, che in Italia l’antifascismo non è un concetto “di parte”, o “fazioso” o “appartenente ad uno schieramento politico”, ma è alla base della nostra costituzione. La Repubblica Italiana, con buona pace di P.B., si basa proprio sugli ideali menzionati da Maurizio. Sono le iniziative inneggianti al fascismo che sono fuori legge ed anticostituzionali, mentre una pastasciutta per ricordare degli eroi come sono stati i Fratelli Cervi, non può essere considerata un’iniziativa di parte o politicizzata. Sarebbe come dire che in Italia non si può più dire messa, perché la chiesa è un luogo pubblico e aperto a tutti, e non si può parlare di una religione piuttosto che di un’altra perché sennò si è di parte. Poi, quella della pastasciutta che, quale simbolo di italianità, andrebbe lasciata fuori dalle logiche ideologiche a me pare davvero comica! Con buona pace di P.B., l’Italia è un paese antifascista, perché è scritto nella nostra costituzione. Se non gli sta bene così, può tranquillamente emigrare negli stati uniti di Trump. Anche lì c’è internet, e potrà continuare a deliziarci con i suoi commenti.
Andrea
Aggiungo anche che la nostra constituzione antifascista, come il SIg. P.B. essendo persona di cultura sicuramente sa, fu scritta dall’assemblea costituente, che tutto era meno che un soviet comunista. Il partito più rappresentato era la Democrazia Cristiana. Ciò è un’ulteriore conferma del fatto che l’antifascismo non ha colore, i partigiani non erano tutti comunisti ma c’erano moltissimi cattolici, liberali ed anche più di un prete. Fosse una spaghettata comunista, anarchica o leghista potrei capire le lamentele, ma agli amici antifascisti di ogni schieramento politico si può dire solo buon appetito e W la famiglia Cervi!
Andrea
A me non scappa da ridere ogni volta che leggo commenti come quelli sopra.
Non capisco nemmeno il “non voltarti a guardare indietro, non e’ li che stai andando” perché in questo caso il voltarsi indietro serve proprio per non ricadere in un periodo buio come quello che terminò il 25 luglio ’43.
Credo poi che al Centro Sociale la decisione per questa iniziativa sia stata presa con la condivisione di tutti i soci e credo che nessuno si sia opposto (e se mi sbaglio condivido che dovrebbe essere annullata nel rispetto di tutti). Per come li conosco molte delle singole persone hanno una forte connotazione politica (non la stessa per tutti) che non gli impedisce di essere educati, democratici, solidali, di organizzare incontri e corsi sui più disparati temi svolgendo una attività estremamente importante. E non mi scappa nemmeno da ridere pensare che per fare una pastasciutta occorra chiedere al signor PB la costituzionalità dell’evento. Il Presidente della Repubblica è dichiaratamente antifascista, lo sono intellettuali, operai, professori e lo sono anche io perché mio padre fu invitato a pranzo dai camerati ma gli venne offerto solo olio di ricino. Il 25 fatevi un buon piatto di tortelli o un risotto al nero di seppia se vi gusta di più nella tranquillità data da un paese democratico e contrario al fascismo nero come a quello rosso. Buon Appetito a tutti.
mc
Vorrei far notare al signor mc (chi e’ costui ?) che di periodi oscuri ne stiamo vivendo anche adesso, vedi Bibbiano, dove di fascisti in giro sembra non ce ne fossero, ma di azioni da ergastolo, sembra ne siano state commesse ugualmete.
Ivano Pioppi
Bisognerebbe rendersi conto, con buona pace di Andrea, che nel Paese non c’è tuttora una memoria condivisa, nonostante il passare degli anni, e nemmeno siamo al pensiero unico, né può impedirsi a “Tizio” di pensarla in cuor suo diversamente da “Caio”, pur non nutrendo alcuna nostalgia del Ventennio (il pensiero è ancora esente da censure).
Io resto dell’avviso che quella di cui stiamo parlando si configuri come una iniziativa di parte, ma non ho qui espresso giudizi sulla parte che la promuove e sostiene, e ho peraltro iniziato il mio primo commento definendo “più che legittimo il voler ricordare un passato che non si intende rimuovere…”, rifacendomi proprio alle parole di Andrea.
Ma ho nel contempo precisato, e ne rimango convinto, che le iniziative di parte non dovrebbero tenersi in luoghi che per loro natura sono aperti a tutti, e che proprio in virtù di questa ragione dovrebbero essere “sopra le parti” e lasciati fuori dalle questioni politiche, le quali, com’è difficile negare, possono essere talora abbastanza divisive.
Faccio infine fatica a correlare una pastasciutta nostrana col Presidente USA, ma per chi non perde occasione nel dar contro agli avversari politici “tutto fa brodo”, sempre per restare in tema di alimenti e, visto che per Andrea siamo comici, e che facciamo ridere “mc”, entrambi dovrebbero in fondo ringraziarci per lo “spasso” che offriamo loro.
P.B. 22.07.2019
Ringrazio sentitamente per la vis comica, ma mi rammarico del fatto che i commenti miei, di mc e di Maurizio non siano stati compresi, o letti con la dovuta attenzione. Come di consueto, P.B. percepisce ogni osservazione ai suoi strampalati commenti come un tentativo di impedirgli di esprimere il suo pensiero, cosa che nessuno ha mai detto o fatto, essendo ciò prerogativa delle ideologie che condanniamo. O forse, soffre di manie di persecuzione come il suo capitano, che come l’amico e maestro Berlusconi preferisce i monologhi senza contraddittorio. E commenta senza leggere, visto che MC ha iniziato la sua mail scrivendo “a me NON scappa da ridere”, persino per la boutade degli spaghetti (e non so come faccia, francamente, a prenderla sul serio!).
Andrea
Quando ho inviato il mio terzo commento non era ancora comparso il terzo suo, nel quale Andrea continua a dare lezioni di antifascismo, mentre a me sembra che il “punto” sia tutt’altro, ossia l’espressione di dissenso rispetto al suo punto di vista, che a me pare coincidere con il sentire “politicamente corretto”, e visto il suo ripetuto richiamo alla nostra Costituzione ne vorrei rammentare l’art. 21 che garantisce a tutti il diritto “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Credo che lo spirito di tale preciso e chiaro dettato costituzionale sia anche quello di indurre al rispetto di ogni opinione, pure quando non ci è gradita, e che possiamo ovviamente controbattere con altre ed opposte argomentazioni, senza tuttavia invitare chicchessia ad andarsene dal proprio Paese – perché qui ci deve essere il posto per l’una e altra idea – e senza altresì ritenere di “avere la verità in tasca” perché sarebbe un segno di “superbia intellettuale” che mal addice a chi si reputa e professa democratico.
P.B. 23.07.2019
NOTA DELLA REDAZIONE: Ringraziamo i lettori per i commenti sul tema che riteniamo di chiudere qui.