Sabato 6 luglio riaprirà dopo due anni, a Garfagno, la storica peschiera del Mulino, gestita da mezzo secolo dalla famiglia Fontana. Il testimone è stato raccolto dalla nipote Valeria Politi, 31 anni, titolare dell’azienda agricola Cà d’Gianant, che si trova a poche centinaia di metri, in località Stracorada.
“Il nostro parco ittico - spiega la giovane imprenditrice, sposata con Maurizio Penserini, 37 anni, biologo e tecnico aziendale - che è dotato di tre vasche, alimentate dalle acque del rio Grande, sarà aperto in estate tutti i giorni, tranne il mercoledì, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19. Nei fine settimana avremo orario continuato. È un luogo ideale per le famiglie, i bambini, i giovani, e i meno giovani, per passare una bella giornata al fresco, con la possibilità di pescare le nostre trote iridee e fario, allevate sul posto, oppure di acquistarle al banco, con la possibilità di grigliarle e consumarle direttamente da noi, nel verde del parco attrezzato con tavoli, panchine e giochi per i più piccoli”.
La notizia della riapertura della struttura, la cui inaugurazione avverrà alle 17:30 con un aperitivo a buffet, è stata accolta con soddisfazione dall’Amministrazione comunale: “Questo è un esempio virtuoso di quell’imprenditoria giovanile che cercheremo di supportare con tutte le nostre forze - afferma il sindaco Elio Ivo Sassi - perché garantire un futuro occupazionale alle nuove generazioni significa contrastare efficacemente il fenomeno di spopolamento che da decenni condiziona il territorio comunale di Villa Minozzo e l’intero Appennino reggiano”.
La peschiera di Garfagno, inoltre, “è ormai entrata nella memoria collettiva di generazioni di montanari e non solo - continua il primo cittadino di Villa Minozzo - perché e anche lì che da bambini, da ragazzi, da adulti ci si è divertiti, rilassati, conosciuti. La sua riapertura si abbina a quella dell’albergo ristorante Isabel, a Civago, ex Tana dei Lupi, un’altra struttura ‘storica’ del villaminozzese. Sono segnali che ci fanno ben sperare e che ci danno ancora maggiore coraggio per intraprendere con forza il progetto di rilancio delle nostre realtà”.
Conclude Valeria Politi: “La peschiera, che nei mesi dall’autunno alla primavera resterà comunque aperta nei fine settimana e su prenotazione, fa parte di un nostro piano aziendale che sta prendendo progressivamente corpo e che comprende anche attività di agriturismo e una fattoria didattica, in un’ottica d’impresa agricola multifunzionale”.
Fantastica notizia. Il posto è bellissimo, trasformato con cura e buon gusto nel tempo. Le trote di questa peschiera sono buonissime. Solo a guardare l’acqua che arriva nelle vasche si può già percepirne la freschezza. Conosco molto bene questo posto perché lo frequentavo già da ragazza con mio babbo che conosceva i fratelli Fontana (uno camionista e l’altro gestore della peschiera). Con mio marito abbiamo continuato a rifornire il nostro frigorifero. Ricordo anche una cagnolina che si chiamava Briciola. Continueremo ad essere clienti. Intanto facciamo tanti auguri ai gestori per questa attività che sicuramente darà grosse soddisfazioni.
Paola Bizzarri
Bene, bene. Una curiosità: è vero che strutture simili hanno avuto problemi poiché la soppressione delle trote pescate, prevede particolari procedure ? Grazie
Umberto
Complimenti ragazzi, in bocca al lupo!!
Per Umberto; una domandina un tantino fuori luogo…
Basta cercare in rete, trovi tutto quello che ti interessa riguardo alla “procedura”…mah…
Davide
Ho posto una domanda semplice, a tema, già ringraziando per l’eventuale risposta, altrettanto semplice, che non ho avuto. Se un cittadino ha una curiosità, credo legittima, è normale che intervenga sulla questione, senza andare a fare ricerche chissà dove. Gli esperti, veri o presunti, le risposte ( se ne hanno) le forniscono, invece di dirigere chi pone il quesito altrove : se questo fosse il metodo, nessuno sarebbe più tenuto a rispondere ad alcuno
Umberto