Home Cultura Ki’d Casaeta. Dalla storia della famiglia Domenichini alla nostra storia

Ki’d Casaeta. Dalla storia della famiglia Domenichini alla nostra storia

167
0

Domenica 14 luglio alle 11 al castello di Sarzano verrà presentato il libro Ki’d Casaeta Un ramo dei Domenichini di Cortogno. Storia di una famiglia e di un paese di Eros Gambarelli con il contributo dei cugini Camorani, Domenichini, Ferrari, Gambarelli e Lunghi” : la storia di una famiglia e il romanzo di molte vite insieme.

Nata da un invito al pranzo di compleanno della zia novantaseienne di Brescia, Lina, l’idea di ricostruire la “storia dei Domenichini” è stata accolta da tutti i cugini che hanno cominciato a frugare tra rogiti, carte di casa e ricordi. Non deve essere stato facile per Eros Gambarelli, figlio di Rina Domenichini andata sposa a Bergogno A Domenico Gambarelli, raccogliere e riordinare la mole di documenti, ricordi, testimonianze, racconti e fotografie che gli hanno permesso di ricostruire 10 generazioni, due secoli e mezzo di storia, ma alla fine il racconto si snoda  accattivante capitolo dopo capitolo, patrimonio di più borgate – Cortogno, Bergogno, Barazzone, Paullo, Brugna, Casa Mazzoni... - di tutto un paese e oltre: Ciano, Regnano, Marola.... mentre le guerre portano oltre i confini nazionali. E tutto il paese partecipa all’impresa del racconto, anche attraverso i testimoni della vita della comunità come Davide Costoli Primo Rinaldi, Domenico Teggi, Piero Torricelli.

Per le vicende, ci sono anche i libri di storia locale a soccorrere; per i sentimenti e i gesti, Eros Gambarelli che è cresciuto a Bergogno e ha studiato a Marola,si è laureato in matematica a Parma, emigrando a Varese per divenire imprenditore, ha portato con sé il mondo del paese e nel racconto applica ai singoli la regola generale così che possiamo assistere ai corteggiamenti e ai matrimoni, al lavoro come al divertimento, alle feste come ai lutti, alle ascese economiche come alle difficoltà, sempre in una ambientazione perfetta: Eros Gambarelli ha fatto in tempo a cogliere gli ultimi gesti di un mondo antico e ora ridà spazio alle usanze che ha visto, compreso e memorizzato da bambino,arricchendo anche il testo con tantissime immagini d’epoca.

E poi le persone, i Domenichini, ma anche i Gambarelli, i Camorani: parenti ben noti in paese per le loro attività spesso a favore di tutti, come Santino Camorani detto per questo il sindaco, come Bruno Camorani, cappellano capace di stare in compagnia, come Mentore e Giorgio Domenichini dalle mille passioni e mille abilità. E sullo sfondo Monsignor Francesco Milani, la sua cultura, il suo rigore, la sua passione per le lingue, per la storia locale, la fotografia; don Brenno Zecchetti e il tempo in cui Cerredolo era meta di pellegrinaggi per far ritrovare la salute ai casi più impossibili...

Allora il libro è anche ricordo di scherzi e socialità, memoria di coraggio e generosità,  memoria che conserva e onora oltre la singola famiglia ─ con i diversi rami rigorosamente indicati con il nome in dialetto: ki’d Murein, ki’d Bandet , Ki’d Casaeta, ki’d Nereco, Ki dal Fajè, ki’d Tarquinio, secondo le ricerche di Dino Domenichini ─ tutta una comunità, saremmo tentati di dire tutta la nostra montagna.

Quella presentata domenica 14 alle 11 a Sarzano, preceduta alle 10 dalla messa a Cortogno in memoria dei Domenichini, è una bella storia, raccontata bene, che riporta al passato di tanti sui nostri monti, in più facendoci conoscere delle belle personalità. Siamo tutti invitati!